Non si può non andare a Erice. Se siete arrivati fin qui, fino a Trapani, se avete attraversato tutta la Sicilia fino alla sua punta più occidentale non potete andar via senza prima aver passeggiato per le viuzze medievali di questo borgo incantato. E se è Natale, salire a Erice è ancora più emozionante perché oltre al paesaggio e agli ottimi dolci troverete anche i romantici mercatini e gli addobbi “da presepe” che trasformano il paese completamente. Un piccolo tour, dalla stazione della funivia fino al belvedere su Torre Pepoli, vi mostrerà tutto questo.
La fiaba del Borgo di Erix
Secondo la leggenda che mescola abilmente fantasia e storia, proprio ai piedi di questo monte venne ucciso brutalmente da Ercole il giovane Erix, figlio di Venere. Erix era un giovane principe arrogante che sfidava chiunque passasse dal suo regno, ed osò farlo anche con l’amico Ercole, nonostante questi fosse noto per la sua forza. La sfida finì in lotta e Erix rimase ucciso. La leggenda si basa sulla storia del luogo, che anticamente era noto come fortificazione e che molti popoli tentarono di conquistare. Ed alcuni ci riuscirono, in particolare i Normanni, che diedero al paese la forma e la struttura che ancora oggi potete ammirare.
Cosa vedere a Erice
Non appena varcata la porta principale del paese, scendendo dalla funivia che lo collega a Trapani, vi trovate direttamente in piazza del Duomo e davanti alla bellissima Chiesa Madrice Insigne Collegiata Maria Santissima Assunta. Nonostante l’evidente struttura medievale – la chiesa odierna risale al XIV secolo – pare che il materiale usato per costruire le basi di questo edificio sia stato preso direttamente dall’antico tempio dedicato a Venere Ericina. La vicina torre di avvistamento costruita per difendersi durante la Guerra del Vespro divenne il campanile della chiesa, e lo è tutt’ora. Spettacolare, all’interno, il gigantesco altare maggiore in marmo rosa.
Erice conta decine di chiese, sarebbe davvero impossibile conoscerle tutte, per cui se volete un suggerimento per la visita ad un altro monumento importante del posto andate a vedere la chiesa di San Giuliano. Questa è la chiesa più antica, risalirebbe al III secolo. Durante il medioevo il paese era denominato Monte San Giuliano, a conferma dell’importanza di questo luogo per gli abitanti.
Passeggiando lungo il corso principale, o su e giù per i vicoli, incontrerete molti altri edifici da ammirare sia per l’architettura che per la loro importanza: i palazzi nobiliari dei Sales, dei Burgarella, dei Platamone e dei Ventimiglia, il Palazzo Giuratorio che oggi ospita il municipio, il Convento dei Frati Predicatori. Il percorso vi condurrà al parco pubblico dei Giardini del Bàlio. Da qui potrete affacciarvi su un panorama unico: la costa e i due castelli, Castello di Venere e Torre Pepoli.
Il Castello di Venere è così chiamato perché pare sorga sui resti dell’antico tempio pagano, ma fu edificato dai Normanni nel XII secolo, ampliato e rifinito due secoli più tardi in epoca spagnola. Il castello sorge in equilibrio su una rocca panoramica un tempo collegata al paese da un ponte levatoio, ad oggi eliminato dopo l’ingrandimento dei giardini. Nel XIX secolo il castello fu acquistato dal Conte Pepoli che, non contento di tanta fortuna, decise di costruirvi accanto un altro piccolo castello privato. Torre Pepoli è un edificio in stile Liberty progettato appunto a forma di fortezza con tanto di torre merlata. Sorge a pochi metri dal maestoso Castello di Venere ed era lo “studio privato” del conte Pepoli. Oggi ospita un museo che racconta al mondo la storia della nobile famiglia.
Mentre andate dal centro di Erice verso i Giardini e i due castelli panoramici non mancate di fermarvi, al centro del corso principale, presso la storica pasticceriadi Maria Grammatico per degustare la genovese alla crema oppure i bocconcini d’Erice, dei dolci di pastafrolla farciti con marmellata di cedro siciliano.
Perché trascorrere il Natale a Erice
Durante il periodo di Natale, tutto il percorso che vi abbiamo fin qui descritto si colora di luci dorate, rosse e bianche, di stelle e di festoni. Nella piazza della Loggia, davanti al municipio Palazzo Giuratorio, sono allestiti i mercatini nelle tipiche casette di legno, ricche di dolci, regali ed oggetti di artigianato. Tra le vie del paese, dentro le tipiche casette di pietra, vengono messi in mostra presepi di rara bellezza fatti con pezzi di corallo, con cera e legno, con il vetro o con le stoffe colorate. E non sarà difficile incontrare dei veri zampognari, tradizione qui ancora molto viva, che riempiono l’aria intorno con i loro canti e le cornamuse.
Non mancherà occasione di fare il vostro shopping natalizio tra le tante botteghe artigiane del borgo, che fanno a gara con i negozi alla moda e con le gioiellerie. Infine, mostre d’arte, eventi culturali, concerti vi condurranno alla notte di Capodanno che si svolge naturalmente in piazza per ammirare dall’alto i fuochi d’artificio che illumineranno la costa.
Informazioni utili
Per arrivare a Erice noi consigliamo di atterrare a Palermo, molto più vicina rispetto a Catania. Se arrivate in treno, il consiglio è lo stesso: è meglio scendere alla stazione di Palermo e prendere da qui un autobus delle linee Segesta verso Trapani. Se andate in macchina, prendete da Palermo l’autostrada A29 uscendo a Trapani. Da qui potete raggiungere Erice in due modi: o via strada, affrontando diverse curve ripide lungo la Provinciale 31, oppure tramite la funivia che in 15 minuti vi porterà direttamente e comodamente all’entrata del borgo.
Per chi ama le escursioni: si arriva a Erice anche a piedi, seguendo il tortuoso sentiero della Forestale che parte da località Martogna e arriva alle Mura Antiche del borgo dopo un cammino di due ore e mezza!
Orari e prezzo funivia: dal martedì alla domenica, orario continuato 6:30-23:30; il lunedì, per via della manutenzione settimanale, la funivia apre solo nel pomeriggio, dalle 13 alle 23:30. Il biglietto di sola andata si aggira intorno alle 5 Euro, con variazioni che possono essere aggiunte di anno in anno. Scontato il prezzo di andata e ritorno.