Taormina è un sinonimo quasi automatico di mare, spiagge, sole e monumenti antichi. Basta chiudere gli occhi per vedere le immagini del Teatro Greco-Romano e dei lidi paradisiaci di questa famosissima cittadina siciliana. Eppure la “perla dello Jonio” nasconde segreti appassionanti anche tra le piante e i fiori che abbelliscono il territorio. L’Isola Bella e i Giardini Comunali ne sono un esempio. In realtà, entrambi fanno parte di un itinerario “verde” che potrebbe sorprendere. Perché in pochi conoscono le storie misteriose e bellissime che si legano a questi giardini.
Un po’ tutti hanno visto l’Isola Bella, alcuni fortunati hanno potuto fare il bagno nel lido che la fronteggia. Ma quanti sanno come è nata questa minuscola e preziosa riserva naturale? E quanti hanno potuto visitare i Giardini Pubblici di Taormina centro e ammirare le strane costruzioni in miniatura, domandandosi che significato abbiano? Infine c’è il parco del Teatro Greco-Romano, che completa il panorama del nostro percorso green. Luoghi unici da scoprire insieme.
Isola Bella, natura selvaggia e principesse reali
Questo grosso scoglio situato a nord del centro abitato di Taormina è nato dall’accumulo di numerose frane derivate dai rilievi che si affacciano sulla costa e dalle erosioni dei massi già esistenti. A inizio secolo XIX venne staccato dal demanio reale borbonico e donato al Comune il quale lo vendette, nel 1890, a Lady Florence Trevelyan. La nobildonna inglese era cugina della Regina Vittoria e da questa era stata esiliata a seguito di alcuni scandali. Aveva trovato quindi riparo in Sicilia e scelto Taormina come luogo di residenza, sposando un medico del posto.
Lady Trevelyan fece costruire sull’isoletta una delle sue residenze e sistemò in parte la vegetazione aggiungendo alcune piante e spezie di suo gradimento. Dopo la sua morte, gli eredi vendettero l’isola ad alcuni imprenditori che ne fecero un resort turistico con l’aggiunta di altre costruzioni, sentieri e piscine. Il fallimento delle aziende portò l’isola a divenire proprietà della Regione e infine, dal 1984, possedimento degli enti universitari per lo studio della botanica e del mare. Oggi l’Isola Bella è una riserva naturale protetta, gestita in tandem dal Parco Archeologico di Naxos e dall’Università di Catania.
Non si può più costruire sulla sua superficie e la vegetazione è mantenuta allo stato selvaggio, per valorizzare sia le specie originarie (limone ionico, cavolo bianco, fiordaliso siciliano, fico d’india …) che quelle piantate da Lady Trevelyan (sterlizia gigante, sangue di drago). Viene usata per studi scientifici e per visite didattiche, o per dei brevi tour turistici su prenotazione. Il fascino misterioso dell’Isola Bella, oltre che nel suo giardino mediterraneo selvatico, risiede nel particolare gioco delle maree. Quando la marea è bassa, una lingua di terra unisce l’isola alla costa e si può passeggiare fino ad essa. Con l’alta marea, invece, torna ad essere uno scoglio circondato dal mare.
Dall’Isola Bella ai giardini esoterici Duca di Cesarò
Poco lontano dall’Isola Bella sorge la funivia con la quale, ammirando un panorama mozzafiato, si può salire direttamente in centro storico a Taormina. Da qui, passando per Porta Messina, in poco tempo si arriva davanti agli splendidi Giardini Comunali Duca di Cesarò. Per la gente del posto, questo parco pubblico però è rimasto “il Giardino Trevelyan” perché fu sempre lei, Lady Florence, a crearlo.
Fu lei a comprare i terreni e i pascoli lungo il pendio della collina per trasformarli in pochi anni in un meraviglioso parco privato, ricco di alberi, piante rare e soprattutto costruzioni fantasiose e per certi versi … misteriose! Oggi quei giardini sono proprietà del Comune ma hanno mantenuto quasi intatta l’impronta elegante che diede la nobildonna. Intatte sono anche le “follie“, queste casette in pietra calcarea e mattoni arricchite da elementi antichi (capitelli, simboli esoterici) che venivano chiamate anche “gli alveari”.
Non era un caso. L’alveare e le api sono simbolo di creazione, di potere matriarcale di una “donna-regina” e incentrano su di sé un patrimonio di simboli che la Trevelyan conosceva bene essendo appassionata di esoterismo e teosofia. Ricorrente e un po’ inquietante è anche la simbologia dell’Occhio, spesso riprodotto lungo i sentieri con i ciottoli di fiume. Nel primo Novecento, in questi giardini, si svolsero cerimonie e riti di “iniziazione” legati alla Massoneria del tempo.
I giardini del Teatro
Tutto intorno al Teatro Greco-Romano, qui chiamato Teatro Antico, sorge un parco altrettanto bello che può completare un itinerario verde nella città di Taormina. Questo giardino ha ben poco di misterioso, ma tanto di storico, infatti serve solo da abbellimento al monumento principale e al panorama che si gode dalle sue scalinate.
Passeggiando tra questi viali ci si imbatte di tanto in tanto in belvedere che si affacciano proprio sul versante nord dell’abitato e dunque sulla scogliera che culmina nell’Isola Bella. Idealmente, quindi, con questo giardino si conclude il percorso che porta alla scoperta di questa Taormina verde, fatta di ombra, fiori, profumi e misteri.
Informazioni utili
Taormina si raggiunge, arrivando da Messina o da Catania, tramite l’autostrada A18 con uscita diretta. Si può anche uscire a Giardini Naxos e salire dall’ingresso Porta Catania. Non si può parcheggiare in città, dunque conviene lasciare l’auto nei due grandi parcheggi – a nord e a sud – esterni al centro abitato e muoversi a piedi. L’Isola Bella si trova sulla litoranea che collega il casello autostradale di Taormina a Giardini Naxos, a valle rispetto alla cittadina. Non ci sono parcheggi, nei pressi, dunque è consigliabile salire e scendere tramite la funivia.
L’Isola Bella è gestita dal Parco Archeologico di Naxos che ne determina orari e prezzi per quanto riguarda le visite turistiche. Le informazioni sull’apertura e le tariffe dei biglietti sono disponibili sul sito ufficiale, che va consultato sempre – specie in questo periodo di pandemia – per vedere le disponibilità periodiche alle prenotazioni.
L’accesso ai Giardini Pubblici Duca di Cesarò è libero.
Per visitare il giardino del Teatro Antico, invece, occorre prenotare e fare il biglietto online: per informazioni contattare l’ente Parco Archeologico al telefono +39 0942 51001
oppure via email a: parco.archeo.naxos@regione.sicilia.it posta certificata (PEC):
parco.archeo.naxos@pec.it.