Itinerario in Basilicata, nella valle del Sinni ed il suo castello

La Basilicata non è solo paesaggi naturali da scoprire ed antichi borghi. Questa regione nasconde anche alcuni misteri inquietanti, che tuttavia aumentano il suo fascino invece di diminuirlo. Terra di borghi e castelli, di banditi e fantasmi, racconta storie vere che si intrecciano a racconti mitologici. Tra le montagne del materano che confinano con la Calabria, ad esempio, un tempo sorgeva la città greca di Lagaria, di cui resta solo la leggenda ad aleggiare tra i vicoli del paese che ne ha preso il posto: Valsinni. E anche Valsinni, oggi, custodisce antiche leggende, come quella del fantasma della poetessa del castello!

Itinerario nella valle del Sinni

Valsinni fa parte di un itinerario storico-naturalistico che segue il corso del fiume Sinni, dai monti dell’Appennino Lucano fino al mar Jonio. Sono almeno cinque i comuni e borghi che fanno parte del percorso e ognuno ha una particolarità che lo rende unico.  Si inizia dalle sorgenti termali di Latronico; si prosegue con Senise e le sue chiesette medievali; Rotondella, con il suo centro storico seicentesco e i belvedere panoramici affacciati sulla costa; Colobraro, il borgo dei maghi e degli amuleti portafortuna; si arriva infine alla costa sulle spiagge di Policoro.

Valsinni è nel mezzo, e accoglie i visitatori con la mole del suo castello in cima alla collina e con i resti  della cittadella fortificata (IV secolo avanti Cristo) che completano un piccolo centro storico medievale. Nato come feudo, appena dopo l’anno Mille, fu proprietà dei Sanseverino per lungo tempo per poi passare nel 1528 alla famiglia Morra. Dopo la guerra tra Francia e Spagna per il possesso dell’Italia meridionale, i Morra – simpatizzanti del re francese – furono costretti a fuggire a Parigi. Rimasero al castello solo la moglie del signore e i figli più piccoli, tra cui la poetessa Isabella. Che qui trovò la sua tragica fine, per mano dei suoi stessi fratelli.

Il castello di Valsinni e il fantasma della poetessa

Isabella Morra nacque a Valsinni (allora chiamata Favale) nel 1520, poco prima che il padre acquistasse il castello dove avrebbe vissuto  tutta la vita. Aveva sei fratelli e una sorella e alcuni di essi servirono, insieme al padre, gli interessi del re francese nella zona. Dopo la sconfitta per mano degli spagnoli, il padre e i fratelli maggiori fuggirono a Parigi.

Isabella visse sempre chiusa nel castello, insieme alla madre e ai fratelli più piccoli. Man mano che cresceva, diventando più bella, i fratelli svilupparono nei suoi confronti una gelosia quasi malata. Era costretta a mostrarsi il meno possibile e per questo viveva scrivendo poesie, mentre sognava il mondo guardandolo dalla finestra. Venuta a conoscenza delle poesie di un principe spagnolo, trovò il modo di iniziare una corrispondenza con lui, e se ne innamorò. L’uomo però, oltre a essere già sposato, era anche un “nemico” per la famiglia Morra. Quando i fratelli scoprirono la relazione epistolare uccisero Isabella con decine di pugnalate. Subito dopo fecero assassinare anche il principe e l’insegnante di grammatica che aveva favorito quella corrispondenza.

Il valore delle poesie di Isabella Morra (che aveva appena 26 anni quando fu uccisa) venne scoperto soltanto dopo la sua morte. Così come la presenza del suo fantasma che in tanti hanno visto comparire, durante le visite al castello. I testimoni parlano di una apparizione in vesti femminili che corre a piedi nudi sui tetti del castello, o nel cortile d’armi. In estate è stata vista camminare lungo i sentieri della collina che scende dal castello verso valle. E, in particolare nel mese di agosto, si sente il suo lamento nelle notti di luna piena, mentre canta i versi: O Torbido Siri, del mio mal superbo, or ch’io sento da presso il fin amaro, fa’ tu noto il mio duolo al Padre caro, se mai qui ’l torna il suo destino acerbo.

Cosa vedere a Valsinni e dintorni

Il castello infestato dallo spirito triste di Isabella Morra oggi è proprietà privata, è abitato da una nobile famiglia e dunque è visitabile soltanto in determinate occasioni. In particolare, in estate, quando viene organizzato un evento – L’estate di Isabella – dedicato al ricordo della poetessa. La struttura del maniero risale all’inizio del secolo XI, anche se gli edifici costruiti al suo interno sono cinquecenteschi e hanno subito restauri nel corso del Settecento.

Il castello è sicuramente la prima meta da ammirare a Valsinni. Ma sono anche interessanti i ruderi delle antiche fortificazioni greche, forse gli unici veri resti della mitica città di Lagaria, e la chiesa madre. Dedicata a Maria Assunta, la chiesa principale del paese mostra decorazioni dei secoli XVI e XVII, anche se è fondata sul basamento di una chiesa medievale. Nei dintorni immediati del paese si possono fare escursioni al lago della Diga Monte Cotugno oppure sconfinare in Calabria per andare a scoprire, ad esempio, luoghi come Rocca Imperiale.

Restando in Basilicata, sono a portata di … viaggio (appena 25 minuti in macchina) le spiagge di Scanzano Jonico e di Policoro. Matera, il capoluogo della provincia, invece è più lontana da Valsinni: occorre un’ora e un quarto in macchina per andare ad ammirare gli splendidi Sassi!

Come arrivare e dove alloggiare a Valsinni

PER LE VISITE AL CASTELLO: il numero di riferimento è  392/3922551.

COME ARRIVARE:  in macchina da Bari, si percorre in un’ora e cinquanta la E843, uscendo a Matera/Reggio Calabria per poi proseguire sulla Statale 106 direzione Policoro. Se arrivate da Napoli, si impiegano due ore seguendo la E842, l’autostrada A30 e poi la E45. Uscendo da questa si imbocca poi la Statale 653 verso Lauria.

L’aeroporto più vicino e meglio collegato è quello di Bari. Sconsigliato arrivare in treno, per via dei trasporti complicati dalle stazioni più vicine.

PER L’ALLOGGIO, i siti locali consigliano i B&B La Mia Casa Sulla Collina, in centro, oppure negli immediati dintorni: B&B Il Giglio, La Casa dei Panorami, Il Principe, Palazzo dei Poeti.

Ringraziamo l’Ente del Turismo Basilicata per averci fornito alcune immagini a corredo di questo articolo.

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