Castello San Salvatore è il monumento più importante e più bello di Susegana, una cittadina da 11.000 abitanti che ha saputo valorizzare il proprio ricco territorio. Non è un caso che l’area sia stata abitata da sempre, come confermano ritrovamenti preistorici. Oggi il castello è una realtà artistica e culturale da vivere pienamente, ma non è l’unica sorpresa di questa regione così “autenticamente fiabesca”. Se venite a Susegana, in provincia di Treviso, per esempio la visione del castello che svetta sulla cima di una collina coltivata a vigneti vi lascerà senza fiato. Ci troviamo infatti in uno dei luoghi più belli delle Vie del Prosecco, patrimonio UNESCO.
I castelli di Susegana
La zona di Susegana uscì dall’anonimato durante la dominazione romana. Era stata da sempre abitata, ma soltanto con l’arrivo dei conquistatori da Roma il territorio venne valorizzato. Situata lungo la Via Claudia Augusta e all’incrocio tra essa e altre importanti arterie del nord, favorì l’insediamento di ricchi proprietari terrieri. Il nome Susegana, infatti, pare derivi da una di queste enormi fattorie – la “terra di Sosius” – la quale a sua volta portava un nome di derivazione germanica (Sieg, cioè “vittoria”).
Dopo le invasioni longobarde, il territorio e le sue proprietà terriere vennero fortificate. Inizialmente fu l’abbazia di Follina a occuparsi della sua sicurezza, stabilendo qui un ospedale per i cavalieri crociati. In seguito (XII secolo) venne costruito un vero e proprio castello, la residenza dei conti Treviso di Collalto. Tra i secoli XIII e XIV, con l’espansione del potere dei Collalto, viene aggiunto alla proprietà il colle di San Salvatore e qui fu costruito un secondo castello, in posizione più sicura e strategica.
Il castello San Salvatore si sviluppò molto più dell’antica residenza dei Collalto, superandola in grandezza e importanza in pochi anni. Favorì gli anni d’oro del feudo durante il Medioevo e durante i secoli di dominio veneziano, che videro comunque il castello e il suo borgo godere di una particolare autonomia. Il nome della fortezza venne associato all’intera cittadina che nel 1806 diventa comune di San Salvador (solo in un secondo momento ribattezzato Susegana).
Castello San Salvatore
Tra il 1245, anno dell’acquisto della collina, e il 1797 cioè l’arrivo di Napoleone in Veneto, il Castello San Salvatore a Susegana aveva sempre mantenuto il proprio prestigio sul territorio. Ma anche oltre. Era un centro tenuto in grande considerazione tra le terre della Repubblica della Serenissima e funzionava autonomamente in molti frangenti.
Con le riforme napoleoniche, il castello perse il suo ruolo di “reggia di provincia” ma mantenne l’importanza. Del vecchio maniero medievale, nel XIX secolo, restavano ancora molte parti compensate dai palazzi costruiti al suo interno nel Cinquecento.
Purtroppo, Susegana e il suo castello si trovarono al centro delle feroci battaglie finali della I Guerra Mondiale. Le colline furono bombardate giorno e notte e i due castelli, dei Collalto e di San Salvatore, colpiti più volte. Nel 1919, San Salvatore era quasi totalmente distrutto. Occorsero anni per recuperarlo e ricostruire almeno i palazzi cinquecenteschi. I lavori iniziarono nel 1951. Il Castello di Susegana riaprì al pubblico soltanto nel 2003 dopo più di cinquant’anni di restauri.
Visitare il Castello San Salvatore
In cima a una collina verde, coltivata a campi e vigneti, si ammira da subito la cinta muraria medievale dell’antico Castello San Salvatore. Di quel primo maniero si sono salvate queste porzioni di mura e alcune parti degli edifici della corte, tra cui l’imponente torre del mastio. Molto altro è andato distrutto per sempre, inclusi i preziosi archivi storici, durante la I Guerra Mondiale.
Ciò non toglie comunque il fascino di questo castello con il suo borgo e le possenti mura,, che oggi si può vivere pienamente tramite eventi, cerimonie, banchetti e mostre. Sono previste anche visite guidate alla scoperta dei saloni aperti al pubblico.
Entrare nelle mura del Castello e visitare il suo borgo, il palazzo in stile veneziano risalente al 1700 con splendide opere dei grandi maestri veneti dell’epoca è come fare un viaggio nel tempo e nella bellezza.
Il castello è tutt’ora della discendenza dei Collalto ed attualmente la proprietaria è la Principessa Isabella Collalto de Croÿ.
Il palazzo principale del castello si eleva su due piani, oltre al piano terra, e ospita saloni adibiti a ricevimenti e a mostre. Alcuni ambienti sono privati e non si possono visitare ma là dove potrete entrare ammirerete mobili e oggetti d’epoca ancora ben tenuti.
Il Castello di San Salvatore fa parte del circuito delle Dimore Storiche Italiane e rientra nell”itinerario dell Grand Tour delle Ville Venete. Si tratta di un circuito di eccellenza costituito da una rete di 31 Ville e Dimore. Un progetto per tornare a villeggiare, come facevano i nostri predecessori nel ‘700, utilizzando la bellezza come pratica di vita.
Il fantasma del castello di Susegana
Oltre al Castello San Salvatore, a Susegana c’è tanto altro da vedere. E da fare. Seguendo la storia dei Collalto, per esempio, si può andare a visitare l’antica torre del primo castello della nobile famiglia. Distrutto durante la I Guerra Mondiale, non fu mai recuperato. Ma nasconde ancora il mistero del fantasma di Bianca di Collalto.
Bianca era una giovane serva, allevata insieme ai figli del conte Tolberto (XIV secolo) e divenuta molto amica della ricca famiglia al punto da essere una persona di fiducia. Ma quando il conte sposò in seconde nozze la gelosissima Chiara Da Camino, ogni gesto di Bianca veniva interpretato come una sfida. Fu proprio la nuova contessa che, per gelosia, mentre il marito era in guerra fece murare viva la povera Bianca. Il conte arrivò troppo tardi per salvarla. E, da allora, il suo fantasma appare di tanto in tanto per le vie del paese. Se appare vestito di bianco, annuncia buone cose; se appare in nero, annuncia disgrazie!
Andate a visitare anche la chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria, edificio del XV secolo costruito sui resti di una chiesa più antica. Gli interni furono rifatti nei secoli seguenti e oggi mostrano fini decori barocchi. Altri monumenti di Susegana sono: i ponti di epoca romana, uno sul Piave e uno sul Crevada, e la “grotta-ospedale” della II Guerra Mondiale. Infine, a Susegana si possono visitare le vigne e le aziende vinicole, e naturalmente degustare le bontà locali … vini e non solo!
Come arrivare a Susegana e dove alloggiare
Susegana dista appena 25 km dall’aeroporto di Treviso e 60 km dall’aeroporto internazionale di Venezia, con i quali è ben collegata tramite bus locali.
Chi arriva in macchina: da Venezia, seguirà l’autostrada A27 per Belluno, uscita a Conegliano. Quindi imboccando la SS13, in direzione Treviso dopo pochi chilometri sarà a Susegana. Arrivando da Verona, autostrada A4 fino a Mestre poi A27 fino alla uscita Conegliano. Da Treviso e da Udine basterà soltanto seguire la SS 13 tenendo a mente le indicazioni da Pontebbana.
Se si vuole, si può alloggiare al Castello o nei suoi immediati dintorni. I migliori resort turistici ad esso collegati si trovano a questo link.