L’Oltrepò pavese (o anche per alcuni Oltre Po) è una di quelle gite che un motociclista nella vita deve fare prima o poi, è quasi una tradizione perché in questa zona, divisa tra Piemonte e Lombardia, sembra che le strade siano fatte apposta per le due ruote e per sostare ad apprezzare luoghi e prodotti locali. Tra fattorie, cascinali e pievi dove ancora si vive della terra ma anche tra storia più o meno recente con piccole deviazioni culturali.
La partenza ideale della gita nell’Oltrepò è Tortona dove bisogna seguire le indicazioni per la Val Curone che inizia appena dopo il centro di Viguzzolo, la prima tappa è Volpedo. Questo paese ha dato i natali a Giuseppe Pellizza, pittore noto per l’immagine del quarto stato. Oltre al suo studio museo dove sono conservati documento d’epoca, è da vedere la graziosissima pieve poco distante.
Se volete in questa zona, e poi durante tutto il percorso verso la meta successiva, San Sebastiano, potete iniziare a curiosare cosa offrono i contadini ed i fattori di questi luoghi: marmellate, conserve, salami (il salame nobile del Giarolo) ed anche il miele.
Se volete aspettare, arrivati alla meta, prima o dopo una passeggiata nell’antico centro storico, è possibile fermarsi per una piccola merenda, questa è anche la zona del vino, ma non esagerate, la giornata nell’Otrepò è ancora lunga. E se siete nel periodo, qui si svolge una delle mostre mercato più rinomate per il tartufo nero.
Proseguendo ora per Fabbrica Curone ci si ritrova in questa ampia valle dove si congiungono ben quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna, il fiume ed i mondi vicini offrono uno spettacolo di colori.
Attraversate le varie frazioni di Fabbrica, ci si dirige a nord verso Varzi, patria del salame omonimo ma anche grazioso borgo con case in pietra e portici antichi. Spesso in piazza del Mercato sono presenti piccoli mercatini anche enogastronomici dove fare i vostri acquisti gourmet.
Sempre proseguendo a nord si arriva nella Val di Nizza, tra pascoli e boschi, un luogo molto solitario con pochissime case e dove nel paesino di Sant’Alberto si può visitare un eremo del santo omonimo risalente all’anno Mille.
Da qui si prosegue l’escursione nell’Oltrepò per Ponte Nizza e lungo la strada, in stagione, si vedranno tutti i meleti carichi di frutta, questa è la zona giusta per acquistarle, oltre che fresche, anche in composta o in conserva e pregiato è anche il miele.
Se siete “stracarichi” di provviste, dirigendosi verso Godiasco, dopo avere ammirato il panorama sulle colline del Pizzocorno, si può fare una breve deviazione a Salice Terme. Oltre a passeggiare nel centro città, se amate la cura del corpo con acque termali, è possibile sfruttare la peculiarità di questo paese, fonte naturale di acque curative.
Finita la pausa relax, il viaggio nell’Oltrepò è praticamente terminato, il centro di Rivazzano con il suo parco pubblico può essere un ultimo contatto con l’aria aperta e la natura prima di scegliere una delle piccole trattorie dove fermarsi per la cena.