Pietramontecorvino, il borgo in Puglia da scoprire

L’altra Puglia, quella che quasi nessuno conosce, è lontana dal mare. Lontana per modo di dire, perchè il territorio pugliese è letteralmente stretto tra due mari, ma ha anche un entroterra dove i paesi non hanno spiagge né scogliere. E qui i turisti vanno raramente, sempre presi da sole, abbronzatura e le classiche destinazioni ormai note. Eppure varrebbe la pena visitare la Daunia. Perchè località come, ad esempio, Pietramontecorvino sono piccoli ritagli di autentica vita e tradizione pugliese, immerse in campi di grano, o di girasole, o tra gli uliveti. Si arriva a Pietramontecorvino seguendo quegli itinerari storici della Puglia medievale che lasciano senza parole per la bellezza e per la storia che raccontano. Ed ecco cosa visiterete tra queste torri e chiese addormentate nei secoli.

Pietramontecorvino, il borgo dalle mille vite

Pietramontecorvino oggi è uno dei borghi più belli della Puglia. Ma arrivare ai nostri giorni non è stato facile per questo piccolo e antico centro abitato . La distruzione sembra averlo perseguitato sempre, ma come una fenice, risorge sempre più bella.

Il paese stesso nasce da una ricostruzione. Dopo il saccheggio ad opera di Ruggero il Normanno che rase al suolo la città bizantina di Montecorvino (1137), gli abitanti superstiti fuggirono in località “Petra” e qui ricostruirono il villaggio, Petra di Montecorvino. Contesa da re, principi e vescovi, questa località importante al confine tra diverse vie di commercio fu sempre mira di attacchi e saccheggi. E quando non era l’uomo a far danno ci pensava la natura. Il terremoto del 1456 distrusse quasi tutto l’abitato!

Un relativo periodo di pace, Pietramontecorvino lo visse tra il XVI e il XIX secolo, quando divenne un feudo dei duchi Montalto di Tocco che lo ressero fino all’Unità d’Italia. Nel 1862, la cittadina divenne Comune e assunse il nome attuale, tutto unito di Pietramontecorvino.

La bellezza di borgo Pietramontecorvino

Il borgo di Pietramontecorvino è esso stesso un monumento da ammirare. In particolare il suo centro storico medievale, la “Terravecchia”, che ha una particolare forma circolare è davvero un percorso storico di rara bellezza. Le cose da vedere, in paese, non sono moltissime ma di grande qualità; raccontano infatti i tempi migliori di Pietramontecorvino ai turisti di oggi.

Delle antiche mura circolari oggi restano in piedi le tre porte di accesso alla città: Porta Santa Caterina, Portella, Port’Alta. Quest’ultima mostra ancora oggi un bellissimo arco ogivale.

Entrando nel centro storico salta subito agli occhi la sagoma del Palazzo Ducale e quella della Torre Normanna. Il palazzo, imponente costruzione di tre piani, è visitabile in alcuni suoi ambienti: l’ala sud, ad esempio, con il grande salone di rappresentanza; ma si può visitare anche la panoramica terrazza con il giardino pensile.

La Torre Normanna risale al XIII secolo anche se è stata recuperata soltanto nei primi anni Duemila.

Ha una forma quadrata, con merlature in cima e dentro custodisce una splendida scala a chiocciola in legno di quercia, intagliata ad arte per tutta la lunghezza dei suoi 116 gradini.

Dalla sommità della Torre Normanna si gode lo spettacolo di un panorama mozzafiato sui tetti del borgo e sui colli e declivi della Daunia, in tutto il suo splendore. Lo sguardo si protrae fino al mare e, quando si è fortunati, si possono intravvedere le Isole Tremiti.

Costruita nel 1328 e restaurata nel XVIII secolo, la chiesa madre di Maria Assunta è un interessante misto di stili. Esternamente si mescolano architetture settecentesche e quelle originali medievali. Dentro invece domina la scena il barocco seicentesco anche se il presbiterio mantiene l’originario aspetto gotico.

Il centro ospita anche un Museo della Civiltà Contadina, situato al piano terra del Palazzo Ducale, dove si può leggere la storia del paese e delle sue tradizioni nel corso del tempo.

Le case di roccia e il fantasma di Sichelgaita

Pietramontecorvino è un paese “fuso nella roccia”. Se si potesse varcare la soglia di molte abitazioni del suo centro storico si vedrebbero, all’interno, pareti di roccia grezza, di pietra nuda. Si tratta infatti di case edificate sopra o dentro antiche grotte. Dall’esterno non lo direste mai, ma ognuna di quelle porte, ogni balconcino delizioso, potrebbe nascondere una caverna magicamente trasformata in residenza. Un po’ come a Matera.

A Pietramontecorvino esiste anche … un fantasma! Quello della nobile longobarda Sichelgaita da Salerno, vissuta nel secolo XI.  Moglie di Roberto il Guiscardo, aveva una forte personalità e sapeva farsi rispettare e amare dal popolo. Andava personalmente in guerra, schierandosi con le truppe senza alcuna paura! Fu anche esperta di medicina ed erboristeria.

Pare amasse molto Pietramontecorvino e venisse spesso a cavalcare in queste contrade. Infatti il suo fantasma viene avvistato di tanto in tanto in paese… e chi ha la fortuna di incontrarlo sarà guarito da ogni malattia! In molti giurano di aver provato l’esperienza direttamente sulla propria pelle.

Cosa vedere durante il soggiorno …

Un soggiorno a Pietramontecorvino rigenera sia nel corpo che nello spirito. Si cammina, si respira aria buona, si imparano nuove cose. Si partecipa alla vita del borgo, ricca di tradizioni come la processione di Sant’Alberto: una processione con pali ricoperti di fazzoletti colorati che affonda le radici sin dal 1889 quando, secondo la tradizione, Sant’Alberto apparve in sogno a due donne e disse loro che, per far cessare la siccità che stava mettendo in ginocchio l’agricoltura, la popolazione avrebbe dovuto compiere un pellegrinaggio fino a Montecorvino, dove nasceva la Cattedrale che ospitò il Santo. 

Nei dintorni c’è molto da visitare. Perfettamente a metà strada tra Foggia e Campobasso, si trova anche a un’ora di strada dal Parco Nazionale del Gargano. Con circa due ore di viaggio in macchina si raggiungono le più belle spiagge della Puglia, come quelle di Manfredonia e di Vieste.

Ma tutto il territorio della Daunia  è molto bella da visitare, tra di borghi medievali e rovine storiche che fanno riferimento a questa cultura misteriosa, scomparsa molto presto ma ancora viva nelle tradizioni dell’entroterra pugliese. Come ad esempio la bellissima Sedia del Diavolo,  una antica torre normanna crollata che si erge solitaria in mezzo alle colline coltivate come un fantasma.

Come arrivare, dove dormire e altre informazioni

Per arrivare a Pietramontecorvino il percorso consigliato è quello tramite autostrada A14, uscendo a San Severo e proseguendo per circa 30 km. In treno le stazioni di riferimento sono San Severo o Foggia, entrambe collegate da corse di autobus locali. Chi arriva in aereo atterrerà a Foggia o a Bari, usando magari mezzi pubblici o auto a noleggio per raggiungere la meta.

Tra i migliori resort turistici per vivere pienamente la realtà di Pietramontecorvino, segnaliamo: Castel di Pietra B&B, Sotto Le Mura B&B, Masseria Piana Cimino, Relais San Marco (sistemazione di lusso).

Per visitare la Torre Normanna si possono prenotare dei turni di visita guidata, con biglietto (sempre inferiore a 5 Euro); di base la torre è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12:30 e dalle 16 alle 20. Per prenotare una guida e per informazioni:  telefono 320.84.24.655 oppure 348.59.09.845 .

Per ulteriori informazioni sulla regione dei Monti Dauni e per le attività che vi si possono svolgere, visitare il sito https://www.visitmontidauni.it/

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