Esistono tante e diverse ragioni per cui visitare questo piccolo lembo di terra che conta 7 milioni di abitanti provenienti da 130 paesi diversi in un territorio che conta all’incirca 21 mila chilometri quadrati. Il Paese dei quattro mari – bagnato dal Mediterraneo, Mar Rosso, Mar Morto e dal Mare della Galilea – in verità un lago – è una meta unica nel suo genere, perfetta per il viaggiatore curioso di conoscerne la storia, le caratteristiche e gli aspetti naturalistici e paesaggistici. Ed è probabilmente questa una delle ragioni per cui chi vi approda la prima volta ne scopre la ricchezza e decide di tornarci.
E’ vero che Israele è l’unica Terra Santa al Mondo e come tale è principalmente meta di pellegrinaggio, ma esistono modi diversi ed alternativi per affrontare la visita della Terra Santa.
Una volta atterrati in Israele si possono visitare i luoghi Santi in modo slow, effettuando un affascinante pellegrinaggio a piedi, un po’ come un cammino interiore, con soste presso antichi monasteri o storici kibbutz.
Per gli amanti del trekking e per gli spiriti un po’ più avventurosi, ritengo una valida alternativa effettuare alcune tappe del viaggio in Israele seguendo degli itinerari in bicicletta: in una settimana si possono ripercorrere i siti della Galilea biblica sulle orme di Gesù oppure affrontare il viaggio biblico nel deserto, dal Negev a Gerusalemme.
Israele è una meta interessante anche per gli appassionati di bird watching, che si danno appuntamento nella Valle di Hula, a nord di Israele, dove avviene un fenomeno spettacolare: milioni di uccelli lasciano il nord Europa per svernare in Africa e sostano per alcuni giorni sul varco del Giordano, per riposarsi, nutrirsi e ritrovarsi. E’ una occasione unica al mondo per poter ammirare il comportamento di alcune specie di volatili e fotografare questo meraviglioso fenomeno migratorio che coinvolge qualcosa come 90mila gru, 60mila pellicani e 600mila cicogne.
Per gli appassionati di terme, salute e benessere, una tappa al Mar Morto è una esperienza senza eguali. Si trova in corrispondenza della depressione più profonda della Terra, a 423 metri sotto il livello del mare ed è una stazione termale naturale con caratteristiche uniche al mondo: è lo specchio d’acqua più salato dopo il lago di Assal in Gibuti, con una concentrazione salina del 33,7% (contro il 3,5 del Mar Mediterraneo) talmente alta da permettere una divertente esperienza di galleggiamento. Tutt’attorno un paesaggio meraviglioso, con panorami spettacolari, deserto e canyon suggestivi. Lungo le sponde del Mar Morto numerosi hotels di tutte le categorie e centri benessere offrono trattamenti per il corpo, ma questa meta è considerata anche uno dei più importanti luoghi di cura al mondo per il trattamento delle malattie della pelle e delle vie respiratorie.
E cosa dire dell’incanto dei paesaggi del deserto di Negev? Una vasta area arida e rocciosa che si estende a sud di Israele e ne occupa quasi la metà della superficie. Da percorrere in fuoristrada, ancora meglio a dorso dei cammelli o a cavallo, seguendo le tracce dei Nabatei, i signori del deserto che segnarono le rotte dell’antica Via dell’incenso, alla scoperta delle quattro città patrimonio dell’Umanità: Haluza, Mamshit, Avdat e Shivta. Non vi sembra suggestivo?
E poi non dimentichiamoci di soggiornare qualche giorno a Tel Aviv, città cosmopolita in cui convivono antico e moderno, che brulica di vita ed entusiasmo, definita recentemente la Miami del Medio Oriente. E’ quel che si può definire una città cool, giovane frizzante e moderna, che offre numerosi locali per ritrovarsi la sera ed ottimi ristoranti per i palati più raffinati. Non tutti considerano che a Tel Aviv è interessante anche per gli amanti del turismo balneare: con la sua spiaggia ampia e ben attrezzata ed il mare limpido e cristallino offre temperature miti anche d’inverno.
Panorama Hotel è una buona struttura a 4 stelle che si trova circa a metà del lungomare e dal quale è possibile raggiungere a piedi Jaffa – la parte antica della città la cui visita è particolarmente suggestiva durante la sera – il coloratissimo suk Akarmel o gli interessanti quartieri della Città Bianca. Tra gli anni 20 e 40 Tel Aviv, durante un periodo particolarmente fiorente, attrasse numerosi architetti che progettarono degli edifici in stile Bauhaus, la maggior parte bianchi e squadrati, dando origine ad un quartiere dalle caratteristiche architettoniche uniche al Mondo ed uno dei motivi per cui è sotto la tutela dell’Unesco.
Sostando a Tel Aviv è possibile effettuare visite anche in giornata alle immancabili città di Gerusalemme, Nazareth e Betlemme, tappe fondamentali ed irrinunciabili per chiunque, indipendentemente dalle motivazioni religiose, abbia interessi di tipo storico ed artistico.
In quanto al tema della sicurezza, questo non è il Paese che viene tristemente viene rappresentato dalle cronache. Non intendo dire che in Israele non esista un conflitto, ma la percezione che ho avuto viaggiando in Israele è di trovarsi in un paese sicuro. Basta fare due passi nel lungomare di Tel Aviv, a qualsiasi ora, per poter rendersi conto di poter passeggiare tranquillamente senza percepire alcun pericolo, oppure addentrarsi nel coloratissimo e vivace suck brulicante di persone e percepire un’atmosfera di rilassatezza.
La compagnia aerea El Al con cui ho volato da Milano su Tel Aviv, è vettore di bandiera di Israele e le sue rotte sono un importante punto di riferimento per pellegrini, uomini di affari e viaggiatori. Fondata nel 1948 a tre mesi dalla dichiarazione di indipendenza dello Stato di Israele, è attualmente considerata la compagnia aerea più sicura al mondo, ricevendo negli anni numerosi riconoscimenti per la qualità del servizio e la puntualità.
Attualmente su Tel Aviv sono operativi 10 voli settimanali da Milano ed altrettanti da Roma. Recentemente è stato attivato un volo anche da Venezia.
Ivana Gabriella Cenci