Quando gli elementi naturali si ritrovano in un unico punto del globo, tutto è magia, calore, luce e incanto. Nella Cina sud Occidentale, il rispetto della natura da parte dell’uomo è ancora oggi messo in pratica e tutto gli viene ripagato. Il riso, da sempre alimento base della cucina cinese, viene coltivato in vaste aree, e richiede una cura dell’ambiente minuzioso e attento. Da febbraio a marzo le terrazze di riso a Yuanyang, luogo d’origine della popolazione Hani, e quelle di lenticchie a Longshuba si riempiono di coltivatori che preparano il terreno e seminano.
Lo spettacolo dalle prime luci dell’alba è sorprendente grazie al sole che si riflette sull’acqua. Le nuvole e il cielo si riflettono e tutto si confonde. Molti hanno provato a contare i numerosi livelli di questi terrazzamenti e alcuni hanno ipotizzato essere 3785 (solo a Yuanyang), tanti quanti gli anni dalla loro formazione e nascita. Spesso la nebbia li ricopre e la poca luce che filtra e si riflette sulle culture rende tutto assorto, trasportandoci in una dimensione parallela. Lo spessore dei bordi sui quali i contadini passeggiano e che delimitano queste vasche di riso sono larghe solamente 15 cm, quindi si può intuire che per fare questo lavoro ci vogliono dei veri e propri “cuor di leone”.
Il sole tramonta e tutto nuovamente si trasforma, ricoprendosi di tutte le sfumature del rosso. Le terrazze sono da sempre i più importanti mezzi di sostentamento del popolo e un Patrimonio dell’UNESCO che attira ogni anno moltissimi turisti e fotografi.