Esiste un comune, in provincia di Imperia, nella Liguria più estrema che quasi confina con la Francia, dove il tempo pare si sia fermato a una data non meglio precisata del Medioevo. Il comune di Seborga, in realtà, è un “principato”. Lo è mentalmente, più che amministrativamente. Infatti pare il titolo di principato non sia mai stato confermato del tutto. E comunque è decaduto nel 1729, quando l’abbazia di Lerino – allora proprietaria del feudo – lo vendette ai Savoia. Ma per gli abitanti attuali quello status non è mai stato cancellato e tutto, nel paese, ricorda quel nome e quegli eventi.
Storia controversa del Principato di Seborga
Nei libri di storia il Principato di Seborga non esiste. O meglio, sebbene sia citato dal X secolo in poi con tanto di nomi e titoli dei regnanti, non ci sono prove che questi siano davvero stati tali. Vengono citati, tra l’altro, nomi di sovrani della corona di Spagna che avrebbero convalidato i titoli ma che … non si ritrovano nelle cronache di quel regno!
Di certo si sa che questo feudo appartenne ai monaci dell’abbazia provenzale di Lerino, i quali dovettero contenderlo ai conti di Ventimiglia. Proprio i monaci di Lerino, autoproclamatisi principi per volere papale, imposero questo titolo alla località. Il loro legame con i Cavalieri Templari diede loro un notevole potere per secoli. Solo nel 1729 furono costretti a vendere Seborga al Regno di Savoia. Nel 1788 l’Abbazia – nel frattempo passata alla Francia – venne chiusa definitivamente.
Tuttavia, una dimenticanza nei documenti che decretavano la cancellazione del principato venne evidenziata molto più tardi, nel XIX secolo. Al momento di passare a far parte del Regno di Sardegna nel 1815, infatti, Seborga risultava ancora “principato indipendente“ e dunque non poteva essere annesso. Gli abitanti allora elessero un proprio “principe” e da allora quel titolo si tramanda. Nonostante nel frattempo Seborga sia entrato come libero comune nello stato italiano, fino al 2019 le elezioni dei “principi” si sono succedute come se nulla fosse mai cambiato!
Il principato legato ai Cavalieri Templari
Principato o comune che sia, Seborga è sicuramente legato alle storie affascinanti e misteriose dei Cavalieri Templari. Pare che proprio nella chiesa oggi dedicata a San Bernardo Clairvaux il Santo in persona, nel 1117, ordinò i primi nove cavalieri. Dieci anni dopo, aumentati di numero, i cavalieri tornarono a Seborga dove incontrarono il fondatore dell’ordine dei Cavalieri di Malta. Sempre a Seborga fu eletto il primo Gran Maestro, Hugues de Pain, e qui egli giurò di mantenere il “Gran Segreto”, il più grande mistero della storia di questi cavalieri.
Questo segreto misterioso che ancora oggi, nel XXI secolo, nessuno è riuscito a scoprire pare sia custodito dagli stessi abitanti del paese. Si dice che venga tramandato, non soltanto dai “principi” ma da tutti e che nessuno al di fuori di queste “mura” ne potrà mai essere a conoscenza. Illustri storici hanno condotto anche studi universitari su questo mistero, ma mai nulla è venuto allo scoperto. Come dice il suo nome antico – Castrum de Sepulchro, il castello del sepolcro – Seborga è come una tomba che trattiene per sempre quel che non vuol far conoscere al mondo.
Cosa vedere a Seborga oggi
Nonostante oggi Seborga sia un regolare comune italiano, con il suo sindaco e l’obbligo di fedeltà alla Repubblica (ma non ditelo ad alta voce davanti ai suoi abitanti!), arrivando in paese vi dimenticherete della modernità. Fin dal cartello di benvenuto, verrete accolti nel “Principato di Seborga”. Vedrete le “guardie del Principe” in perfetta uniforme e vi capiterà di incontrare per strada l’attuale “regnante”, per la prima volta una donna. Nel 2019, infatti, la principessa Nina Menegatto ha sostituito l’ex marito, il Principe Marcello I, alla guida del feudo!
Tra un ossequio alla sovrana e un gesto di obbedienza alle guardie, i turisti saranno comunque liberi di esplorare il borgo. Potranno ammirare la bellissima chiesa di San Martino, edificio settecentesco dalla facciata barocca recentemente restaurata; dentro è abbellito da notevoli quadri del XVII e XVIII secolo mentre alcuni affreschi sono stati aggiunti nel 1928.
La chiesa più importante del paese è però San Bernardo, dedicata a Bernardo Clairvaux e risalente al XIV secolo. Lo stile semplice esterno contrasta con gli interni ricchi di decorazioni barocche. Qui vengono incoronati ancora oggi i principi. Sul sagrato della chiesa sono ben evidenti gli stemmi dei Templari. Tra gli edifici civili spicca sicuramente il cinquecentesco Palazzo dei Monaci, che chiude un lato del sagrato di San Martino. Inizialmente fu residenza dei principi-abati, poi divenne zecca del principato (XVII secolo) e infine Municipio. Ma di recente è divenuto residenza privata.
Altri monumenti importanti di Seborga sono: le tre porte medievali, oggi inglobate nell’abitato come semplici “archi” (della porta nord rimangono solo i grandi cardini); la Vecchia Prigione; la Galleria del Battesimo dei Tempari, un tunnel di roccia scavato sotto quello che oggi è un agriturismo – azienda Monaci Templari – e che conduce a una fonte sotterranea di acqua freschissima.
Qual è la moneta del Principato di Seborga
Seborga ha anche una propria moneta, che si chiama Luigino, ed è molto interessante per i collezionisti. Si chiama così perchè Seborga emise per la prima volta una propria moneta nell’anno 1666, ai tempi in cui in Francia la moneta corrente era il louis.
Quando andare a Seborga
Se volete visitare Seborga e viverla nel suo momento di massimo splendore, allora andateci per il 20 agosto. In quella data potrete partecipare ai festeggiamenti del Santo Patrono, San Bernardo. Per l’occasione la Principessa e i cavalieri sfilano in alta uniforme creando un’’atmosfera ricca di storia. Il centro dei festeggiamenti religiosi è la Cappella di San Bernardo il vecchio, che si trova all’inizio del paese.
Informazioni pratiche per chi visita Seborga
Per raggiungere il comune e principato di Seborga dovrete pagare un meraviglioso dazio, quello dei panorami. Impossibile non godere di vedute uniche, mentre raggiungete il paese che dall’alto dei suoi 500 metri, con le Alpi alle spalle, domina la costa ligure e parte della Costa Azzurra francese.
Si arriva facilmente in auto, percorrendo l’autostrada A10 da Genova, uscita Bordighera, proseguendo poi su SP57 per Sasso di Bordighera e Seborga. L’aeroporto di riferimento è quello di Genova.
A Seborga potete alloggiare presso l’agriturismo Monaci Templari, per andare alla scoperta del ” tunnel del battesimo” dei cavalieri, oppure al B&B Antico Castello, o ancora agriturismo Porta del Sole, Rifugio di Artemide, B&B L’Intrigante, B&B Antica Casa in Pietra.
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Per le foto dell’articolo ringraziamo di cuore Ralf Lienert e il Principato di Seborga, in particolare nella persona di Luca Pagani – consigliere della Corona per gli Affari Esteri.