Viaggio a Sedona negli Stati Uniti: la città degli sciamani

Nel cuore degli Stati Uniti sorge lo “stato rosso” dell’Arizona. E nel cuore più profondo dell’Arizona, a 1500 metri d’altezza tra le rocce antiche di un canyon, sorge una cittadina di soli 10.000 abitanti: Sedona. Perché dovreste includerla in un itinerario americano, sacrificando magari mezza giornata di escursione nel vicino Grand Canyon? Perché Sedona è uno dei pochi luoghi in America in cui potreste vedere ancora in azione un vero sciamano!

Abitata fin dalla preistoria, come mostrano i disegni rupestri trovati nelle grotte intorno al centro cittadino, Sedona fu colonizzata nel tempo da popolazioni provenienti dall’attuale Messico. Prima la tribù dei Sinagua (650 dopo Cristo), quindi gli Yavapai e molto più tardi, nel XV secolo, i primi coloni del grande popolo Apache. Alcuni discendenti degli Apache sono tornati oggi a vivere a Sedona dopo che la tribù fu esiliata nelle Riserve dal Governo americano, nel 1870. E hanno portato con sé, ben viva nel DNA, l’arte dello Sciamanesimo.

Il nome di una donna coraggiosa

La cittadina di Sedona deve il suo nome alla signora Sedona Schnebly. Giovane e colta ragazza originaria del Missouri, sposò un imprenditore deciso a cercare un futuro nel West. Il cognato era già partito per l’Arizona e, avendo un appoggio sul posto, Tom Schnebly mandò in avanscoperta la giovane moglie con i due bambini. Sedona affrontò da sola il viaggio verso ovest, trovando ospitalità nel paese di Jerome dove la raggiunse il marito poco dopo.

Insieme aprirono una pensione e davano vitto e alloggio ai tanti pionieri e cercatori d’oro che arrivavano in zona. Quando la pensione era piena, Sedona e il marito non si scoraggiavano: montavano tende tutto intorno e la gente trovava comunque riparo. Proprio da questo “campo improvvisato” nel tempo nacque la attuale città. Non si  poteva che onorare questa intraprendente pioniera rendendo immortale il suo nome.

I Vortici di Sedona e gli sciamani

Forse non lo sapete, ma sciamani si nasce … non si diventa! I grandi stregoni delle culture americane sono uomini e donne che hanno ricevuto un dono particolare. Il dono di sentire nell’aria i cambiamenti di un ambiente o di un altro essere umano. Possono avere questo dono da sempre, perché trasmesso da antenati sciamani, o possono averlo scoperto dopo un sogno particolare o dopo un’esperienza di “premorte”.

Nel Nord America, gli sciamani hanno le loro visioni osservando fenomeni naturali come i fulmini globulari oppure sognando i vortici di energia. Questi vortici sono  luoghi particolari in cui la potenza viva della Terra è talmente forte da uscire in superficie. Una sorta di terremoto virtuale, che può sentire solo lo stregone e che lo aiuta a fare le sue previsioni. A Sedona, a quanto pare, i vortici energetici sono numerosi ed ecco perché sciamani e guaritori di tutto il mondo si ritrovano volentieri in questa cittadina. Molti tra loro sono di origine indiana, o “nativa americana” come si dice oggi, ma sono sempre più anche i bianchi occidentali.

Poteri magici o poteri della natura?

“Chi viene a Sedona, cambia la propria vita”, così dicono gli abitanti e i turisti che hanno fatto l’esperienza. Che sia merito dei famosi “vortici”, o dell’azione un po’ ipnotica degli sciamani, o soltanto un effetto della strabiliante natura che circonda questa cittadina, chi arriva con pensieri o problemi ritorna a casa guarito. Nell’anima prima che nel corpo.

In effetti, gli sciamani indiani e i guaritori occidentali che da loro hanno appreso l’arte, quando tengono le loro sedute energetiche portano le persone nei punti esatti in cui sentono i vortici. Nessuno ha mai visto davvero un vortice energetico, ma tutti hanno ammirato senza parole i panorami mozzafiato davanti ai quali si medita e si canta. E un paesaggio meraviglioso può agire sull’anima esattamente come una magia, liberandola dai pensieri cupi e aprendola alla fiducia per il futuro. Forse l’incanto di Sedona, in realtà, è tutto qua.

Informazioni utili per venire a Sedona

Quando andare: il periodo migliore, a livello climatico, è sicuramente la primavera oppure l’autunno. In queste stagioni il vicino deserto brucia di meno e le temperature sono gradevoli. Non afose e nemmeno fredde, nonostante l’altitudine considerevole.

Come arrivare: potete scegliere di atterrare o a Phoenix, la capitale dell’Arizona, oppure a Los Angeles, che però è più lontana. Da Phoenix poi si prende la highway I-17 verso nord, direzione Flagstaff, uscendo all’Uscita 298. Si prosegue sulle strade SR 179 e SR 89A verso Sedona. Da Los Angeles, prendete l’autostrada Santa Ana, quindi la I-10 verso San Bernardino, proseguite fino ad arrivare in Arizona. Qui lasciate la I-10 per la I17 verso nord (Flagstaff) e quindi le SR 179 e 89A.

Cosa vedere: per prima cosa dovrete ammirare le Gallerie d’Arte e i negozi degli sciamani, ricchi di oggettistica indiana e di eventi di magia che incuriosiscono. Ma i paesaggi naturali sono la vera attrattiva del posto: il Verde River, ad esempio, o i belvedere panoramici di Red Rock, Sycomore Canyon e Desert Canyon. Il ben più famoso Grand Canyon dista da Sedona soltanto due ore d’autostrada ed è facilmente raggiungibile anche grazie ai locali tour guidati.

 

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