L’arcipelago è tecnicamente considerato una Regione Ultraperiferica, il che significa che fa parte della Comunità Europea ma che gode, per via della sua condizione di territorio remoto, di alcuni benefici di carattere pratico. L’IVA, per esempio è agevolata e in determinate condizioni si può accedere ad una tassazione più agevolata. Il Clima delle canarie è temperato tutto l’anno e anche in inverno si può vivere in mezzamanica.
L’isola di Fuerteventura, la seconda isola più a nord, è suddivisa idealmente in tre zone: nord, centro e sud. Sebbene il clima sia generalmente omogeneo in tutta l’isola queste zone differiscono molto per densità abitativa e tipologia di territorio. Al nord sono concentrati gli italiani, al centro gli inglesi e a sud i tedeschi.
Il nord è generalmente più deserto, il centro è composto da un territorio molto roccioso mentre il sud dell’isola è popolato da alcune oasi e da una delle aree naturali più interessanti di tutta l’isola che è la spiaggia di Cofete.
L’itinerario di un giorno a Fuerteventura, per il quale avete necessariamente bisogno dell’auto, contiene consigli da local, sebbene tocchi alcune delle località turistiche più famose dell’isola.
Il Faro de la Entellada
La prima tappa del nostro itinerario di un giorno a Fuerteventura è rappresentata da uno splendido faro collocato in un punto piuttosto centrale dell’isola ed è idealmente la prima tappa che si può fare nel momento in cui si intraprende questo tour.
Se per esempio si giunge da Corralejo, una tappa in questo punto è un utile momento di riposo dalla guida.
Il faro è raggiungibile attraverso una strada asfaltata in ottimo stato che risulta però essere stretta, priva di protezioni ed a tratti occupata dalle rocce che di sovente cadono dalla montagna. Il momento ideale per visitare questo luogo è il mattino presto e di sicuro non il tramonto in quanto questo è il lato dal quale il sole sorge e non tramonta. Si tratta di un punto rialzato molto ventoso dal quale si gode un panorama fantastico. È bene non dimenticare di portare una giacca leggera perché il punto è soggetto a venti molto forti.
Una volta giunti sul posto potrete scendere la piccola scala in legno che porta al punto panoramico dal quale si gode una vista a 180° sulla zona nord e sulla zona sud dell’isola.
Tecnicamente si tratta del punto più vicino all’Africa di tutte le Canarie.
Per giungere a questo punto impostate sul navigatore di Google “Faro de la Entellada”. Permanenza suggerita: massimo 30 minuti.
Playa de Sotavento
La seconda tappa dell’itinerario di un giorno a Fuerteventura è un grande classico dell’isola ovvero la spiaggia di Sotavento. Si tratta di un lungo lembo di sabbia occasionalmente suddiviso in due zone. La spiaggia risulta essere infatti fatta a “dorso di mulo” e pertanto sulla sinistra si trova l’oceano e sulla destra si trova, in funzione dell’altezza delle maree, una laguna non molto profonda all’interno della quale crescono delle piante acquatiche. Dal punto panoramico che suggerisco in questa guida si gode di una vista mozzafiato e da un punto leggermente rialzato che permette di vedere in lontananza. Una pausa in questo punto è anche molto utile in quanto vi sono dei servizi igienici generalmente molto puliti che possono essere utilizzati come prima tappa prima di addentrarsi nelle zone più remote dell’isola.
Una camminata lungo la spiaggia è assolutamente fondamentale, ricordatevi tuttavia che non c’è alcun servizio di bar in questo luogo e pertanto è bene che pensiate agli approvvigionamenti idrici.
Per giungere a questo punto impostate sul navigatore di Google “Parking Sotavento”. Permanenza suggerita: 90 minuti tra passeggiata e “pipì stop”.
La playa di Cofete
Dalla spiaggia di Sotavento prendete nuovamente l’autostrada e dirigetevi in direzione Morro Jable, l’ultimo paese prima della deserta spiaggia di Cofete. Una pausa in questo luogo è utile per esempio se dovete fare acquisti dell’ultimo minuto perché in paese si trovano diversi supermercati dove potrete trovare del cibo e dell’acqua che saranno utili per un picnic sulla spiaggia. Vi ricordo infatti che all’interno dell’area di Cofete non vi è alcun servizio bar, se non un piccolo ristorante che però non fa nulla da asporto.
Per giungere alla spiaggia di Cofete dovrete attraversare un percorso sterrato ed è bene notare che molte compagnie che noleggiano le vetture vietano il transito su strade non asfaltate. Questa condizione di divieto non è chiara alla maggior parte delle persone che noleggiano le vetture e infatti troverete un sacco di auto fare la spola, avanti e indietro, dalla spiaggia. È in generale un rischio che potete correre a condizione di essere consapevoli del fatto che in caso di danno potreste avere problemi con la compagnia assicurativa. La strada non è pericolosa, è solo sterrata.
A tutto c’è ovviamente una soluzione ed infatti esiste la possibilità di utilizzare il comodo servizio di autobus che fa la spola, avanti e indietro, tra la spiaggia e l’inizio del percorso sterrato. Si tratta di un autobus moderno e spazioso il cui autista, che percorrere quel tratto migliaia di volte in un anno, guida in modo piuttosto deciso ma totalmente sicuro.
Giunti sulla spiaggia vi sconsiglio caldamente di fare il bagno in quanto l’area è soggetta a correnti molto forti e nuotatori non esperti potrebbero tranquillamente incorrere in problemi. L’area inoltre non è presidiata da bagnini e questo incrementa ulteriormente il rischio.
È molto importante ricordare di non trovarsi in questo punto con il buio perché le strade potrebbero diventare seriamente pericolose.
Per giungere a questo punto impostate sul navigatore di Google “Playa Cofete”. Permanenza suggerita: 2/3 ore. Suggerisco di fare pin-nic con colazione a sacco.
Faro di punta Jandia
Questa opzione viene generalmente indicata come punto di un ipotetico itinerario in zona sebbene il faro non rappresenti un punto di estremo interesse. Il punto merita una visita non foss’altro perché vi trovate in zona ma dal punto di vista storico, culturale e paesaggistico non vi sono elementi particolarmente elevati di interesse. Merita indubbiamente una visita anche solo per la strada che porta al faro e che è un susseguirsi di panorami e scorci davvero interessanti, ma per il resto, onestamente, nulla di rilevante se non il fatto di toccare il punto più a sud dell’isola.
Per giungere a questo punto impostate sul navigatore di Google “Faro di punta Jandia”. Permanenza suggerita: massimo 20 minuti.
Vedere il tramonto a La Pared
L’ultima tappa dell’itinerario di un giorno a Fuerteventura è la spiaggia di La Pared: si tratta di un punto molto polivalente dell’isola spesso utilizzato da surfisti ma anche da persone che desiderano passare una giornata di mare al sole. La sera però si trasforma in un punto panoramico per l’osservazione del tramonto che da questo punto è davvero fantastico. Ricordo a chi legge che i migliori tramonti si vedono da questo lato e non da quello opposto (dove si trova per esempio il faro de la Entellada). Per godere di uno spettacolo davvero unico suggerisco di portarsi sul posto con almeno 45 minuti di anticipo in modo da riuscire ad accaparrarsi le posizioni migliori. La destinazione è infatti molto gettonata da turisti e local che, specie nel fine settimana, vanno a vedere il tramonto.
Per giungere a questo punto impostate sul navigatore di Google “La Pared”. Permanenza suggerita: massimo 60/70 minuti.
Consigli pratici da local
Nell’organizzare questo itinerario procedete con le tempistiche al contrario basandovi sull’orario in cui il sole tramonta. Consultate i tempi di percorrenza all’interno di Google Maps e regolate le vostre soste e di conseguenza in modo che riusciate ad arrivare per tempo a vedere il tramonto. L’errore più classico che potete fare è quello di spostarvi “a braccio” senza alcuna considerazione riguardo le tempistiche che sono fondamentali nel momento in cui desiderate vedere il tramonto. Per sapere a che ora tramonta il sole potete utilizzare una delle tante applicazioni disponibili oppure semplicemente digitare “ora tramonto Fuerteventura” dentro Google che vi fornirà la risposta precisa al minuto.
Altro consiglio pratico riguarda la guida con il buio. L’isola, che si trova in mezzo all’oceano, è semplicemente buia e se per caso vi trovate anche senza luna rischiate di guidare in mezzo al nulla. La condizione di guida è pericolosa specie per coloro i quali non hanno particolare dimestichezza alla guida e quindi è bene tenere presente che vi troverete ad avere a che fare con questa condizione. Nulla di impossibile ma indubbiamente da tenere in conto.