Visitare l’Isola di Montecristo: itinerario tra mistero e natura

Un pezzetto di cuore del comune di Portoferraio (Livorno) sorge “come un diamante” in mezzo al blu del Tirreno e domina le isole dell’Arcipelago Toscano. È l’isola di Montecristo, un nome importante perchè legato a un mito della letteratura, e in seguito anche del cinema. Ma soprattutto un’oasi di natura e di bellezza che l’isolamento ha preservato a lungo e che oggi diventa meta turistica-ecologica, da affrontare con mente aperta al rispetto dell’ambiente.

Di recente il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, che gestisce le visite sull’isola, ha deciso di promuoverla in modo intensivo, agevolando date, accessi e tour in modo che tanti possano venire a conoscere questa bellissima isola. Emersa milioni di anni fa grazie alla spinta di una eruzione sottomarina, ed elevatasi fino a 645 metri sul livello del mare, l’isola di Montecristo è più di una meta turistica: è una esperienza dell’anima.

Storia dell’isola di Montecristo

“Montecristo è un’isola speciale” – dice Giampiero Sammuri, presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano “dove la natura prosegue il suo corso indisturbata. Va conosciuta e visitata in punta di piedi e con il massimo rispetto. Qui non ci sono servizi di nessun tipo e il visitatore deve essere preparato e supportato in questo ambiente esclusivo e selvaggio”.

Tutto questo inizia negli anni Settanta del XX secolo, quando l’isola diventa una riserva protetta. Ma la storia di Montecristo è molto più antica. Sicuramente abitata dal V millennio avanti Cristo, si hanno poche tracce della presenza umana nel periodo dell’Antica Roma. Più che altro, l’isola di Montecristo divenne famosa per i tanti naufragi, in quell’epoca.

Nel V secolo dopo Cristo, alcuni monaci eremiti si stabilirono sull’isola e fondarono il monastero di San Mamiliano. Da questo momento iniziano le notizie conosciute di Montecristo, che deve il suo nome proprio alla scelta dei monaci di cambiare l’antico toponimo di Monte Giove in un simbolo cristiano. Nel 1553 il pirata Dragut devastò l’isola e distrusse il convento. Per quasi tre secoli, da allora, Montecristo divenne “l’isola dei pirati”. Sarà Napoleone, nel 1814, a renderla un presidio militare sicuro e controllato. Nel corso del XIX secolo Montecristo fu carcere, riserva di caccia privata e infine demanio reale dei Savoia. Durante la II Guerra Mondiale fu una postazione militare e infine fu ceduta a una cooperativa di pescatori.

Il mito dell’isola di Montecristo

Nel 1844, Alexandre Dumas (Padre) scrisse a puntate un romanzo basato su fatti reali, appena appena falsati da un po’ di fantasia: Il Conte di Montecristo. Le vicende sfortunate e poi vincenti di questo nobile decaduto che trova riscatto e vendetta esaltarono lo spirito di avventura tipico dell’Ottocento e resero l’isola toscana un vero mito.

Il successo del romanzo venne ripreso nel XX secolo grazie al cinema. L’isola di Montecristo divenne quindi il centro delle nuove attenzioni dei turisti e degli studiosi internazionali. Perchè, oltre alla bellezza, questa terra offriva e offre particolarità geologiche, marine, di flora e di fauna uniche (ad esempio la capra selvatica di Montecristo).

Il mito di Montecristo è alimentato anche da leggende, come quella della sorgente di Fosse del Diavolo, un’acqua pulita e freschissima che però non si deve bere. Altrimenti si muore in pochi mesi, perchè maledetti dal demonio! O il famoso tesoro di San Mamiliano che per secoli si disse seppellito tra le rovine dell’antico monastero dell’isola.  Fu poi trovato solo nel 2004 in un’altra chiesa di San Mamiliano (a Sovana, vicino Grosseto).

Cosa vedere all’Isola di Montecristo

Fino al 2019 visitare l’isola di Montecristo (video qui) era difficile. Moltissimi divieti, per tutelare la natura e la fauna unica, rendevano complicato ottenere anche solo il permesso di avvicinarsi in barca. Da qualche anno, però, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano si è impegnato a garantire alcune visite guidate, meno di 30 all’anno, per consentire a tutti di vedere da vicino questa magnifica realtà.

Dice ancora il presidente Sammuri: ” È stato aumentato il numero delle guide specializzate sulla conoscenza dell’isola che accompagnano i turisti, (da una ogni 25 a una ogni 12 turisti). Inoltre è stato adottato un sistema di comunicazione con auricolari.  In tal modo  durante l’escursione la voce della guida raggiunge tutti i visitatori, anche quelli più distanti nel gruppo. Fondamentale anche il supporto del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica che presidia costantemente l’isola. Così  concorre insieme al Parco nella sua valorizzazione e nella tutela attraverso progetti comuni”.

Dal 2022, oltre alle visite tradizionali, sarà visibile il nuovo allestimento del museo naturalistico che completerà l’esperienza di Montecristo. I luoghi di interesse tradizionali dell’isola sono: le rovine del monastero di San Mamiliano, la grotta di San Mamiliano e gli ex voto che custodisce da secoli, le rovine della fortezza sulla cima più alta del monte. Da vedere anche i ruderi della chiesa di Santa Maria, la Villa Reale e un orto botanico.

Visitare l’isola di Montecristo

Il calendario delle visite dell’Isola di Montecristo per il 2022 propone 25 date, dal 19 marzo al 25 settembre.
Da dove si parte per arrivare all’Isola di Montecristo? Come informa il Parco: “la visita, organizzata dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano  prevede la partenza da Piombino Marittima e lo scalo a Porto Azzurro (Isola d’Elba). In due casi – venerdì 17 giugno e venerdì 9 settembre – le partenze sono programmate con partenza ed arrivo a Porto S. Stefano, con scalo all’Isola del Giglio”.

La prenotazione – da fare al più presto – è nominativa e comporta il pagamento immediato con carta di credito sul sito di prenotazione. La visita è consentita a un massimo di 75 turisti per ogni tour, i quali pagheranno 130 € a persona. I costi comprendono trasporto marittimo a/r e del servizio Guida. L’età minima per accedere ai tour è di 12 anni.

I residenti dell’arcipelago potranno visitare Montecristo prenotando online con uno sconto di prezzo, cioè a € 60 a persona, per un totale di 100 posti riservati esclusivamente a loro.

In caso di condizioni meteo avverse saranno proposte date di recupero.

Come arrivare all’isola di Montecristo

I servizi legati agli itinerari sull’isola di Montecristo e le relative prenotazioni sono curati da Info Park Arcipelago Toscano. L’ente inoltre è a disposizione per ogni domanda e ulteriore informazione. Basterà contattare il numero 0565 908231 o inviare una e-mail all’indirizzo info@parcoarcipelago.info .

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