Tra i Paesi dell’Africa sahariana, il Sudan è uno dei meno conosciuti: colpito per anni da scontri interni e guerre civili, il suo maggiore ostacolo è stato forse il vicino Egitto e la forte attrazione che questo Paese da sempre esercita nel turismo internazionale.
In realtà il Sudan e l’Egitto hanno molte caratteristiche in comune, ambientali, storiche e umane, ma è soprattutto la centralità del fiume Nilo per entrambi ad unire i due Paesi in maniera indissolubile: al Sudan mancano sicuramente gli enormi e numerosi monumenti della civiltà egizia, la madre di tutte le civiltà mediterranee, oltre che un’organizzazione ricettiva capace di accogliere parecchi milioni di visitatori, ma riserva tesori di un passato glorioso in perfetta solitudine, e proprio in questo sta il suo fascino.
Gli archeologi considerano la Nubia, estrema fascia settentrionale del Paese che va dalla capitale Khartoum all’egiziano lago Nasser, come una delle zone più ricche e interessanti del continente: qui le ricerche sono ancora agli albori, ma quanto affiora dalla sabbia conferma la fama di questa terra.
Per oltre un secolo il Sudan, sotto la XXV dinastia passata alla storia come il regno dei faraoni neri, dominò anche sull’Egitto e continuò a prosperare per secoli in epoca cristiana, anche quando la civiltà egizia era già tramontata da parecchio.
Le difficoltà di raggiungere questa zona hanno determinato un isolamento geografico e soprattutto culturale da permettere la sopravvivenza di una realtà incontaminata: qui la popolazione ha mantenuto la tradizionale ospitalità delle genti del deserto e un’innata curiosità verso oggetti e stili di vita a loro estranei.
Al di là delle persone, che costituiscono una delle maggiori ricchezze e testimonianze del passato di questa terra, nella parte settentrionale del Sudan c’è davvero molto da conoscere e visitare, nonostante le ricerche siano iniziate da pochi anni: basti pensare al ricco museo di Khartoum, al mercato colorato di Omdurman o a Kerma, la capitale di una civiltà predinastica.
Dopo che avrete visto le chiese cristiano-copte di Old Dongola, le cave di granito di Tombos, la montagna sacra del Nubiani, la necropoli reale di Napata e le piramidi di Meroe, vi chiederete di sicuro il motivo per cui tanta bellezza sia ancora così poco conosciuta!
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