Il fiume è la via di comunicazione naturale più immediata per vivere l’anima profonda di questi due Paesi: il Vietnam e la Cambogia, finalmente emersi da decenni di guerre e isolamento, si stanno riguadagnando la loro fetta di turismo e meritano di essere annoverati tra le mete più affascinanti del sud-est asiatico.
Vi proponiamo una modalità un po’ inedita per riuscire a visitare questi Paesi in una decina di giorni: una crociera sul lunghissimo fiume Mekong che vi farà venire voglia di preparare le valigie!
Il punto di partenza del nostro viaggio non potrà che essere Ho Chi Minh City, la frastornante capitale del sud che si sta trasformando rapidamente in una metropoli in grado di competere con i più grandi centri del sud-est asiatico: giganteschi palazzi pieni di uffici e alberghi, e cantieri sempre nuovi, convivono con le attrazioni storiche, le testimonianze della guerra e i memorabili edifici del periodo della dominazione francese. Che sia in cyclo o a bordo di un moderno taxi giapponese, Ho Chi Minh merita una visita per le sue pagode, il suo mercato e le vie dello shopping, per respirare l’atmosfera vietnamita per eccellenza.
Ma vi avevamo promesso un viaggio sull’acqua, quindi per il giorno successivo la nostra prima destinazione sarà il delta del Mekong, precisamente la città di My Tho: dopo una breve ma inevitabile sosta lungo il tragitto al mercato di Cholon, al porto di My Tho saliamo finalmente nell’imbarcazione che ci accompagnerà fino al confine del Vietnam e ci farà addentrare in Cambogia.
L’immenso delta del Mekong è uno dei paesaggi emblematici dell’Indocina e una delle regioni agricole più fertili: in questa terza giornata raggiungiamo due cittadine caratteristiche sorte lungo il fiume: Cai Be, con i suoi mercati galleggianti coloratissimi, e Sa Dec, cuore del delta.
Dopo la navigazione notturna, la mattina successiva vi risveglierete al porto di Tan Chau, cittadina remota sul braccio principale del fiume Mekong, dove potrete visitare un villaggio di pescatori locali e assaggiare le loro prelibatezze. Nel pomeriggio riprendiamo la navigazione alla volta della Cambogia, tra coltivazioni e villaggi che affollano le rive: il passaggio di frontiera tra i due Paesi è tutta un’altra cosa se vissuta dall’alto della nostra imbarcazione, prendendoci il tempo di godere di tutta la bellezza del paesaggio che ci scorre accanto.
Arriviamo in mattinata a Phnom Penh, capitale della Cambogia e considerata la città più bella dell’Indocina: il suo fascino rustico e l’eleganza del suo passato coloniale francese la rendono davvero magica e degna di un’intera giornata. Dal Palazzo Reale alla Pagoda d’Argento, dalla famosa prigione S21 alla sacra collina del Wat Phnom, ovunque ci si giri in questa città c’è qualcosa da vedere e da fotografare!
Il sesto giorno è dedicato alla visita di Koh Kong, città conosciuta per la lavorazione della seta, e a tutti quei villaggetti riviareschi che hanno mantenuto invariati gli stili di vita dei secoli passati, dove sembra che il tempo si sia fermato e sia scandito dalle attività di pesca.
Iniziamo ad inoltrarci verso il cuore della Cambogia e navighiamo verso Oudong, ex capitale del Paese eretta in cima ad una collina in una posizione mozzafiato, mentre nel pomeriggio è la volta di Kampong Tralach e del suo splendido Vihara, che raggiungiamo attraversando alcune splendide coltivazioni di “riso smeraldo” mentre per un po’ ci lasciamo il fiume alle spalle.
Solo all’ottavo giorno abbandoniamo il corso principale del fiume Mekong e imbocchiamo il Tonle Sap, affluente che collega il Mekong al suggestivo Lago Tonle Sap: ci fermiamo alla città portuale di Kampong Chhnang, con i suoi mercati e botteghe artigianali, e proseguiamo alla scoperta del dedalo di canali che la circondano in mezzo ad una vegetazione folta e un insolito alternarsi di tetti policromi di pagode buddiste e bianche cupole di moschee.
Il Tonle Sap è il più grande lago asiatico, oltre che la regione più fertile della Cambogia, abitato da numerose specie di uccelli che ne hanno fatto il loro habitat naturale. La traversata di questo lago lungo circa 150 km è una delle esperienze più suggestive: centinaia di casette di legno fluttuano sull’acqua, che sembra non avere fine perché non si scorgono le sponde del lago.
Gli ultimi giorni sono dedicati alla visita dei siti archeologici di Angkor a cui accediamo passando per la moderna città di Siem Reap: Angkor Vat, capolavoro indiscusso dell’architettura e dell’arte khmer, Ta Prohm, il tempio in cui è difficile distinguere l’opera dell’uomo dalle creazioni della natura, Angkor Thom, cittadella fortificata dalle imponenti mura, sono solo alcuni dei siti da visitare all’interno di questa immensa e preziosa area.
Tornare a casa dopo un’esperienza così totalizzante e a stretto contatto con la natura sarà difficile: il fiume ovunque scorra, affascina l’uomo e ne alimenta la vita.
E a voi non è venuta voglia di partire per una crociera tra Vietnam e Cambogia sulle acque del Mekong?