San Pellegrino Terme è il cuore caldo – nel vero senso della parola! – della Val Brembana, in provincia di Bergamo. Baciata dalle acque del Brembo e da quelle di diverse sorgenti, tra cui anche le sue famose sorgenti termali, è una piccola capitale del turismo slow che oggi si pone sempre più sotto i riflettori. L’isolamento dovuto alle montagne ha fatto sì che questo centro abitato di origine celtica arrivasse all’era moderna quasi privo di distruzioni e invasioni. Diventa un luogo di importanza nazionale dal XVIII secolo in poi, quando appunto l’aristocrazia scopre, e sfrutta, le sorgenti termali del suo territorio. Nel 1905, con la costruzione dello spettacolare hotel Liberty che ancora oggi affascina i visitatori, San Pellegrino diventa il motore principale dell’economia della valle e una delle più note località termali della Lombardia.
Le terme di San Pellegrino, nate due volte
Dal suolo della Val Brembana sgorgano fonti di acque antiche e benefiche che spesso vengono sfruttate in sistemi termali anche molto famosi. San Pellegrino attinge a una fonte di acque saline e minerali che fuoriescono a una temperatura di 26°C e che già in passato erano usate per terapie mediche.
Conosciute fin dal Settecento, soltanto nel 1901 quelle acque furono convogliate in un vero e proprio stabilimento. Tra gli aristocratici ed i ricchi signori andare in vacanza per godersi il benessere delle acque termali era diventata quasi una mania. E in Italia San Pellegrino diventò la regina incontrastata delle vacanze della Belle Époque. Gli eleganti edifici in stile Liberty che si affiancavano al grande hotel erano a quel tempo un rinomato centro di diagnosi e cura delle sordità rinogena, un centro di terapie respiratorie e di fisioterapia motoria.
Alle cure benefiche venne associato anche il divertimento quando, nel 1904 venne aperto il Casinò, meta preferita di politici e aristocratici di tutta Europa. Le terme furono chiuse per un periodo tra il 2006 e il 2014, durante il quale furono recuperati molti degli antichi edifici e ne furono costruiti di nuovi per gli stabilimenti.
La SPA QC Terme
Oggi, con la dicitura QC Terme di San Pellegrino (a ricordare il grande progetto degli imprenditori Saverio e Andrea Quadrio Curzio), i nuovi stabilimenti hanno esportato un’idea innovativa di bagno termale. E non si sono limitati alle valli lombarde, ma si sono estesi in tutto il mondo.
Le cure termali di un tempo lasciano spazio ad una diversa formula di termalismo, legata al benessere, secondo la filosofia che gli antichi romani riassumevano nel motto salus per aquam, il cui acronimo SPA indica, ancora oggi, i luoghi del benessere.
Il centro si sviluppa su una superficie di oltre 6.000 metri quadrati, affacciandosi sulle fonti minerali più famose al mondo. Le “bollicine” dell’acqua San Pellegrino sono state reinterpretate sulla facciata della parte più nuova del centro termale creando un elegante legame tra il restauro conservativo e quello innovativo.
I bagni termali sono realizzati con l’acqua della fonte ‘Vita’ ricca di sali minerali e dalle molteplici virtù benefiche. Vasche idromassaggio, esterne ed interne, saune e bagni vapore, sale relax, aree massaggi e percorsi Kneipp, collegati tra loro da imponenti e raffinate scalinate, rendono la struttura un luogo esclusivo per vivere appieno l’acqua “miracolosa”.
La Sala delle Mescite, un tempo teatro di fasti della Belle Époque è stata restituita ai vecchi splendori e oggi ospita il Light Bistrot, dove concedersi una pausa gourmet per degustare il wellness lunch. QC Terme San Pellegrino è il luogo ideale per una fuga di benessere in tutte le stagioni: caldo nido tra i vapori termali in inverno, bagni di sole circondati dalle verdeggianti montagne in estate.
Cosa vedere a San Pellegrino Terme
Il centro del paesino termale di San Pellegrino è – come spesso avviene in questi centri valligiani – molto sobrio. Ma dietro la sobrietà nasconde, spesso, tesori inestimabili e stravaganti sorprese.
Un itinerario classico di chi visita San Pellegrino è quello delle chiese. Dal settecentesco tempio neoclassico dedicato al patrono del paese – anche se le sue origini risalgono addirittura al secolo XI – con affreschi e quadri dei secoli XVII e XVIII, si passa alle piccole chiese delle frazioni. Anche se alcune sono state ricostruite in tempi molto recenti, conservano quella magia romantica dei piccoli templi di montagna. Spicca su tutto il Tempio della Vittoria (1924), austera chiesa in pietra scura realizzata in onore dei caduti. Mentre si va verso le frazioni si potrà ammirare lo splendido panorama delle montagne dal Ponte Vecchio (XV secolo).
A questo segue un itinerario Liberty, che porta ad ammirare quei palazzi particolari che spezzano la tranquilla “monotonia” di un paesino di montagna. Il Grand Hotel, il Casinò, esempio unico della maestosità del Liberty Italiano, che oggi è stato trasformato in un centro espositivo e culturale, e gli stabilimenti delle vecchie terme. Tra una passeggiata e l’altra ci si può rilassare prendendo un aperitivo sotto il loggiato Colledoni, oppure godendosi il sole ai Giardini Pubblici affacciati sulle rapide del Brembo.
L’emozione della funicolare
Un itinerario particolare da fare assolutamente a San Pellegrino è salire alla contrada della Vetta con la funicolare. La Vetta nacque a inizio Novecento come quartiere residenziale elegante per gli ospiti ricchi delle terme. Le ville ottocentesche sono visibili ancora oggi, molte restaurate e restituite all’antica bellezza. Dato che si trova a 650 metri di altezza, da questo colle si gode anche un bel panorama della valle e del paese.
Per raggiungere la Vetta, si può usare di nuovo la funicolare, recuperata dopo un lungo restauro e oggi protagonista di un viaggio emozionante “indietro nel tempo”. E una volta in cima, oltre ai panorami e alle architetture Liberty della zona potrete anche visitare le Grotte del Sogno. Si tratta di ampie cave naturali, dentro le quali il lento gocciolio dell’acqua ha plasmato forme affascinanti e misteriose che oggi si possono visitare.
Durante un week end o una vacanza a San pellegrino è possibile visitare la bella città di Bergamo, che dista solo 25 km dalla città termale.
Come arrivare e dove alloggiare a San Pellegrino
In macchina, si arriva a San Pellegrino percorrendo l’autostrada A4 con uscita a Dalmine. Da qui si prosegue sulle strade regionali seguendo le indicazioni per Villa d’Almé e San Pellegrino. Chi viaggia in treno o in aereo deve tenere come punto di riferimento Bergamo, sia per la stazione ferroviaria che per l’aeroporto. Entrambi sono ben collegati con la Val Brembana tramite i bus regionali.
Gli alloggi a San Pellegrino Terme sono molti e di diversa tipologia.
Naturalmente chi può farlo dovrebbe alloggiare presso l’hotel dello stabilimento termale il QC Room un lifestyle hotel per chi ama il design ed il benessere.