Dolo, questa piccola città del Veneto – un borghetto grazioso e curato – non è molto conosciuta, perché come tutti i centri urbani, le ville ed i luoghi storici che si trovano lungo la Riviera del Brenta, subisce la vicinanza di una città grande e storicamente importante come Venezia.
Ed è probabilmente proprio grazie a questo che la Riviera del Brenta, l’entroterra veneto e le sue perle come la città di Dolo, non sono diventate attrazioni per il turismo a grande scala – ma meta preferita per chi ama il turismo culturale e slow, conservando tuttora intatti il fascino e la bellezza, quella dei tempi in cui questi luoghi rivestivano un ruolo rilevante per l’economia di Venezia e di tutto l’entroterra Veneto.
La storia di Dolo: da borgo rurale a centro economico
Ai tempi della Serenissima la città di Dolo si trovava in un punto strategico, collocata proprio a metà del percorso del Brenta, tra Venezia e Padova.
Il corso del fiume, tra il 1488 e 1507 venne sbarrato proprio a questa altezza con chiuse, e deviato in un nuovo canale, per rendere più agevoli i collegamenti fluviali tra Venezia e la città di Padova.
Dolo fu quindi per lungo tempo il cuore dell’economia e dell’artigianato di tutta la Riviera del Brenta, un punto strategico molto trafficato. Proprio in questo borgo un tempo faceva tappa la diligenza che portava all’imbarco a Venezia.
Oggi il nucleo storico di Dolo, sviluppato sulle due sponde del fiume Naviglio Brenta, è ancora vivace e curato, ricco di storia e scorci paesaggistici pittoreschi e di grande suggestione.
Cosa vedere a Dolo: una visita tra storia e bellezza
Con il suo centro storico ricco di squarci paesaggistici pittoreschi, la cittadina di Dolo Venezia offre al visitatore ottimi ristoranti di pesce, la possibilità di visitare numerose ville di grande pregio storico ed artistico, lo spettacolo degli antichi mulini e l’unico ‘squero‘ della Riviera.
Per avere un’idea della vitalità e dell’importanza di Dolo Veneto ai tempi della Serenissima, basta osservare la celebre acquaforte del Canaletto “Le chiuse di Dolo”, opera che l’artista ultimò nel 1728 e che ora è custodita a Oxford, nell’Ashnmolean Museum.
Recentemente il Comune di Dolo ha stabilito che proprio quest’opera dal valore documentario straordinario compaia su tutta la cartellonistica stradale della cittadina, come emblema storico della città.
Numerosi altri artisti si sono ispirati alla Riviera per le loro più belle opere, tra questi possiamo citare incisori come Coronelli, Costa e Volkamer e pittori come Guardi, Tiepolo e Cimaroli.
Il centro storico di Dolo e la sua evoluzione
Nel centro di Dolo si trova uno squero, l’unico lungo tutta la Riviera del Brenta, un’antica officina dove si riparavano e custodivano le imbarcazioni che percorrevano il naviglio, spesso trainate controcorrente da cavalli che avanzavano parallelamente alle rive.
Non lontano si trova la “Calle dei Calafati”, dal nome degli artigiani specializzati nel calafataggio, una tecnica usata per rendere le imbarcazioni impermeabili grazie all’utilizzo di stoffe catramate.
Nel cuore di Dolo, il Duomo di San Rocco è un simbolo del borgo, costruito nel XVII secolo e esempio di architettura sacra veneziana. All’interno si possono ammirare affreschi e opere d’arte di notevole pregio, tra cui dipinti dedicati al patrono della città, San Rocco.
In quella che oggi è una piazza ovale lastricata in pietra d’Istria, un tempo sorgevano le chiuse di Dolo, parte di un complesso sistema di sollevamento ispirato al progetto di Leonardo da Vinci. Costruite nel 1625, le chiuse permettevano la navigazione di merci e persone tra l’entroterra veneto e la laguna. Qui si pagavano i dazi sulle merci, come testimonia una tabella in pietra ancora visibile,
accanto un idrometro che segnava le piene del Naviglio Brenta dal 1770 al 1825. Con il tempo, nel 1934, le nuove porte vennero installate più a sud e la conca interrata, lasciando l’odierna piazza ovale.
Mulini storici di Dolo
Visitando la città di Dolo, uno degli scorci più caratteristici è costituito senza dubbio dal Molino Demaniale, che è situato proprio sopra il Canale del Brenta. La costruzione, risalente al XVI secolo, oggi ospita una birreria e conserva ancora le ruote dei mulini funzionanti, così come gli ingranaggi interni e gli scivoli esterni.
Vale davvero la pena fermarsi per una sosta in questo locale unico per il suo genere lungo la Riviera del Brenta.
Le ville venete lungo la Brenta
Durante il 700, periodo di massimo splendore della Serenissima, i veneziani consideravano il Naviglio del Brenta come una naturale prosecuzione del Canal Grande. Ogni estate i Signori trascorrevano lunghi periodi di villeggiatura nelle loro bellissime dimore di campagna dell’entroterra veneto. Con il passare del tempo Dolo subì l’influenza dei fasti veneziani e diventò il punto della Riviera del Brenta con la più alta concentrazione di ville ed eleganti palazzi, un centro che divenne famoso per le conversazioni nei salotti dell’alta società.
Per rendere l’idea ve ne citiamo solo alcune: risalgono al periodo cinquecentesco Villa Ferretti Angeli, Villa Velluti e Villa Bon, i cui primi proprietari furono probabilmente i Foscari.
Risalgono al ‘600 tra le altre, Villa Brusoni Scalella a Sambruson, con il suo vasto e meraviglioso parco di impianto romantico, Villa Fini, Villa Mocenigo, Villa Grimani, Villa Andreuzzi Bon e Villa Donà Priuli.
Sono del ‘700 Villa Nani Mocenigo, Villa Badoer Fattoretto e Villa Velluti a Sambruson, Villa Andreucci, Villa Concina, Villa Mioni con il suo bel parco ottocentesco.
Sempre nei pressi di Dolo troviamo Villa Alberti, Villa Ducale, che ora è un ristorante, Palazzo Molin, Villa Mocenigo – Basso, Palazzo de Goetzen, Villa Donà Priuli, Palazzetto Duodo, Villa Renosto, Villa Valeggia – Spezzati, Villa Marigonda e Villa Carminati a Sambruson.
La Street Art a Dolo, Venezia
A Dolo, la street art ha trovato spazio come espressione artistica contemporanea, arricchendo il borgo con murales e opere a cielo aperto. Passeggiando per il centro storico, è possibile scoprire angoli impreziositi da colorate creazioni, che raccontano storie del territorio e dialogano con l’ambiente urbano. Questa forma d’arte aggiunge un tocco moderno al fascino tradizionale di Dolo, rendendolo una meta imperdibile per gli amanti dell’arte urbana e della cultura visiva.
Cosa fare a Dolo: passeggiate e crociere lungo il Brenta
Il naviglio del Brenta si può oggi percorrere con una crociera, ma anche lungo i suoi argini in automobile. E’ un percorso che lascia a bocca aperta. Il mio consiglio è quello di organizzarsi per percorrere il tratto in bicicletta. Una scelta che consentirà di fermarsi di tanto in tanto ad ammirare le facciate ed i giardini delle bellissime ville visitando alcune di quelle aperte al pubblico.
Le ville che si affacciano sul Naviglio del Brenta testimoniano ancora il florido passato di Dolo Veneto influenzato dalla grandezza della vicina Venezia.
Dove mangiare a Dolo
Non può mancare una sosta a “I Molini del Dolo”, ed eventualmente per la cena allo storico ristorante “Do Mori”.
Dove dormire
Il mio consiglio è quello di soggiornare pochi chilometri più in giù verso Venezia, a Mira, logisticamente perfetto per chi ha intenzione di visitare tutta la Riviera del Brenta.
Hotel Villa Franceschi è una magnifica villa della Riviera, con un ottimo ristorante, un ampio giardino ed una bella ed ampia piscina.
Dove si trova Dolo?
La città di Dolo provincia Venezia dista circa 17 Km da Venezia e 19 km da Padova, proprio a metà strada tra le due città. La città rivierasca è il centro mandamentale dei cosiddetti “Comuni della Riviera del Brenta” poiché costituisce il cuore dell’economia e dell’artigianato della Riviera stessa, con un importante distretto dedicato alle calzature di lusso, dove si trova anche villa Foscarini con il bellissimo Museo della Calzatura.