Visitare Bardonecchia in Piemonte, il comune più ad Ovest d’Italia

E’ il comune più ad ovest d’Italia, Bardonecchia, in Piemonte. Il suo nome è romantico e richiama le antichissime origini longobarde – Bardenisk, cioè città barda o cima boscosa – ma la sua storia è farcita di dominazioni importanti, una su tutte quella degli arabi Saraceni, che si ricollega ad una leggenda misteriosa su un lago che oggi non esisterebbe più. Ma Bardonecchia è soprattutto una meravigliosa realtà turistica, specialmente per chi ama gli sport invernali e viene volentieri a sciare su queste piste organizzate e attrezzatissime. Andiamo a scoprire insieme quale itinerario seguire per apprezzare questo paese e i suoi dintorni.

Itinerario delle Quattro Valli

Bardonecchia si trova al centro di una enorme conca suddivisa in quattro valli. Tutto intorno si elevano alcune delle cime più belle delle nostre Alpi, come Monte Colomion, Monte Jafferau, Pierre Meneue, Monte Thabor, Punta Nera, Punta Frejus. Ciascuna vallata ha una sua caratteristica particolare, sebbene tutte siano accomunate dalla bellezza dei prati e delle discese alpine che, in inverno con la neve, ospitano alcune piste da sci tra le più rinomate: le piste del Colomion e del Jafferau.

Valle Stretta è la conca che segue il corso del fiume omonimo, affluente della Dora di Bardonecchia, costeggiando il confine con la Francia: qui si trovano due begli specchi d’acqua, il bacino dell’Enel, creato da un parziale sbarramento del Rio Valle Stretta e lo spettacolare Lago Verde che esprime tutte le tonalità di questo colore grazie a diversi tipi di vegetazione subacquea. Valle della Rho è la valle che segue il corso del fiume Rho e che si apre alla base del monte omonimo, sul quale potrete ammirare pascoli quasi incontaminati e la vecchia Caserma Pian dei Morti (1937).

Valle del Frejus, detta anche “vallone”, è forse la più arida e selvaggia delle quattro; si apre ai piedi del monte Punta Frejus e di tanto in tanto si trovano, per i prati, i sistemi di areazione che servono il ben noto traforo autostradale; oltre a ciò, a parte qualche laghetto di montagna, la valle è disseminata di resti militari, come caserme o rifugi o campi. Valle Rochemolles è una valle ricca di boschi e di panorami stupendi, ma purtroppo anche soggetta a molte frane come ricorda il suo nome (rocce molli); qui potrete ammirare il grande invaso della Diga Rochemolles, la chiesina trecentesca di San Pietro e per chi ama camminare anche il ghiacciaio Sommelliers.

Alla scoperta di Bardonecchia

Sebbene sia stata un centro viario importante già dai tempi dei Celti, dei Romani e dei Longobardi, e durante la dominazione degli Arabi risaliti fin qui dalle coste francesi, Bardonecchia dopo il medioevo perse un po’ della spinta che l’aveva resa un luogo importante. Fu con l’apertura del traforo del Frejus (1857-1871) che tornò al centro dell’attenzione nazionale e mondiale. Oggi gli appassionati di sci la conoscono molto bene, anche perché qui si sono tenute le Olimpiadi Invernali nel 2006, ma non si viene qui soltanto per scivolare sui fianchi delle montagne innevate.

Bardonecchia offre anche un centro storico delizioso, con alcuni monumenti interessanti: il Palazzo delle Feste che ospita un centro congressi e fu costruito nel 1910; le sculture di legno sparse per la città – specialmente sulle facciate di palazzi e chiese – e per i suoi dintorni, come quelle reduci dal concorso Sculture nelle Alpi organizzato a inizio anni Ottanta; i musei etnografico, di arte religiosa, civico e militare; le chiese, quasi tutte seicentesche, come Madonna del Carmine, Sant’Antonio Abate, San Lorenzo, Notre Dame du Coignet. Tra gli edifici religiosi merita particolare attenzione Sant’Ippolito, che conserva ancora l’antico campanile del XIV secolo e soprattutto è legata a una leggenda che vi racconteremo più avanti.

Non mancate di visitare Castello Bramafam, una delle più belle fortificazioni alpine e Torre d’Amoun. Bramafam è un vero e proprio forte militare, costruito alla fine del XIX secolo e costituito da un “avanforte” e dal castello vero e proprio su più livelli, a 1447 metri di altezza. Fu usato come prigione durante la I Guerra Mondiale e oggi ospita una serie di collezioni di oggetti e reperti di guerra costituendo un museo militare di rilievo. Torre d’Amoun è l’unica costruzione rimasta di un castello, o di una fortificazione, più antichi del Bramafam. Gli scavi tutto intorno stanno portando alla luce elementi che confermano questa ipotesi e difatti si parla di Parco Archeologico Torre d’Amoun.

A Bardonecchia potete prenotare tre escursioni: il Sentiero Olimpico alla scoperta di strutture, piste e località che hanno visto le vittorie e le sconfitte degli atleti della neve; Sentiero del Borgo, che attraversa uno dei quartieri più vecchi e romantici del paese, visitando frantoi, forge, piazzette e stradine, case signorili e cappelle; Sentiero delle Borgate è più duro, e molto più lungo, infatti corre su 60 km tutto intorno alle valli e ai paesini che le costellano.

La leggenda del Lago Che Non C’è

Non si sa se sia leggenda o storia, forse entrambe. Fatto sta che pare che un tempo, al posto della grande conca di Bardonecchia, vi fosse un grande lago. Durante l’occupazione Saracena, tra il IX e il X secolo, i conquistatori arabi decisero di svuotare il bacino e riuscirono a farlo – non si sa con quali mezzi – aprendo una breccia sulla parete rocciosa proprio dove oggi sorge località Roccatagliata. L’acqua sarebbe così defluita di fatto svuotando la conca e prosciugandola del tutto. La presenza della chiesa di Sant’Ippolito, conosciuta anche come Santa Maria Al Lago, confermerebbe questa storia. Per chi invece non ama i racconti fiabeschi, è possibile che il “lago” si sia prosciugato naturalmente oppure a causa di un crollo che ha aperto un varco alle acque in modo decisamente più… scientifico!

Informazioni utili

Per arrivare a Bardonecchia: l’aeroporto più vicino è quello di Torino, da cui poi partono le navette della linea Cavourese per Bardonecchia. In treno potete usufruire delle linee ferroviarie che collegano la stazione del paese con Torino, Milano ma anche Parigi. Se venite in macchina, invece: autostrada A4 e poi A32 arrivando da Milano; autostrada A32 da Torino e poi le Statali 24 e 335; autostrada A43 dalla Francia.
Il forte-museo Castello Bramafam: apre prevalentemente sabato e domenica – in agosto anche tutti i giorni – dalle 10 alle 17. Per entrare si paga 8 Euro, ridotto 6 Euro, per gruppi e visite guidate è gradita la prenotazione consultando prima i contatti sul sito.

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