Pamukkale in turco significa “castello di cotone”, e se avrete mai l’occasione di vederla da una certa distanza capirete il motivo: le scogliere marmoree formate da questo fenomeno naturale unico nel suo genere, vi sembreranno molto simili a morbidi batuffoli di cotone.
L’incanto è frutto del lavoro costante dell’acqua delle fonti termali create da movimenti tettonici, ricca com’è di carbonato di calcio: defluendo e depositando spessi strati di calcare e travertino, il paesaggio che si forma assomiglia molto ad una cascata congelata o, appunto, ad un castello di cotone.
Le bianche terrazze sono lunghe circa 2700 m e alte fino a 160, e l’acqua delle piscine termali che vengono a formarsi ha una temperatura costante di circa 35°C; poiché in passato era permesso ai turisti farvi il bagno, l’uso di detergenti inquinanti, sommato agli scarichi delle piscine degli alberghi vicini e alla costruzione di un’autostrada, hanno rovinato un po’ la bellezza di questo paesaggio da fiaba, oggi tutelato come parco protetto.
Vengono comunque organizzate delle visite guidate, che comprendono anche la visita delle rovine archeologiche della vecchia Hierapolis e gli edifici ricostruiti dopo il tragico terremoto durante l’impero di Nerone.
A circa 20 km dal centro urbano di Denizli, Pamukkale è una delle mete turistiche più conosciute della Turchia: l’incredibile colpo d’occhio che regala, fa di questo luogo uno dei pochissimi al mondo in questo genere, insieme alle Mammoth Hot Springs negli Usa, e Huanglong in Cina.
Se vi capita di organizzare un viaggio in Turchia includete assolutamente una visita a Pamukkale, Patrimonio UNESCO, e godetevi gli incredibili giochi di luce di queste terrazze che riflettendo il colore del cielo si colorano di blu, oro, argento, rosso, rosato.