Narni è la cittadina più importante d’Italia. E se non ci credete, vedendola così piccola, con i suoi 19.000 abitanti, tutta rannicchiata tra i colli dell’Umbria, forse non sapete che proprio qui è stato identificato il centro geografico del nostro Paese. Narni, insomma, è il vero “cuore” dell’Italia. Ma c’è di più.
Narni è la città che ha ispirato l’ideatore della serie fantasy “Le Cronache di Narnia”, il quale ha semplicemente usato l’antico nome latino di questa cittadinain provincia di Terni, senza dover andare troppo lontano con la fantasia. E non è ancora finita. Narni, o Narnia che dir si voglia, nasconde un segreto.
Lo nasconde proprio bene, nel suo ventre, nel sottosuolo. Qui, infatti, fin dalla preistoria le grotte hanno accolto gli uomini che abitavano questi territori e la tradizione si è spinta fino al Medioevo. C’è una città sotto la città.
L’itinerario sotterraneo che inizia da una chiesa
Nel 1979, periodo di scoperte continue nell’Umbria, l’esplorazione delle grotte era diventato un hobby amato da moltissime persone e geologi e speleologi facevano da guida alla curiosità di tutti. In quell’anno, sei giovani appassionati riportarono alla luce, a Narni, un ambiente misterioso sotto il complesso conventuale di San Domenico. Ulteriori scavi rivelarono che quell’ambiente era una antichissima chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, di cui sono stati ritrovati numerosi affreschi. Da qui inizia il percorso che vi porterà nella “pancia” di Narni.
Dalla antica chiesa si passa attraverso cunicoli scavati nella roccia fino a giungere alle cosiddette Segrete, stanze che anticamente furono usate come prigioni – da quel che testimoniano i graffiti incisi sulla roccia. A questo punto ci si inoltra in quel che rimane dell’acquedotto romano della Formina dove il percorso si restringe (circa 50 cm di larghezza e un massimo di 2 metri di altezza). Da qui in poi si cammina letteralmente dentro l’acqua – con apposite attrezzature – fino ad arrivare alla Stanza della Cisterna, o Lacus.
La cisterna ha dimensioni davvero ampie, da cui il nome “lago”, e sorge in una sala sostenuta da colonne e soffitti a volta che la rendono suggestiva. Uno schermo montato appositamente per i turisti proietterà un documentario in cui verrete letteralmente trasportati – in un viaggio virtuale – dentro quei condotti troppo piccoli per essere esplorati dall’uomo. Lasciata la cisterna Lacus, si attraversa la Stanza dei Tormenti, dove nel Medioevo avvenivano gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Oggi, grazie alle scoperte fatte negli Archivi Vaticani, al Trinity College Library di Dublino ed in altre città italiane, è stato possibile ricostruire la storia dell’inquisizione di Narni e dei personaggi che vi erano stati rinchiusi
Nei pressi, visiterete la stanza più inquietante del percorso: la cella.
Infine tutto si conclude con i nuovi scavi. Ricerche più recenti, infatti, hanno completato la mappa di questa Narni del sottosuolo. È venuta alla luce una antica cripta, probabilmente del XII secolo, che custodiva tesori ancora più antichi: l’abside della vecchia cattedrale di Santa Maria Maggiore, risalente al VI secolo, e i suoi mosaici bizantini.
Il Mistero della Cella
L’unica stanza che ha davvero una forma di cella, nella Narni sotterranea, conserva un mistero inquietante. Oltre ai tanti graffiti, pensieri di disperazione dei condannati, nomi di persone che hanno fatto una triste fine – e la cui angoscia si respira ancora – si leggono segni misteriosi, forse simboli di una sorta di setta o della Massoneria.
Qui effettivamente fu imprigionato “ingiustamente” il caporale Giuseppe Andrea Lombardini che vi trascorse almeno 90 giorni a cavallo tra il 1759 ed il 1750, con la grave accusa di tradimento. Fu lui a lasciare quei segni, che prima del suo arrivo nella cella non c’erano, e dato che dopo il suo esilio si perse ogni traccia della sua esistenza il mistero rimane. Studi recenti hanno ipotizzato che l’uomo fosse un esponente della Massoneria del tempo e che in quella cella abbia ricreato una sorta di “tempio spirituale” personale. Ma abbia anche lasciato messaggi in codice. Con il timore di veder cancellati i suoi messaggi di pace, libertà e soprattutto giustizia, li affidò ad un linguaggio simbolico, conosciuto da pochi. Sono quindi visibili segni massonici, alchemici, cabalistici, graffiti secondo un preciso disegno mentale.
Alcuni dei disegni presenti, e la loro disposizione, sono identici nella forma e nella disposizione stessa a quelli che si possono trovare oggi in un qualsiasi vero tempio massonico. Gli uccelli, simbolo del “volo interiore dell’anima”, la Scala di Giacobbe e il numero perfetto (il 7), la Spirale simbolo di concentrazione ed emanazione di energia, Sole e Luna che rappresentano uomo e donna… tutto questo rende la cella una sorta di manuale massonico in pietra!
Gli altri tesori di Narni in superficie
Dopo aver conosciuto il “lato oscuro” di Narni e dei suoi ipogei, tornate alla luce in superficie per ammirare i tesori di questa incredibile cittadina. Il duomo di San Giovenale, che risale al secolo XII sebbene sia stato rimaneggiato in epoca rinascimentale, conserva ancora il campanile romanico – visitabile. Da ammirare le bellissime porte che si aprono nelle mura antiche della città: Porta delle Arvolte, Porta Romana, Porta del Votano.
Potrete conoscere l’arte e la storia cittadina nel Museo di Palazzo Eroli, ricavato dentro una elegante villa settecentesca. Oppure andare a visitare la Rocca di Albornoz, che domina il paese da sud. Qui, oltre agli ambienti medievali, potrete essere coinvolti nel bellissimo Parco a Tema Medievale in cui personaggi e musiche vi proietteranno in un 1300 che sembra tutt’altro che lontano nel tempo.
Come arrivare a Narni
Per arrivare a Narni: in macchina, basta seguire l’autostrada A1 uscendo a Orte, quindi sulla E45 direzione Terni per uscire direttamente a Narni. In treno, arrivando dalla tratta Roma-Ancona o dalla Roma-Perugia si scende alla stazione di Narni-Amelia. Per chi arriva in aereo, atterrate a Perugia oppure a Roma. Quindi proseguire, nel primo caso, sulla E45 direzione Roma (uscita Narni Scalo) oppure sulla E45 verso Terni con uscita Narni.
Informazioni per visitare Narni Sotterranea
Per la visita di Narni Sotterranea esiste una associazione che si occupa di gestire le visite agli ipogei: potete contattarli o visitare il sito per conoscere gli orari di apertura e per fissare una visita
Associazione Culturale Subterranea www.narnisotterranea.it