Già sede della prestigiosa Universitas Patavina dove studiò anche Galileo, fondatore della scienza moderna, Padova è una città del Veneto che presenta un lato affascinante e misterioso, dove aleggiano fantasmi, leggende e miti di epoca medievale. Un aspetto sorprendente per una città che identifica la ragione e lo spirito critico, ma che rivela anche un profondo legame con la tradizione.
Tra i più comuni detti popolari viene citato quello che definisce “Padova la città dei 3 senza”, cioè la Basilica del Santo (senza il nome Antonio), il Prato della Valle (una piazza senza prato), il Caffè Pedrocchi (in origine senza porte), aperto a tutti e a tutte le ore.
Curiosità e interpretazioni simboliche presenti in alcuni edifici del centro storico rivelano un’aspetto inedito e originale di Padova.
Il Palazzo della Ragione, imponente edificio ricco di splendidi affreschi a tema astrologico, offre un’interessante chiave di lettura delle allegorie delle Arti e dei Mestieri, mentre la Torre dell’Orologio, in Piazza dei Signori, presenta un magico quadrante (1344) realizzato da Jacopo Dondi.
L’orologio astrale è composto di 11 segni zodiacali; manca la Bilancia, sostituita dalle chele dello scorpione, fatto curioso variamente interpretato. La spiegazione più comune è quella secondo la quale l’artista non sarebbe stato pagato adeguatamente, come pattuito, e avrebbe quindi eliminato il segno della Bilancia, simbolo di giustizia o, secondo altri, segno zodiacale del committente.
Non esiste, comunque, alcun documento che avvalori una simile tesi. Sembra invece che la Bilancia sia stata tolta in occasione di una modifica al meccanismo dell’orologio da un certo abate, erroneamente convinto che l’astronomia egizia si basasse su undici simboli zodiacali.
A poca distanza si trova il Caffè Pedrocchi storico caffè patavino di grande fama e prestigio, frequentato nell’Ottocento da artisti e letterati. Nato come bottega del caffè (1772) venne successivamente ampliato da Antonio Pedrocchi (1800) e fu proprio durante gli scavi che emersero numerosi reperti: un capitello, tronchi di colonne, pezzi di architrave e molto altro, attestando la presenza di un tempio pagano.
Di certo, una sosta al Caffè Pedrocchi è un’esperienza unica, ammirando le sale decorate e rivivendo l’elegante atmosfera della Belle Epoque italiana.
Leggermente defilato, il Castello Carrarese sorge “sull’area che un tempo ospitava il castello fatto costruire da Ezzelino III da Romano, tiranno della città dal 1237 al 1256, come perno difensivo”. Delle due torri originari resta la Specola, oggi sede dell’Osservatorio Astronomico, mentre la torre preesistente chiamata Torlonga veniva usata come prigione.
Qui si dice vi sia “il fantasma di una delle vittime di Ezzelino III da Romano”, un guerriero valoroso chiamato Sarpendone, che fu sedotto da Selvaggia, moglie di Ezzelino. Scoperta la tresca, il tiranno lo fece mutilare e imprigionare nella Torlonga fino alla morte. Secondo la leggenda, inoltre, nella notte del 23 giugno, festa di San Giovanni (giorno dedicato alle streghe) si verificherebbero altri strani fenomeni, come lamenti e urla; qualcuno azzarda anche di vedere un lumicino sulla sommità della torre, che poi finisce nell’acqua del canale sottostante.
Dove mangiare a Padova
Padova, tuttavia, incarna anche una dimensione moderna e vivace: belle piazze, vie dello shopping, negozi eleganti, locali raffinati, senza contare gallerie, musei e teatri.
Tra i locali di charme spicca il Ristorante Belle Parti, ideale per una cena romantica. L’ambiente ovattato e il servizio impeccabile sono il complemento perfetto di una cucina che punta su abbinamenti insoliti e prelibati.
Eleganza e stile caratterizzano il Ristorante Ai Navigli che propone specialità di pesce, menù con ingredienti di altissima qualità, prodotti DOP e stagionali, poiché “appagare il palato e gli occhi” significa appagare anche la mente.
Dove alloggiare a Padova
Situato a 3 km della Cappella degli Scrovegni, Il Cantelino è un Relais in una villa signorile, dall’atmosfera classica, con eleganti camere e servizio impeccabile.
A pochi passi da Zona Industriale e Fiera di Padova, l’AC Hotel by Marriott Padova offre 98 confortevoli camere, palestra e ristorante.
Infine, per chi vuole rilassarsi, appena fuori Padova c’è il Golf Club della Montecchia, con un percorso sviluppato su 27 buche ad elevato contenuto tecnico.
Come raggiungere Padova in auto
Per chi percorre l’autostrada A4 Torino-Trieste, l’uscita consigliata è Padova Est, sia che si provenga da Milano che da Venezia; da qui si prosegue seguendo le indicazioni per il centro.
Per chi arriva dall’autostrada A13 Bologna-Padova l’uscita consigliata è Padova Sud, seguire poi le indicazioni per il centro.