Una vacanza a Fuerteventura: i consigli per conoscerla meglio

Ecco una guida pratica per chi sta progettando un viaggio nell’isola di Fuerteventura.

Dove soggiornare: nord oppure sud?

Il primo grande dubbio che naturalmente coglierà chi vuole visitare l’isola riguarda il punto in cui soggiornare. L’isola è idealmente divisa in tre zone: il nord (con i municipi di La Oliva e Puerto del Rosario), il centro (con i municipi di Betancuria ed Antigua) ed il sud (con i municipi di Pàjara e Tuineje). La scelta della zona in cui soggiornare influirà notevolmente la vostra esperienza di viaggio e di fatto sarebbe opportuno fare a priori la scelta più corretta. Spostarsi da nord a sud, magari con una vettura a noleggio, è indubbiamente fattibile ma i tempi di percorrenza potrebbero non essere compatibili con un soggiorno di breve durata.

Mi sentirei inoltre di sconsigliare sin da subito i municipi di Betancuria, Antigua e Puerto del Rosario, preferendo piuttosto l’estremo nord oppure l’estremo sud.

Quali sono gli obiettivi della vostra vacanza a Fuerteventura?

A completamento del discorso riguardante la scelta della zona in cui soggiornare è bene comprendere bene gli obiettivi del viaggio così da identificare l’area più idonea.

Fuerteventura è un’isola molto particolare e spesso ho sentito dire che la si odia oppure la si ama. È un’isola dal sapore indubbiamente spagnolo con ritmi africani, quindi tutto si svolge con molta calma e questo potrebbe essere un grande limite per molte persone che, con il fare “milanese” (e chi vi scrive proviene della capitale meneghina), si aspettano di trovare servizi a cinque stelle al solo schiocco delle dita.

Le opportunità offerte da quest’isola sono molteplici: potrete infatti cimentarvi in lunghe camminate sui tanti vulcani, rilassarvi in una delle oltre 150 spiagge che circondano l’isola, dedicarvi a sport di mare quali windsurf, kite surf e surf oppure semplicemente rilassarvi magari dedicandovi a percorsi di meditazione e yoga.

La scelta del vostro obiettivo influirà notevolmente sulla posizione geografica nella quale dovete collocarvi.

Il sud è infatti maggiormente dedicato ad un turismo di massa: ci sono zone quali Morro Jable o Costa Calma (simpaticamente definita “Costa Coma” dai locals, per la totale assenza di intrattenimento) che sono prevalentemente dominate da grandi strutture alberghiere che offrono la quasi totalità dei servizi all’interno delle strutture. Sono dei piccoli villaggi turistici nei quali sostanzialmente non c’è bisogno nemmeno di noleggiare un’auto. Si può vivere per esempio di qualche escursione organizzata dagli alberghi, ma certo si tratta di un’esperienza di viaggio maggiormente dedicata a coloro i quali magari hanno poco tempo e desiderano un relax totale.

Unica eccezione è rappresentata dalla lunga spiaggia di Sotavento, vero paradiso per i kite surf.

Il sud, viste le caratteristiche sopra riportate, è generalmente più economico ed è facile soggiornare a prezzi molto vantaggiosi. L’attrazione più rilevante è a mio avviso rappresentata dalla costa di Cofete. Per il resto, avendo vissuto oltre sei mesi sull’isola, mi sento di dire che ho preferito di gran lunga il lato opposto dell’isola.

Il Nord – e mi riferisco principalmente al municipio di La Oliva – è invece maggiormente dedicato alle attività sportive ad ampio spettro e si presta ad un turismo più giovane, internazionale e di livello oggettivamente inferiore in quanto a potere di spesa: ci sono poche strutture alberghiere e la maggior parte delle attività si concentrano nelle città di Corralejo ed El Cotillo. Qui è infatti molto semplice praticare sport d’acqua perché si trovano spiagge completamente dedicate a questo genere di attività. Luoghi come Flag Beach, Popcorn Beach o Mahanicho sono infatti perfetti per coloro i quali sono alla ricerca di onde oppure vento. Nota di non poco conto: se scegliete il Nord allora dovete tassativamente prevedere il noleggio di un’autovettura.

Ci sono altresì molti percorsi dedicati al relax e non è raro trovare al mattino oppure alla sera gruppi di meditazione o yoga in spiaggia.

Cosa fare a Fuerteventura?

Come già anticipato nel corso di questo articolo l’isola di Fuerteventura si presta molto all’attività sportiva a 360°. Ho visto moltissima gente fare surf, ma mi sentirei di dire che non è l’isola più idonea tra tutte le Canarie per questo genere di sport. Il vento è infatti una costante e le raffiche possono essere un vero impedimento per coloro i quali sono alla ricerca dell’onda perfetta. Nonostante questo vedrete schiere di surfisti lottare ore ed ore per prendere solo poche onde perché l’idea di cavalcare le onde è indubbiamente molto affascinante. Le scuole di surf proporranno poi pacchetti ad ignari turisti che vorranno cimentarsi in questa attività. Mi viene da dire tuttavia che Fuerteventura non è un’isola facile: le onde possono essere alte e l’oceano talvolta può essere particolarmente impegnativo specie per coloro che desiderano imparare. Ciliegina sulla torta: per fare surf vi servirà un’auto perché non esiste “la spiaggia per fare surf” ma piuttosto dovrete, di volta in volta, spostarvi da un punto all’altro per cercare lo spot più idoneo sulla base delle condizioni climatiche. Ho personalmente visto surfisti affermati gettare la spugna dopo qualche settimana trascorsa a macinare km lungo le strade. Piuttosto mi sentirei di dire che vengono molto bene tutti gli sport collegati al vento, sempre che questo non sia eccessivamente forte.

Il mero relax è possibile: si può tranquillamente trascorrere la giornata a prendere il sole, a condizione di riuscire a trovare punto di equilibrio con il vento che spesso rende difficile la permanenza in spiaggia.

Il vento a Fuerteventura

Il vento è una di quelle cose alle quali ci si deve abituare perché sarà probabilmente una costante della vostra esperienza di viaggio. Del resto Fuerteventura è un’isola in mezzo all’oceano ed è quasi fisiologico che si trovi al centro di forti correnti ventose. La buona notizia è che ci si abitua molto in fretta perché in generale non dà molto fastidio: si tratta infatti di un vento molto secco e che talvolta porta con sé la sabbia del Sahara dando luogo al fenomeno della “Calima” (una nebbia rossastra che limita fortemente la visibilità). Da gennaio a marzo potrebbero dare un leggero fastidio specie se si pensa di trascorrere la giornata in spiaggia mentre nel corso degli altri mesi il vento sarà un piacevole alleato per combattere il caldo piacevole che contraddistingue quest’isola. In compenso è un ottimo alleato se pensate di dedicarvi a sport quali windsurf o kite surf.

Godetevi un’anteprima del viaggio sfogliando questa meravigliosa gallery @alessio Sanavio.

 

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