Circa venti ore di volo e 12 ore di differenza ci separano da quello che somiglia di più alla nostra idea di paradiso: Tahiti. Siamo in Polinesia Francese, dove tra l’oceano Pacifico meridionale sono disseminate 118 isole e atolli, sviluppandosi su cinque grandi arcipelaghi: Bora Bora, Moorea, Huahine, Taha'a, Raiatea, Manihi, Tikehau, Rangiroa, Fakarava, le Isole Marchesi e altre.
Destinazione spesso “relegata” al concetto classico di viaggio di nozze, tra resort immersi in acque blu e paesaggi da Eden incontaminato,Tahiti e le isole attorno sono anche la storia di una cultura pacifica, di un popolo cortese, altrettanto affascinanti come il paesaggio da cartolina in cui vivono. C’è una cultura tutta da vivere tra questi microcosmi, che possono essere vissuti attraverso molteplici esperienze, anche in un viaggio tra amiche. Vediamone alcune.
Sentirsi bellissima
Qui il blu qui ha decine di declinazioni diverse e tutto sembra bellissimo. Una sensazione contagiosa: ci si sente subito splendide con un fiore di Tiaré tra i capelli e un pareo artigianale alla vita. Oppure indossando le hei, le classiche corone di fiori in testa: non sono solo appannaggio dei turisti, ma sono molto amate (e indossate) anche dalle donne locali. Spesso vengono organizzati corsi per imparare a intrecciarle, o per apprendere le danze locali. Qui la vita scorre lenta, scandita al ritmo di “Ia Orana”, il saluto locale, simile al nostro “Buongiorno”. La giornata segue i ritmi della natura, e la sensazione è proprio quella di essere ai confini del mondo, e di starci bene.
Al mercato di Papeete tra shopping e tattoo
Cominciamo l’itinerario da Papeete, la capitale. Qui c’è il famoso Marché, il mercato locale, un must da visitare, esteso su 7000 metri quadri e pieno di colori e mercanzia. E’ un po’ turistico, ma vale la pena fare un giro, anche perché le occasioni di acquisto non sono molte nell’arcipelago. Tra bancarelle ed esposizioni varie, dove non mancano le collane di fiori e i coloratissimi pareo, la vera attrazione è al piano superiore del mercato: qui si trovano gli artigiani. Esperti di ogni tipo, dove spicca una categoria tipica dell’isola: i tatuatori. Il tatuaggio qui è una tradizione locale, segue un codice simbolico particolare. Qui c’è anche lo studio di tattoo più noto del paese, Salomon Brothers.
Non “solo” mare: trekking ed eventi
Nei dintorni di Papeete partono delle visite guidate ed escursioni in 4×4 per esplorare l’interno dell’isola, che conserva le tradizioni più autentiche.Di recente parchi e giardini botanici stanno fiorendo in ogni isola: permettono al visitatore di passare qualche ora in mezzo a flora e fauna dalle caratteristiche uniche, piante endemiche. Da non perdere il calendario degli eventi: la cultura locale si sta risvegliando, sia nel valorizzare le antiche tradizioni sia offrendo nuove proposte di moda, design, arte, e i festival dedicati sono diversi.
Street food polinesiano
Pesce crudo, lime, latte di cocco, vaniglia, frutti tropicali: sono la base della “piramide alimentare” polinesiana, che potete gustare in un’atmosfera particolare presso Les Roulottes di Papeete, i food truck che servono cibo fresco e di qualità, servito su tavolini all’aperto, frequentati sia da residenti che turisti. Il piatto più famoso è il poisson cru (pesce crudo alla tahitiana), con tonno rosso, cetriolo, lime, cipolla, prezzemolo, sale e pepe. Chi ama la carne può optare per il ma’a Tahiti, piatto tradizionale con taro, uru, pesce, carne di maiale e verdure. La cucina tahitiana mescola contaminazioni francesi, cinesi e polinesiane, a ingredienti e cotture del Pacifico. Uno di questi è l’hima’a (forno interrato), una buca scavata nel terreno dove si cuociono gli alimenti sulla brace, separata da pietre e foglie di banano.
Tesori e cultura
A Huahine, tra lagune turchesi e spiagge simili all’Eden, ci sono templi restaurati e testimonianze dell’antica cultura dell’isola. Qui avviene ogni anno a ottobre l'Hawaiki Nui Va'a, la più grande gara di canoa polinesiana del mondo. Raiatea è conosciuta invece come "l'isola sacra", la più venerata del Pacifico Meridionale. Sulle pendici del monte Temehani, sboccia il raro Tiare Apetahi, un fiore che cresce solo qui. Taha’a è invece nota come "l'isola della vaniglia", con numerose piantagioni (se cercate un souvenir, le stecche di vaniglia sono un’opzione da considerare). Manihi è l’isola delle perle, famosa per l’antica coltivazione delle perle nere, che non si trovano al di fuori dell’arcipelago. Fakarava, il secondo più grande atollo dell’arcipelago dopo Rangiroa, è soprannominata "l’isola da sogno" ed è riserva Unesco. Isole Marchesi: qui potete sperimentare diverse autentiche esperienze tahitiane in un paesaggio lussureggiante. Non a caso qui lo scrittore Herman Melville decise di abbandonare la nave e Paul Gauguin scelse di trascorrere i suoi ultimi anni. Hiva Oa è l’isola che custodisce le spoglia (e il ricordo) di Gauguin e Jacques Brel, con due centri culturali in memoria.
Testi | Alessandra Favaro
Fonte fotografica | Tahiti Tourisme
Fonte | www.tahiti-tourisme.it