Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli chiudono le giornate dell’Alta Moda di Parigi con una sfilata intima ed estremamente femminile. L’Haute Couture di Valentino è, infatti, così: sempre romantica ed estremamente raffinata, sognante, bucolica e quasi fuori da tempo. Abito dopo abito i tessuti e le stampe ricordano la Francia di Maria Antonietta o le tappezzerie dell’età vittoriana, mentre i pizzi riportano in una dimensione eterea e paradisiaca dove un semplice pizzo è il segreto di una lieve malizia…
La bellezza che prende spunto dal “sapore del tempo” (la definizione è dello stesso duo creativo poco prima di scendere in passerella) è un insieme di cappottini tagliati alla perfezione con piccoli fiori sulla seta Jacquard e sul taffetà, abitini cocktail di pizzo di cotone bianco con trasparenze evanescenti, camicette trasparenti in tulle e abiti da sera ad effetto acquarello o porcellana sui toni delicati dell’azzurro, del rosa o dell’argento.
Gli abiti candidi e le tinte pastello seducono con grazia in una palette cromatica che trova la sua ragione d’essere nel bianco, ma si declina fino al rosa pallido, all’ecrù, allo champagne e all’argento reso luminoso da cristalli e dettagli preziosi. È proprio la cura minuziosa del dettaglio a rendere couture la proposta di moda di Valentino che si completa negli accessori scelti con cura e dallo spirito settecentesco come guantini di pizzo, mocassini o scarpine babbucce alla Maria Antonietta e pochette in tessuto tappezzeria uguali all’abito.
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Fonte | AFP