Vacanze termali in Toscana: misure anti-covid e rispetto per l’ambiente

La formula ha funzionato, consentendo alla struttura di mantenersi attiva e mantenendo lavorativamente attivi ben 150 dipendenti. Il tutto nel rispetto delle normative sanitarie.
Una scelta coraggiosa e lungimirante che, non senza qualche difficoltà, si è rivelata vincente sia per la struttura sia per il territorio circostante.
Ma c’è di più: un occhio di riguardo verso la mobilità elettrica.

Abbiamo incontrato il Direttore dell’Adler Spa Resort Thermae, Anton Pichler, che ci ha spiegato come una struttura alberghiera possa accogliere gli ospiti nel pieno della sicurezza.

A tu per tu con il Direttore dell’Hotel, Anton Pichler

Aprire un hotel in piena sicurezza per una vacanza in mezzo alla natura e beneficiando delle acque naturali. Quale è stata la vostra formula?

AP ; Quando abbiamo riaperto, dopo il secondo lockdown, abbiamo voluto proteggere per prima cosa i nostri dipendenti. Volevamo si sentissero sicuri ed al contempo ci premeva rispettare anche la sicurezza degli abitanti dei villaggi circostanti. Questo infatti è l’hotel più grande della zona mentre gli ospiti provengono da diverse regioni d’Italia.

Per cui abbiamo deciso di allestire all’ingresso dell’hotel un covid-test-center, per consentire a tutti gli ospiti di effettuare il tampone prima di entrare nella struttura, qualora non ne avessero uno disponibile effettuato nelle precedenti 48 ore. Una scelta che è stata molto apprezzata dai nostri ospiti per poter venire nei nostri centri termali e soggiornare in piena sicurezza.

Ogni giorno, dalle 14 alle 17 un medico si trova nel centro per effettuare il tampone: il check in avviene pertanto tutti i giorni strettamente in questa fascia oraria. Ciò significa che ogni ospite che si trova in questo hotel ha fatto un tampone, così come i nostri dipendenti, che sono tenuti a farlo due volte la settimana, visto le varianti che circolano, per la sicurezza propria, delle loro famiglie e degli ospiti dell’hotel.

Tutto ciò è molto impegnativo ma alla fine siamo davvero contenti di essere aperti, di poter lavorare ed essere al contempo più protetti. Oggi andare al supermercato è più rischioso che stare da noi in questo albergo.

Ma c’è di più: abbiamo deciso di offrire il tampone al costo di 15 euro a tutti gli abitanti del territorio, per aiutare i Comuni a gestire questa emergenza sanitaria.

Quale ritiene in questo momento siano i punti di forza di questa struttura?

AP: Sicuramente la natura, l’ambiente in cui siamo inseriti, la Val d’Orcia, i suoi paesaggi meravigliosi ed incontaminati, la sua cultura e le tradizioni enogastronomiche.

Hotel Adler Thermae Toscana
Val d’Orcia

 

Ma sono fermamente convinto che il punto di forza più importante siano i nostri dipendenti. Abbiamo 150 dipendenti fissi, il 60% dei quali lavora da oltre 10 anni con noi.

Quando eravamo chiusi, già ai tempi del primo lockdown, abbiamo sempre protetto i nostri collaboratori, considerando che sono la risorsa più preziosa che abbiamo.

Appena abbiamo riaperto li abbiamo ripresi tutti: loro fanno un lavoro grandioso, senza di loro e senza la continuità lavorativa per noi sarebbe difficile garantire la stessa qualità verso i nostri ospiti. Questa è la forza più grande che abbiamo.

Un altro vostro punto di forza è la sensibilità verso la mobilità elettrica …

AP : Fin dall’apertura di questo hotel – 6 anni fa – abbiamo ritenuto fosse importante operare delle scelte legate al rispetto ambientale. Così abbiamo acquistato e messo a disposizione dei nostri clienti due BMW I3 elettriche da noleggiare per le escursioni lungo le strade della val d’Orcia, immersi nella natura e nella quiete del paesaggio, senza inquinare e senza alcun rumore.

In questo momento vorrei cambiare queste due elettriche per sostituirle con due cabriolet. Ho pensato alla nuova Fiat 500 Cabrio. Per esplorare questi luoghi l’auto ideale è ovviamente una cabriolet, se poi è elettrica è proprio perfetta: si apre la capote, ci si gode il bellissimo paesaggio ed il silenzio della natura … la nuova 500 è più spaziosa e sicura, è dotata di più moderni dispositivi di sicurezza, e poi vorrei offrire allo straniero che soggiorna presso il nostro albergo un’esperienza di lusso e lifestyle autentico italiano. E poi la sa una cosa? Alcuni dei nostri clienti, dopo avere noleggiato una delle nostre BMWI3 per esplorare la Val d’Orcia, hanno finito per acquistare l’auto. Se uno va in concessionaria, l’esperienza di acquisto è diversa: si fa un breve giro con il venditore per provare l’auto, ma non c’è l’emozione che si prova quando la si noleggia per fare un giro nella Val d’Orcia. E’ un’esperienza diversa, che porta ad apprezzare l’auto con tranquillità in un momento di spensieratezza e relax.

Crediamo sia giusto incentivare la mobilità pulita e siamo convinti che un hotel di lusso come il nostro debba offrire ai clienti che arrivano con una vettura elettrica la possibilità di ricaricarla, per questo, oltre alle due … abbiamo anche una colonnina Tesla.

Da tempo inoltre abbiamo anche il servizio di noleggio di biciclette elettriche – le cui batterie vengono ricaricate ogni notte – perfette per esplorare i dintorni e molto apprezzate dai nostri ospiti,.

Ormai la mobilità elettrica è diventata fondamentale, soprattutto in un contesto paesaggistico come questo della Toscana dove da sempre si punta alla conservazione dell’ambiente.

C’è qualche nuovo progetto a cui state lavorando?

AP ; Adler è una azienda sempre in movimento. In questo momento stiamo realizzando una nuova struttura in Sicilia,che aprirà il prossimo anno, poi è in costruzione un altro albergo in Alto Adige ed è in corso un nuovo progetto per la realizzazione di un’altra struttura in Toscana.

Per quanto riguarda il nostro hotel, ogni anno a gennaio chiudiamo un mese per la manutenzione. In quel periodo facciamo il punto della situazione e ci prefiggiamo nuovi obiettivi. Investiamo un budget consistente sia per manutenzione ordinaria sia straordinaria, ma poi abbiamo ogni anno un nuovo progetto. Il prossimo sarà sicuramente l’ampliamento del bar a bordo piscina, vorremmo realizzare un ristorante da utilizzare per il pranzo anche d’inverno. Abbiamo anche un progetto di rivisitazione delle camere e la creazione di un’altra area di relax nella spa.

Quanto ritiene sia importante la presenza delle acque termali?

AP ; E’ fondamentale. Senza le terme non avremmo potuto tenere aperto durante la pandemia. Le acque termali per noi sono l’oro, hanno un valore immenso per le caratteristiche ed benefici che ne derivano per la salute e la prevenzione.

Hotel Adler Thermae ToscanaIn questa struttura l’acqua esce tutto l’anno a 35 gradi, ricca di minerali e questo attira molti ospiti. I nostri clienti percepiscono le piscine come luoghi di benessere, tanto che a volte non utilizzano molto le spa ed i trattamenti proprio perchè privilegiano la terapia in acqua termale.

Da dove provengono principalmente I vostri ospiti?

I nostri ospiti sono principalmente italiani, per il 65%, e in gran parte provengono da Roma, Firenze, Milano. La provenienza nazionale degli ospiti è stata la nostra forza in questo periodo critico. Altri alberghi che invece hanno puntato su ospiti principalmente stranieri, hanno dovuto tenere chiusa la struttura.

La media di permanenza è di 3,5 giorni. Infatti abbiamo principalmente due offerte: dalla domenica al giovedì e dal giovedì alla domenica per il week end. La maggior parte degli ospiti soggiorna da noi più volte all’anno, soprattutto nei mesi compresi da settembre a marzo. Poi in primavera arrivano anche ospiti stranieri che si fermano una a volte due settimane

Mi racconti della vostra cucina a km 0

AP: La cucina dell’Adler è riservata solo agli ospiti dell’hotel. Uno dei fattori del nostro successo è che siamo concentrati solo a far star bene loro: non organizziamo eventi, matrimoni nè cene per clienti esterni.

Per la cucina abbiamo sempre avuto gli stessi 5 cuochi, fin dall’apertura. Lo chef è molto attento gli ingredienti naturali: produciamo il pane fatto in casa con i grani antichi delle nostre vallate acquistandole dai vecchi mulini, così l’ospite mangia il pane fatto con il grano che vede ammirando dalle finestre le coltivazioni. Poi produciamo le marmellate e il gelato fatto in casa.

Cerchiamo di aiutare le popolazioni locali, procurando per i nostri ospiti l’aglione della Val d’Orcia, lo zafferano, il tartufo di San Giovanni d’Asso, i salumi delle nostre terre.

Ci troviamo in un territorio con un’ottima tradizione culinaria, usiamo le spezie ed i sapori locali. Non proponiamo una cucina troppo ricercata, vogliamo una cucina tipica italiana senza stravolgere i sapori con troppe sofisticazioni

Signor Pichler, lei è austriaco … come si trova a vivere qui … in Toscana?

AP: Lavoro in questa struttura dal 2006, sono arrivato un anno dopo l’inaugurazione dell’Hotel.

Vivo in questa zona da ormai da 15 anni stabilmente con tutta la mia famiglia. Ci riteniamo molto fortunati a vivere in questo contesto: la natura è talmente bella ed i ritmi di vita del paese sono così “rilassati e rilassanti” che in questo momento non vorrei vivere altrove. In particolare non ho mai apprezzato tanto la val d’Orcia come quest’anno. E’ una zona mai affollatissima, molto sicura dal punto di vista sanitario e chi viene trova veramente il paradiso.

L’Austria è un paese che ha sempre amato l’Italia e mi auguro che appena finiranno queste limitazioni e l’emergenza sanitaria, l’Italia turistica tornerà a lavorare alla grande.

l’Italia sarà anche un Paese dove in questo momento ci sono molti problemi, ma guardando i panorami toscani, con così tanta bellezza naturale, si pensa che i problemi passano mentre questi paesaggi rimangono per sempre. Sono convinto che avremo un futuro molto roseo.

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