Intervista a Patrizia Garganti

Parla sottovoce, ma ti guarda diritto negli occhi. Sembra in imbarazzo, ma è lei che per un attimo ti turba per metterti poi subito dopo a tuo agio con quel potere misterioso e innato di tranquillizzare e attrarre l’attenzione. Quando, passati pochi minuti, ti avrà conquistato, ascolti condividendo ogni sua osservazione.
Mettendo nei suoi progetti una leggerezza di tratto che va di pari passo con la sua meraviglia, Patrizia Garganti reinventa la professione di designer e ci sorprende con suoi segni che non arrivano da concetti geometrici, ma da suggestioni e memorie.
Ciò che è insolito nel suo progettare è il rifiuto di ogni metodo di progettazione.

 “- Lo scopo è quello di dare emozione e la luce è un mezzo importante per creare magie ed atmosfere, mistero e teatralità, non solo arredamento” – dice.
Non dimentica l’insegnamento della “bottega artigiana” che Firenze esalta dal Rinascimento: usa la matita per fissare un’idea, ma crea poi le sue “opere” direttamente con i suoi artigiani aggiungendo o togliendo, modificando a tre dimensioni.
Distingue fra funzionalità e utilità con una poetica onirica e risolve le sue lampade in un apparente disordine capace di trasformare un’invenzione romantica in un oggetto concreto.

“- Le mie lampade mutano la loro essenza, diventano un oggetto decorativo. Hanno forme geometriche o astratte e giocose. Escono da una soffitta polverosa o puoi trovarle in un loft luminoso. Vorrei che non ci fosse nessuna differenza tra antico e moderno, tra luce e ombra, tra spento e acceso. “Un’idea dell’abitare libera e leggera che sovrappone le cose belle e senza tempo; un universo di arredi e oggetti sottratto alle pompose etichette di “razionale, minimale, artistico, moderno, eclettico, classico” per arrivare a consacrare il concetto dell’abitare in una sola parola: “casa”.

La nostra chiacchierata prosegue con altre due domande

D:“Ci sa già indicare a quale progetto sta attualmente lavorando?”

“-Oggi, come nei prossimi mesi, il mio impegno di direttore creativo sarà tutto concentrato su uno degli appuntamenti fieristici più importanti: Il Salone Internazionale del Mobile  2011. Saremo infatti presenti ad Euroluce con lo stand PATRIZIA GARGANTI e posso solo anticipare che per il  marchio BeSpoke ci saranno una o più nuove collezioni disegnate da designers esterni; per Baga, la tradizione, rimarremo coerenti alla filosofia del prodotto e con ME Patrizia Garganti faremo un passo verso il futuro trasformando lo spazio dell’abitare.
Non voglio dire di più, tante sono le idee che vorrei realizzare, decine i progetti ed i prototipi che ogni giorno prendono vita dalle mie mani e da quelle dei nostri artigiani ma ho ancora moltissimo da lavorare. Vi aspetto al prossimo Euroluce.”

“Che cosa le fa venire in mente il concetto di vera classe e come lei pensa si possa esprimere?”

“- Essere naturali, essere se stessi, semplicemente. Esprimere quello che è in noi allontanando le possibili enfasi, le amplificazioni, le forzature stilistiche. Se in una cosa, in un colore, in una forma non ci riconosciamo più subito dopo averla adottata, è meglio cambiarla, cancellarla, adottando segni più semplici. ”

 

L’azienda Patrizia Garganti S.r.l. di Firenze produce e distribuisce marchi ME Patrizia Garganti, BAGA LovelyLight, BESPOKE LightingDesign

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