Viaggio naturalistico in Nicaragua tra giungla, laghi e vulcani

Il Nicaragua, il paese più esteso del Centro America, ma anche il meno popolato, vanta uno straordinario patrimonio naturalistico e ambientale, in gran parte rimasto intatto anche perché non contaminato dal turismo. 
Questa terra di grandi laghi, vulcani ed estese foreste, confina a nord con l’Honduras e a sud con il Costa Rica, mentre ad ovest si affaccia sull’oceano Pacifico e ad est sul Caribe Atlantico, posizionandosi esattamente a metà strada tra Alaska e Terra del Fuoco
 
Le caratteristiche del Nicaragua
Dal punto di vista geografico il Paese può essere suddiviso in tre regioni distinte: si parte dalle aree della costa pacifica, fatte di fertili pianure, lagune e alcuni vulcani; ci si sposta verso il vasto altopiano centrale con cordigliere e vulcani, che presenta vallate e paesaggi dall’aspetto andino; si arriva infine alla vasta e spopolata pianura della bassa costa caraibica con paludi, fiumi, lagune, baie, spiagge, barriere coralline ed isole, un’area quasi intatta, ricoperta da rigogliose foreste pluviali tropicali. Il Nicaragua si conferma, quindi, come un paese dall’estrema varietà ambientale e dall’ingente patrimonio naturalistico quasi integro, con numerosi fiori come orchidee selvatiche e flamboyant. 

L’itinerario di viaggio naturalistico in Nicaragua 
Il tour inizia da Managua, capitale affacciata sul lago omonimo e circondata da vulcani, e si punta subito al parco nazionale del vulcano Masaya, dove si può salire in auto fino al cratere attivo che erutta fumi e vapori. Si giunge, in seguito, all’elegante Granada sul lago Nicaragua, antica capitale fondata nel 1524 con splendidi edifici coloniali barocchi e neoclassici di stile castigliano. 

Visitare in Nicaragua ci spinge, obbligatoriamente, a compiere un’escursione ad Isletas, un complesso di 360 isole vulcaniche ricche di piante tropicali e di uccelli, e all’isola di Ometepe, la maggior isola lacustre al mondo, sormontata da due vulcani gemelli e disseminata di petroglifi e statue monolitiche. 

Si esplora, altresì, l’arcipelago di Solentiname e alla riserva di Los Guatuzos, al confine con il Costa Rica, dove è possibile ammirare una giungla di fiumi e paludi ideale per la crescita di coccodrilli, farfalle, tartarughe e orchidee. Scendendo il Rio San Juan si raggiunge sul Caribe la fortezza seicentesca spagnola de El Castillo, circondata dalla maggior foresta vergine del tropico umido centroamericano, abitata da bradipi, caimani, scimmie, tucani e giaguari. Si imbocca poi il Rio Escondido, tra lussureggiante vegetazione e miriadi di uccelli, arrivando a Bluefields, porto fondato quattro secoli fa da pirati la cui popolazione attuale  di neri afrocaraibici produce un’ottima musica reggae. 

Tra le ultime tappe di viaggio c’è l’immancabile Little Corn Island, dove approdò Colombo nel 1502, un gioiello ambientale con spiagge degne di Robinson Crusoe, dove fare bagni e snorkeling. Si conclude il viaggio con Leon, la cui cattedrale (la maggiore del Centroamerica) è stata di recente riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

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