Una vacanza benessere in Sicilia alle fonti di Alì Terme

La Sicilia è una terra di vulcani. Oltre a quelli emersi e famosi – Etna, Vulcano, Stromboli – ce ne sono tanti antichi, altri dormienti, altri ancora ormai estinti ma che ancora ribollono nelle profondità. Questo vibrare dell’energia del pianeta si traduce qui, più che altrove, nella presenza di fonti termali più o meno sfruttate. Le fonti di Alì, in provincia di Messina, ne sono un esempio vivo e attivo. In passato furono centri termali di alto livello Acireale, in provincia di Catania, e Sciacca nell’agrigentino; purtroppo entrambi gli stabilimenti sono chiusi da anni e si sta cercando da tempo di recuperarne il valore. E nel frattempo si valorizzano le terme cosiddette “minori”… che in fin dei conti, poi, minori non sono affatto. Vi accompagniamo qui alla scoperta di Alì Terme e di altri centri di benessere e SPA in Sicilia.

Alì Terme, le acque di Cartesio

Alì Terme è un piccolo comune della provincia metropolitana di Messina, con meno di 2500 abitanti, che però raddoppiano durante la stagione estiva. È nato dalla divisione dell’antico borgo di Alì – oggi chiamato Alì Superiore perchè situato in cima a una collina rocciosa (la parola araba “Aly” significa appunto “l’altissimo”).  Alì Marina era la frazione balneare, divenuta indipendente dopo la II Guerra Mondiale con l’attuale nome di Alì Terme.

Le benefiche acque che sgorgano dal sottosuolo furono probabilmente alla base della nascita del primo centro abitato, fin dai tempi dei Greci (VII secolo avanti Cristo). I Romani ne sfruttarono i vantaggi per secoli e nel corso del Medioevo la fama di queste fonti si diffuse in tutta Europa.

Un ospite di eccezione, ad Alì Terme, fu il filosofo francese Cartesio che nel XVII secolo  usufruì delle piscine e ne descrisse le lodi, in quanto ebbe sollievo dalle sue artriti! Il borgo però non si è mai ingrandito più di tanto, nonostante il successo, e ha goduto dei guadagni e della fama derivata dalle sue terme abbellendo il proprio territorio. Ha anche sviluppato in tempi più recenti un’altra ricca industria: quella balneare. In estate, infatti, il paese è preso d’assalto dagli amanti del mare che affollano le sue chilometriche spiagge di ghiaia.

Le terme di Alì e i loro benefici

Ad Alì, le terme sono alimentate da due sorgenti molto calde: la fonte Marino (39,5 gradi) e la fonte Granata-Cassibile (46,5 gradi). Le acque sono definite salso-bromo-iodiche con componenti di boro e litio e idrogeno solforato e non è raro, infatti, sentire odore di zolfo se si passeggia nei pressi della spiaggia del paese.

Le acque sono convogliate in due stabilimenti, anche se ad oggi solo quello dell’Hotel Marino è attivo e aperto al pubblico. L’hotel si trova a pochi passi dalla spiaggia e funziona dal 1780, anche se la struttura attuale è chiaramente moderna. I trattamenti offerti dalle Terme Marino sono: fangoterapia, balneoterapia, inalazioni, nebulizzazioni, idromassaggi e massaggi, cure di bellezza per il viso e per la pelle. Gli effetti benefici si vedono sulle patologie legate alla circolazione, alla pelle, ai problemi muscolo-scheletrici.

L’hotel fornisce cure termali sia in interni che in esterni, con un angolo particolare dedicato ai trattamenti termali per i bambini.

Cosa vedere e cosa fare ad Alì Terme

Ad Alì Terme si viene per fare una vacanza al mare, ma è ideale anche come base per  visitare il territorio siciliano. Il tutto ovviamente comprensivo di trattamenti termali. Il paese è famoso per le spiagge e per i locali che si affacciano sul lungomare, meno per i monumenti storici che sono di fatto pochi. Non lontano dal mare e a ridosso dello stabilimento termale sorge la chiesa della Madonna della Salute. Sono inoltre da visitare la chiesa madre di San Rocco (XVIII secolo, ricostruita nel 1956), il Santuario di Maria Ausiliatrice e la chiesina di Santa Eustochia.

Da Alì Terme si può facilmente salire a visitare Alì Superiore dove chiese e monumenti ricordano tempi molto più antichi. Sono esempi della bellezza del posto il cinquecentesco Duomo di Sant’Agata, il Convento dei Cappuccini, le seicentesche chiese di Sant’Antonio e delle Anime del Purgatorio, la chiesa dello Spirito Santo (XV secolo). Molto romantica la chiesina di Santa Maria del Bosco, immersa tra i castagneti. Ad Alì Superiore si trovano anche due eleganti palazzotti nobiliari.

Facendo base ad Alì Terme si possono visitare: la Riserva Protetta di Fiumedinisi, i borghi medievali di Savoca, Itala e Forza d’Agrò. Taormina si raggiunge in appena mezz’ora di autostrada guidando verso sud. Poco di più, dal lato opposto, si impiega per raggiungere Messina.

Altre terme in Sicilia …

Le terme attualmente in funzione, ovvero sfruttabili per i trattamenti di benessere, sono poche in Sicilia. È possibile prenotare soggiorni termali a Termini Imerese, nel palermitano, oppure a Segesta dove sorgono le libere terme segestane, una piscina di acqua calda immersa nella natura selvaggia. In provincia di Agrigento funzionano le Terme di Acqua Pia. Mentre sono aperte a tutti e famosissime le terme dell’isola di Vulcano, ai piedi dell’omonimo cratere, alle Eolie.

Come arrivare e dove alloggiare

Per raggiungere Alì Terme dall’aeroporto più vicino – Catania – basta soltanto immettersi nell’autostrada A18, in direzione Messina, e uscire a Roccalumera. Da lì si proseguirà sulla Statale 114 che costeggia il mare e tutti i borghi della costa messinese. Se arrivate da Palermo prenderete l’autostrada A20 e quindi, arrivati a Messina vi immetterete nella tangenziale fino a Tremestieri, proseguendo sulla Statale in direzione Catania.

Alì Terme ha una sua stazione ferroviaria sulla linea che collega Messina e gli imbarchi ferroviari dei traghetti a Siracusa.

Oltre al famoso Hotel Marino delle terme, è possibile alloggiare ad Alì presso l’Hotel Acqua Grazia o presso i B&B Il Principe, Villa Brezza Marina e Casa di Fagruminda.

Ultime news