Viaggio in Messico per un tour tra le città coloniali

Il Messico è un Paese così complesso e così ricco di tesori naturalistici, culturali e storici, che offre molteplici soluzioni per una visita accattivante. Proponiamo un’esplorazione attraverso le affascinanti città coloniali, che consentono di scoprire un lato inedito e peculiare di questa nazione,  attraverso l’osservazione dell’evoluzione artistica e architettonica, ma anche storica, economica, sociale e culturale degli ultimi secoli. Più di ogni altro il Messico è infatti la nazione che vanta il maggior patrimonio di testimonianze relative all’epoca coloniale europea nei diversi continenti.

Un po’ di storia del Messico
Quando, nel 1521, i conquistadores di Cortez distrussero l’impero azteco di Montezuma, fondarono il regno-colonia della Nuova Spagna, destinato a durare per tre secoli, che andava dagli attuali stati del Sud-Ovest statunitense fino al canale di Panama. Gli spagnoli non trovarono nell’El Dorado i tesori di cui favoleggiavano i racconti, bensì inesauribili miniere d’argento e una terra che, se sfruttata razionalmente, avrebbe potuto produrre immani ricchezze, soprattutto utilizzando una manodopera locale a costo quasi zero. L’introduzione di animali da soma, da lavoro e da allevamento, di strumenti tecnici elementari di metallo come la zappa, l’aratro e la ruota, di nuove colture come grano, lino, canapa, caffè e canna da zucchero e l’impiego di fertilizzanti regalò ai nuovi venuti un benessere inimmaginabile. A questi ricchi immigrati rimaneva però la nostalgia per la madrepatria e per i suoi stili di vita, che cercarono di colmare nella nuova colonia costruendo città ad immagine e somiglianza di quelle lasciate nella terra d’origine.

Il tour per le città coloniali
L’itinerario inizia da Città del Messico, capitale più popolosa al mondo, e tocca in successione Morelia, gemma dell’altopiano centrale fondata nel 1541 dal primo viceré della Nuova Spagna con i suoi edifici storici in trachite rossa, famosa per la produzione artigianale di ceramica, legno scolpito, lacche e le migliori chitarre, Patzcuaro, antica capitale degli indios Tarascani affacciata su un lago, con edifici bassi dalle tegole rosse, e poi Guanajuato, la più bella, ricca ed europea delle città coloniali, ubicata sul fondo e le pareti di un canyon della Serra Madre, deve la sua prosperità alle ingenti miniere d’argento a cui si deve anche l’architettura ispano-moresca della città che la fa sembrare un angolo di Andalusia, e infine San Miguel de Allende, con le sue bellissime dimore storiche. A sud della capitale, ci si innamora di Puebla con le sue splendide chiese barocche e l’enorme piramide preazteca di Cholula, e poi Oxaca, tipica cittadina messicana e feudo personale di Cortes, famosa per i mercati indios e i gioielli mixtechi. Gli appassionati di archeologia saranno entusiasti della visita del Monte Alban, prima luogo sacro e fortezza degli Zapotechi, poi necropoli per i Mixtechi, Mitla, città reale mixteca famosa per i suoi pregevoli mosaici, e infine la grandiosità di Teotihuacan, maggior centro monumentale indio e più importante centro culturale precolombiano, con le imponenti piramidi azteche del Sole e della Luna e suggestive decorazioni pittoriche murali di Templi e palazzi.

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