Poggibonsi, in provincia di Siena, è un grosso centro abitato con pochi monumenti, la maggior parte dei quali sono chiese. Niente di strano, se si considera la provincia toscana a cui appartiene e che spesso mostra questo volto. Ma nessuna delle chiese di Poggibonsi richiama attenzione turistica come, invece, fanno i suoi castelli, ricordo di antiche glorie medievali. E uno di questi castelli in particolare, Castello Strozzavolpe di Luco, ha molto da raccontare. Se verrete a trascorrere qualche giorno nelle campagne di Siena o se farete base a Poggibonsi per esplorare il territorio intorno, lasciatevi richiamare dal fascino oscuro di questo maniero. Ne uscirete trasformati!
Come nasce Castello Strozzavolpe
Castello Strozzavolpe si inserisce in quel periodo della storia (X-XI secolo) in cui in quest’area si svilupparono decine di piccoli borghi raccolti intorno ai castelli dei propri feudatari. Borgo di Marte, Borgo di Camaldo, San Lorenzo, Santa Agnese, Gavignano e altri sarebbero stati unificati dalla azione lungimirante di un nobile signore, Guido Guerra II, che creò così la cittadina di Poggibonzi.
A causa delle troppe proprietà da gestire, però, Guido Guerra dovette spesso delegare il proprio dominio ad alcuni fattori, o vassalli, di fiducia. Quando acquistò il castello Salimbeni, infatti, dopo averlo fortificato e restaurato lo affidò a una famiglia di sua fiducia, detti “gli Scoriavolpe“. Nel corso dei secoli successivi, il castello subì ulteriori modifiche, allargamenti e ricostruzioni per adattarsi alle esigenze dei tempi. Passò di signore in signore: nel 1313 fu venduto al conte Arrigo VII di Lussemburgo, quindi passò agli Adimari di Firenze, poi fu conquistato dal Duca di Calabria. Fu ceduto ai Rinuccini nel XVI secolo e poi, nel XVII e XVIII secolo ai Franceschi, De Cepparello e Bizzarri.
Subì un importante restauro nel XIX secolo, dopo alcuni gravi crolli causati dalle grandi nevicate. La ricostruzione del corpo centrale causò il conseguente innalzamento della torre e di altre parti del castello che assunse la forma odierna. Si salvò da guerre e distruzioni perchè fu spesso usato come comando militare e per questo è giunto fino a noi integro.
Strozzavolpe, il castello dei misteri
Strozzavolpe è quasi sicuramente la deformazione dialettale del soprannome “Scoriavolpe“ affibbiato alla prima famiglia che governò questo castello, per conto di Guido Guerra II. Ma per giustificare la stranezza del nome, intorno ad esso sono nati racconti e leggende. Alcuni di questi sono molto considerati dalla gente del posto che vi costruisce sopra veri e propri itinerari “del mistero”.
Il mistero della Volpe d’Oro è la leggenda più comune. Si racconta che il primissimo proprietario del terreno intendesse costruire il castello in un luogo maledetto, perchè infestato dalla presenza di una volpe gigante e molto feroce. Il signore, allora, pagò i migliori cavalieri e cacciatori per catturare e uccidere l’animale, ma nessuno riusciva. Fu il padrone in persona, infine, a costruire una trappola con un laccio e la volpe vi morì strangolata. Ma fu allora che un mago predisse che il castello, una volta costruito, sarebbe durato giusto il tempo che avrebbe impiegato il corpo della volpe a decomporsi. Per evitarlo, il signore fece imbalsamare la volpe e ricoprì il suo corpo d’oro; quindi lo mise in un luogo segreto del castello e vi pose a guardia eterna tre cavalieri.
Un’altra leggenda misteriosa si lega alla storia delle famiglie Franceschi e De Cepparello che nel XVIII secolo si unirono per gestire il castello. La bella Cassandra Franceschi, moglie di Giannozzo De Cepparello, fu scoperta in una delle stanze con l’amante. I due furono quindi murati vivi là dentro, fino alla loro morte. Sia i fantasmi degli amanti che quelli dei “cavalieri di guardia” della volpe d’oro vengono regolarmente sentiti, avvistati o “percepiti” da chi frequenta Castello Strozzavolpe, che oggi è diventato un museo di reperti medievali.
Strozzavolpe e gli altri castelli
Il Castello Strozzavolpe attualmente è ancora proprietà privata, appartiene infatti alla famiglia Banchi Arcangeli. Tuttavia, alcune parti del maniero sono visitabili e aperte al pubblico periodicamente. Si possono visitare alcune sale, gli ambienti di rappresentanza e le collezioni (di quadri, di mobili, di armi) contenute.
Strozzavolpe è la prima attrazione turistica della frazione di Luco, e rientra in un interessante itinerario “dei Castelli” che si snoda nei dintorni di Poggibonsi. Fanno parte del percorso:
- Castello di Badia, sul colle Marturi: costruito nel X secolo e ampliato tra XII e XIV secolo, oggi mostra i segni dei restauri subiti in tempi recenti, che tuttavia mantengono la sua forma.
- Fortezza Poggio Imperiale, situata sull’omonimo colle che domina Poggibonsi; la costruzione risale al XV secolo ma rimase incompleta e oggi si possono ammirare solo i basamenti e parte delle mura.
- Castello della Magione (XII secolo) si trova sulla via Francigena locale e appartenne per secoli ai Cavalieri Templari; oggi è tutelato dalla associazione Dimore Storiche.
- Castello Staggia Senese (X secolo) è oggi un centro espositivo e culturale aperto al pubblico e conserva le forme medievali perfettamente integre.
Cosa vedere nei dintorni …
Nei dintorni del castello Strozzavolpe di Luco si può andare a visitare il centro storico di Poggibonsi. Le bellissime chiese romaniche e barocche (Maria Assunta, San Lorenzo, San Lucchese, San Pietro Cedda, San Donato, San Martino di Luco …), la Fontana delle Fate, il ricco parco archeologico che racconta la storia antica del posto sono tutte mete imperdibili.
Appena 30 km più a sud di Poggibonsi è a vostra disposizione il tesoro storico e artistico del centro di Siena, mentre per arrivare a Firenze basta guidare per 45 km verso nord-est. Oltre le colline di Poggibonsi si aprono invece i paesaggi spettacolari e le cantine della regione del Chianti. Tutta da gustare e da scoprire!
Informazioni per la visita
Per visitare Strozzavolpe: il castello è proprietà privata, apre al pubblico solo poche volte alla settimana (martedì e sabato, ore 9-10:30). Per concordare una visita pare sia a disposizione un numero di cellulare ( 389 9949595), in alternativa chiamate i contatti del sito Castellitoscani.
Come arrivare a Strozzavolpe
Come arrivare: se si arriva in macchina, sia da nord che da sud, la via è l’autostrada A1; si esce a Firenze-Certosa venendo da nord, a Valdichiana venendo da sud. In entrambi i casi si prosegue poi con il raccordo e la tangenziale per Siena.
In treno, si scende a Firenze-Santa Maria Novella oppure a Siena per poi prendere i collegamenti bus regionali. Gli stessi collegamenti servono anche gli aeroporti, di Firenze e Siena, per chi sceglie di arrivare in aereo.
Dove alloggiare: un elenco molto ben organizzato di alloggi per turisti è fornito dal sito del Comune di Poggibonsi a questo link.