Nella Sierra Nevada de Santa Marta, nel bel mezzo della fitta foresta colombiana, si trova un sito archeologico davvero singolare conosciuto come Ciudad Perdida: chiamata dagli indigeni col nome di Teyuna, è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
Ciudad Perdida è un vero gioiello di ingegneria, formata da 169 terrazze intagliate sul lato della montagna e collegate tra loro da una rete di sentieri in pietra e piazze circolari: pare che qui un tempo sorgesse un’antica città costruita dagli indios Tayrona intorno al 700 d.C.
Dopo un lungo periodo di splendore, la città sarebbe stata abbandonata con l’arrivo degli spagnoli, e scoperta solo nel 1972 da un gruppo di saccheggiatori di tesori.
Ciudad Perdida dunque è stata aperta al turismo recentemente, nel 1982, e da allora è diventata una delle mete più ambite per gli amanti del trekking: il sito archeologico dell’antica città infatti si inserisce in un enorme parco alla base del Pico Bolivar e del Pico Colon, il Parco Nazionale di Tayrona.
Il percorso di trekking per la Ciudad Perdida è il più famoso di tutta la Colombia, ma anche uno tra i più impegnativi: ci sono tratti in cui bisogna attraversare fiumi con un livello dell’acqua che arriva alla vita e che cresce di molto quando piove, altri in cui si cammina su rocce a picco sul fiume, e in generale i percorsi sono d’argilla, molto accidentati e poco sicuri… ma d’altronde proprio in questo sta la bellezza dell’avventura.
Il percorso si svolge a quote variabili tra gli 800 e i 1300 m, nel cuore della foresta tropicale colombiana: è possibile ammirare animali dai colori incredibili e vedere da vicino la quotidianità degli indigeni discendenti dai Tayrona.
Il sentiero che porta a Ciudad Perdida parte da Mamey e dura 4-5 giorni di cammino (tra andata e ritorno), un’esperienza unica nel bel mezzo della giungla colombiana in cui il silenzio più assoluto è rotto solo dai rumori degli animali, dei fiumi e della natura.