Visitare Traù – Trogir, città dell’UNESCO in Croazia

Per chi si trova in vacanza in Croazia, questa è una delle città da vedere assolutamente. Perchè ha una bellissima spiaggia ma l’antica città è anche un piccolo gioiellino, un concentrato di storia ed arte. Sono bellissime le “pietre” di Traù, in Dalmazia. Misteriose e belle come questa città, che sembra essersi fermata tra il tempo e il mare, un po’ Venezia e un po’ fortezza medievale. La sua storia nasce millenni prima dell’arrivo dei Greci, su una delle isolette che oggi forma il suo centro storico. Pare fosse un’isola abitata da molte capre, da cui il nome (dal greco, Tragurion: caprone) divenuto in croato Tragur e poi Trogir. In italiano si chiama ancora Traù, come usavano indicarla i veneziani che la dominarono dal 1420 fin quasi al XIX secolo, oltre trecento anni di meraviglia e gloria che hanno lasciato un marchio sulla cittadina tutt’oggi. Il turismo qui è un’avventura fatta non solo di mare e bellissime spiagge, ma anche di storia, arte e antichi misteri che aleggiano tutto intorno ai principali monumenti.

Traù, patrimonio UNESCO dal 1977

La storia di Traù-Trogir è complessa ed articolata. Diverse volte distrutta, strappata a una nazione per essere annessa ad un’altra, ha conosciuto solo due lunghi punti fermi nel suo passato: il periodo del primo Medioevo, quando fu una importante diocesi, e i tre secoli di dominio veneziano.

Tra il IX e il XIII secolo, Traù divenne una grande diocesi dell’impero Bizantino, talmente importante da finire nelle mire di molti. La conquistò il re di Ungheria nel 1107, la vollero i Saraceni nel 1123 e non potendo conquistarla la devastarono. Durante la ricostruzione, durata un secolo, gli abitanti di Traù strinsero alleanza con la Repubblica di Venezia. Fu in questo periodo che ebbero contatti anche con i Cavalieri Templari, i cui simboli e misteriosi racconti si ritrovano oggi in molti luoghi della città.

Venezia entrò pian piano nel territorio di Traù fino a renderla un proprio possedimento, evento che portò ricchezza e stabilità dal XIV secolo fino alla vigilia dell’Ottocento. Dopo le guerre mondiali, la fugace annessione all’Italia negli anni Quaranta, il periodo oppressivo con la Jugoslavia, dal 1991 la città fa parte della Croazia. La sua bellezza però era stata riconosciuta già da tempo: l’UNESCO la dichiarò patrimonio dell’umanità nel 1977, in pieno regime comunista. Ciò che rende Traù così preziosa è il suo centro storico di straordinaria bellezza con il paesaggio che la circonda che ne fa una meta turistica unica.

La Traù dei misteri

Se si guardano i monumenti di Traù-Trogir si vedranno delle bellissime architetture. Ma se si osservano meglio quelle stesse architetture, si noteranno dettagli, elementi, simboli che si legano al mondo misterioso dei Templari. Si sa che la città ebbe legami con i famosi cavalieri, ma quel loro vivere e comunicare “in codice” è ciò che rende misteriosa la loro presenza.

Provate a leggere tra le pietre della spettacolare cattedrale di San Lorenzo. Costruita e completata tra i secoli XII e XV, presenta uno stile romanico-gotico ed è dominata da un meraviglioso campanile finemente scolpito. Spicca sulla facciata il portale ricco di figure e di simboli, tra cui alcuni elementi mostruosi confusi tra angeli e santi.

Trau Croazia Questi, insieme a certi simboli in codice (Maria che abbassa il velo dal volto di Gesù Bambino per mostrarlo quasi di nascosto) sono sicuramente riferimenti templari. Il battistero di San Giovanni, all’interno della cattedrale, continua la lettura misteriosa con panchine con la “triplice cinta” templare, e i simboli del monogramma Christi nella finestrella.

Fa parte della tradizione templare anche la ex chiesa – oggi centro culturale espositivo – di San Giovanni.

La croce-finestra contornata dai cosiddetti “fiori della vita” e  alcune delle sculture quattrocentesche che riproducono simboli templari (come il Globo di Matelica) ne confermano le origini. Bisognerebbe studiare meglio anche le simbologie, in particolare le croci, della chiesina di Santa Barbara per risalire al passaggio dei cavalieri in questa regione.

Cosa vedere a Traù Trogir

Tra le bellissime chiese di Traù, sono sicuramente da ammirare anche  San Pietro, costruita nel Trecento e completata nel XVII secolo con interni barocchi, e la quattrocentesca chiesa di San Sebastiano.

Gli edifici civili vedono, tra i tanti, i più importanti palazzo Garagnin-Fanfogna (oggi una galleria d’arte e museo archeologico), il castello del Camerlengo che fu una fortezza veneziana e oggi è un centro convegni, la elegante loggia quattrocentesca con la torre civica dove un tempo si svolgeva la vita politica cittadina. Particolare è il palazzo Cipiko, costruzione quattrocentesca elevata su fondamenta antico-medievali: anche qui torna la mano templare, con quella scritta Nosce Te Ipsum (conosci te stesso) tipica delle sedi delle iniziazioni.

Si possono ammirare ancora parti delle mura medievali a ridosso del castello del Camerlengo e della Torre di San Marco.

Le spiagge di Traù

Si viene a Traù anche per godersi il mare e la natura. Il mare entra fin dentro la città, essendo questa costruita in parte su isolotti, ma per viverlo pienamente bisogna sdraiarsi sulle splendide spiagge. La più vicina al centro storico è la super turistica Pantun, sabbia fine, mare pulito, stabilimenti per coccolare visitatori di ogni età.

Appena più lontano dal centro, a meno di 2 km, la spiaggia è formata da ghiaia ma ugualmente bella e servita, specie da ristoranti e pub di sera. Qui siamo a Okrug Gornji, che la gente del posto chiama però “Copacabana”. La spiaggia di Medina (4 km dal centro) sembra per lo più un luogo da vip, anche perchè è proprietà di un resort di lusso, ma il passaggio è libero e tutti possono per lo meno passeggiarvi sopra.

Se avrete l’occasione di regalarvi una gita in barca, raggiungete le calette romantiche delle isole di Mali e di Veli, al largo di Traù. Qui, tra la fitta vegetazione, la spiaggia è tutta per voi e avrete anche a disposizione alcuni antichi monumenti, come le chiesette di San Nicola e di San Giorgio.

Come arrivare e dove alloggiare a Traù

Per raggiungere la costa dalmata di Traù-Trogir dall’aeroporto internazionale di Spalato esistono diverse linee dirette di autobus. Spalato dista da Trogir appena 6 km, e si raggiunge anche in 10 minuti di macchina.

L’ideale, quindi, è arrivare con un mezzo proprio: tramite le autostrade che la collegano con Trieste (5 ore di viaggio) oppure imbarcando il mezzo su un traghetto da un qualsiasi porto adriatico per sbarcare a Spalato in piena autonomia.

Tra gli alloggi consigliati a Traù: B&B Villa Paula, Villa Prelesnik, Limestone Heritage House, hotel Gem Of The Sea Alenka.

Ultime news