Il terzo fine settimana di maggio, nella splendida cornice barocca di Noto – provincia di Siracusa, in Sicilia – si svolge da anni una manifestazione che attira turisti da ogni parte del mondo: l’Infiorata. Se non l’avete ancora vista, andate ad ammirarla perché lascia sensazioni uniche e ricordi indelebili. Eppure non si tratta di una tradizione antica, come questa città settecentesca potrebbe far pensare.
L’Infiorata di Noto si svolge regolarmente soltanto dal 1981, anno in cui la città celebrò un gemellaggio con Genzano di Roma. In realtà, infatti, l’usanza delle “infiorate” è tipica del Lazio e del centro Italia, dato che furono inventate nel XVII secolo dal Vaticano. Riadattata allo scenario siciliano e alle sue caratteristiche, però, questa Infiorata ha avuto un successo strepitoso. Provate a scoprirla o a riscoprirla nell’ambito di un itinerario barocco.
Da San Francesco al Municipio
Il vostro itinerario partirà sicuramente dalla chiesa di San Francesco, all’ingresso del centro storico di Noto, sul corso Vittorio Emanuele: la settecentesca facciata barocca nasconde un’unica navata ricca di decorazioni pittoriche e monumenti funebri.
Proprio accanto sorge Santa Chiara. Progettata dallo stesso architetto che costruì il duomo di Ragusa Ibla, Rosario Gagliardi, fu edificata in vent’anni nella seconda metà del XVIII secolo. Lo stile barocco si vede nella facciata il cui portone principale è oggi inutilizzabile perché notevolmente rialzato rispetto al piano stradale e usato quindi come balcone.
Subito dopo vi ritroverete in una piazzetta su cui si affaccia il prospetto della basilica del Santissimo Salvatore, che è stata da poco riaperta al pubblico, ed è possibile salire fino al balcone del primo piano coperto da una elegante “gelosia” barocca. Proseguendo lungo il corso principale ecco l’ampia scalinata della cattedrale di San Nicola.
Questa chiesa fu ricostruita più volte: dopo il terremoto del 1693 (i lavori durarono quasi dieci anni), dopo i danni della II Guerra Mondiale e dopo il crollo della cupola a causa di infiltrazioni d’acqua nel 1996. Oggi si può ancora ammirare nella struttura barocca degli inizi del Settecento, con i due campanili laterali e la facciata decorata da colonne e lesene. L’interno ormai è stato decorato con affreschi e quadri di artisti contemporanei.
Di fronte alla cattedrale sorge Palazzo Ducezio, il Municipio di Noto. La sua facciata convessa, abbellita dalla loggia del pianterreno e dalle terrazze del primo piano, completa lo spettacolo barocco della piazza principale.
Via Nicolaci e l’Infiorata
Passando oltre la piazzetta col Monumento ai Caduti e risalendo dal Largo Landolina inizia la salita di via Corrado Nicolaci. Sul lato sinistro della strada sorge il palazzo appartenuto alla famiglia Nicolaci, di cui sicuramente riconoscerete gli splendidi basamenti dei balconi, ricchi di maschere barocche. Lungo questa via viene montata l’Infiorata.
I disegni preparatori vengono riprodotti direttamente sull’asfalto e quindi ricoperti dalle composizioni di foglie, piante e fiori. Grazie all’abilità dei maestri fioristi prendono forma dei veri e propri arazzi fatti di petali colorati, con riproduzioni di scene barocche ma anche di forme umane e simboli legati alla primavera. Il pubblico deve ammirare l’opera camminando lungo un solo lato della strada fino in cima alla salita e discendendo ordinatamente dal marciapiede opposto.
Da San Carlo al Teatro Comunale
San Carlo al Corso è una chiesa settecentesca situata quasi all’imbocco di via Nicolaci. L’interno è visitabile così come le terrazze dalle quali si può ammirare il tramonto che tinge di rosso i monumenti di Noto. Proseguendo lungo la via principale si incontra la chiesa di San Domenico, annessa al convento oggi usato come scuola.
Bellissima costruzione dalla facciata barocca convessa, di notte viene illuminata con tinte dorate che la rendono quasi un gioiello. Di fronte alla chiesa troverete il delizioso Teatro Comunale Tina Di Lorenzo. Edificato nel XIX secolo, rimasto pressoché intatto da allora, viene definito “la Scala di Milano in miniatura”.
Informazioni utili
Arrivare a Noto in aereo: atterrate a “Fontanarossa” di Catania e raggiungete Noto con i collegamenti forniti da diverse linee di autobus regionali. Potete naturalmente affittare una macchina e muovervi autonomamente.
Arrivare a Noto in macchina: da Catania, percorrete l’autostrada Catania-Siracusa fino a Cassibile e quindi la Siracusa-Gela, con uscita Noto. Da Messina, seguite la A18 Messina-Catania per poi immettervi dalla tangenziale sulla Catania-Siracusa e quindi, da Cassibile, sull’autostrada per Gela.