La Germania orientale, immersa in verdi paesaggi punteggiati da fattorie, pale eoliche e piccoli bacini d’acqua, accoglie i visitatori con la sua natura incontaminata, il fascino senza tempo dei suoi villaggi rurali e le sue moderne città. Esplorare la regione della Sassonia e la vicina città metropolitana di Berlino, significa avventurarsi in luoghi permeati dalla complessità della storia. Qui, nelle tranquille campagne e fra le vie delle città, si possono ancora percepire gli echi dei tempi in cui la nazione era divisa e il mondo guardava con trepidazione alle tensioni che la attraversavano.
La divisione del Paese di Germania, simboleggiata dal maestoso muro di cemento, non solo ha separato le comunità, ma ha anche segnato profondamente le vite di coloro che abitavano entrambi i lati della cortina di ferro. Percorrere questi luoghi significa immergersi in una narrazione complessa. Ogni villaggio, ogni città, racconta una parte della storia, con monumenti commemorativi e testimonianze vivide che ricordano il passato e celebrano la riunificazione che quest’anno giunge al suo 35° anniversario.
Röcken, il mausoleo di Friedrich Nietzsche
Il territorio della Sassonia è rinomato per aver dato i natali a figure di spicco che hanno plasmato la storia non solo della Germania, ma dell’intera Europa. Fra queste, emerge il filosofo Friedrich Nietzsche, la cui eredità intellettuale si intreccia in maniera profonda con il tessuto storico e culturale europeo. Il suo mausoleo situato nel piccolo villaggio di campagna di Röcken, nelle immediate vicinanze della città di Lipsia, offre una prospettiva inedita sull’uomo e su ciò che ha influenzato il suo pensiero.
Immerso in un’atmosfera bucolica, circondato da casette con i tetti spioventi e viuzze acciottolate, il mausoleo di Friedrich Nietzsche si erge nelle vicinanze della chiesa dove, da bambino, Nietzsche ascoltava i sermoni del padre, il pastore protestante del luogo, figura di riferimento della sua infanzia insieme alla madre e alla sorella Elisabeth, anch’essa sepolta nel piccolo villaggio. Vicino alla chiesa, una lapide simbolica commemora l’uomo, invitando i visitatori a esplorare la storia e le idee che hanno influenzato la sua esistenza anche attraverso l’esposizione di manifesti, libri e oggetti conservati nella limitrofa casa museo.
Lipsia, cosa vedere nella città della musica
Seguendo le tracce della storia da Röcken in Germania si giunge poi a Lipsia, città della musica, del commercio e degli eroi. Importante centro in epoca medievale, nell’ottobre 1813 Lipsia fu la sede della “Battaglia delle nazioni”, il più grande scontro armato mai visto in Europa fino all’avvento della Prima guerra mondiale, che vide gli eserciti di Russia, Prussia, Austria e Svezia contrapposti all’esercito di Napoleone. I francesi ebbero la peggio e dal 1913 a testimonianza di quelle gesta rimane il museo Völkerschlachtdenkmal, austero monumento che con i suoi 91 metri d’altezza e le imponenti statue allegoriche, troneggia sulla città offrendo ai visitatori un incredibile punto di vista panoramico.
Per la sua unicità il Völkerschlachtdenkmal è stato scelto come set per importanti produzioni cinematografiche. Fra gli ultimi film girati al suo interno vi sono alcune scene del prequel di Hunger Games, “La ballata dell’usignolo e del serpente”.
Lipsia, dove mangiare
Lasciato l’austero monumento, Lipsia si svela ai visitatori in tutta la sua vivacità ed eleganza. È nota, infatti, per essere la città della musica, casa di Richard Wagner e luogo in cui lavorarono Johann Sebastian Bach, Mendelssohn Bartholdy, Schumann e Mahler.
È una tappa obbligatoria per gli appassionati di arte e letteratura che ameranno anche l’atmosfera conviviale che si respira in locali storici come l’Auerbachs Keller, il secondo ristorante più antico della città. Situato nei sotterranei dell’elegante galleria commerciale “Mädlerpassage” in pieno centro storico, il ristorante deve la sua fama a Johann Wolfgang von Goethe che lo citò nell’omonima scena della sua tragedia “Faust”. Si compone di una grande sala da pranzo caratterizzata da volte, colonne e nicchie in cui possono accomodarsi fino a 500 commensali e da altre quattro camere risalenti al XVI-XIX secolo. La cucina propone piatti tipici della tradizione sassone.
Per gli amanti dei caffè storici, invece, è consigliata una visita al Kaffeehaus Riquet.
Aperta nel 1908 in Schuhmachergäßchen 1, la caffetteria si trova all’interno di un edificio che unisce in modo sapiente Art Nouveau e architettura cinese. Le due teste di elefante che fiancheggiano la porta d’ingresso sono il marchio di fabbrica di Riquet e qui troverete vere e proprie specialità come il Leipziger Lerche, dolce di pasta frolla ripieno di un composto di mandorle tritate, noci e una ciliegia, il Kaffee Riquet, l’Elefantenkaffee e il Pharisäer, il caffè zuccherato con rum e panna montata.
Lipsia, la chiesa di San Nicola e la rivoluzione pacifica
Poco lontano dalla caffetteria c’è un altro luogo simbolo della città: la chiesa di San Nicola, una delle più antiche di Lipsia. È qui che ebbero inizio le storiche manifestazioni del lunedì nel settembre del 1989.
Dal 1982, infatti, la chiesa divenne il punto di incontro per gruppi pacifisti, ambientalisti e attivisti per i diritti umani, che invitarono regolarmente le persone a unirsi in preghiera per la pace. Il 9 ottobre 1989 più di 70.000 persone si radunarono nel centro di Lipsia manifestando senza ricorrere alla violenza. Questo evento segnò il primo crollo della dittatura dell’ex DDR di fronte alla determinazione dei cittadini. Fu un momento chiave nella storia tedesca ed europea.
A ricordo di quel giorno, dal 1999 nella piazza antistante l’edificio religioso, si trova la colonna con foglie di palma opera di Andreas Stötzner e Markus Gläser che commemora il punto di partenza delle manifestazioni del lunedì a Lipsia. Dal 2003, inoltre, sono stati aggiunti una fontana in granito progettata da David Chipperfield e cubi di vetro colorato dell’artista Tilo Schulz incastonati nella pavimentazione del sagrato per sottolineare l’importanza dello spazio pubblico come luogo per la libera espressione dei cittadini.
Dove dormire a Lipsia
A venti minuti a piedi dalla chiesa di San Nicola e dal centro storico, in Seemannstraße 2, il Légère Express Leipzig, accoglie i visitatori con le sue 161 camere di design, 5 appartamenti per soggiorni più lunghi e spazi di coworking adatti a studenti e lavoratori. L’Hotel propone una colazione internazionale, dolce e salata, ed è una buona base di partenza per scoprire la città e i suoi quartieri passeggiando o prendendo i tram 12 e 15 che conducono in pochi minuti nella centralissima Augustusplatz.
Mödlareuth: storie di confine fra Germania Ovest e Germania Est
Se a Lipsia le tracce della grande storia si incrociano con la determinazione di spirito del popolo e a Berlino i resti del muro sono stati trasformati grazie all’arte e all’architettura, esiste un luogo ad un’ora di auto da Lipsia dove è possibile comprendere davvero le sensazioni che la divisione causata dalla Cortina di ferro ha lasciato nelle persone e nelle comunità: Mödlareuth.
Questo villaggio in Germania di circa cinquanta abitanti al confine tra la Baviera e la Turingia in Germania è attraversato da un piccolo torrente che nel corso della storia ha sempre diviso l’abitato a metà.
Se in passato il confine naturale era facilmente attraversabile grazie ad un ponticello, a partire dal 1945, con l’inasprirsi delle tensioni, questo passaggio divenne invalicabile. La Turingia, infatti, diventò parte della zona di occupazione sovietica, mentre la Baviera venne inclusa nel settore americano. Con la fondazione della Germania Ovest e della Germania Est, il confine fra i due stati divise Mödlareuth a metà e il passaggio da una parte all’altra era possibile solo con un lasciapassare. Il villaggio era attraversato da una recinzione di filo spinato che nel tempo si trasformò in un grande muro protetto da campi minati e sorvegliato da torri di guardia.
Mödlareuth: il museo diffuso e i ricordi degli abitanti
Questa divisione ebbe un impatto significativo sulla vita quotidiana degli abitanti, separando famiglie, amici e comunità come ricorda Susan Burger, giovane guida del museo di Mödlareuth istituito nel 1994. “Sono nata nel 1985 e nei miei ricordi ho sempre vivida l’immagine di mia nonna mentre osservava il confine, il muro, con la speranza di poter riabbracciare parenti e amici- racconta Susan- La mia famiglia si trovava nella parte Est del paese e ricordo l’attesa dei pacchi dei parenti della zona Ovest che contenevano quelle che per me erano un autentico tesoro: le gomme da masticare”. Attraverso mostre interattive, video e testimonianze dei residenti locali, oggi il museo offre una panoramica completa della storia di Mödlareuth nel contesto più ampio della guerra fredda ed è diventato un importante luogo di memoria e riflessione sulla divisione della Germania e sulla sua riunificazione.
Berlino festeggia i 35 anni dalla caduta del muro
L’itinerario sulle tracce della storia della caduta del muro giunge così a Berlino. Attraverso i secoli questa città ha visto l’ascesa e la caduta di imperi, ha vissuto l’epoca dei “Ruggenti anni’20”, ha affrontato le conseguenze della guerra e della divisione mantenendo la capacità di rinascere ed evolvere in un moto perpetuo che l’ha resa una delle capitali più eclettiche e dinamiche d’Europa.
Oggi, Berlino si prepara ad ospitare gli Europei di calcio del 2024 nel mitico Olympiastadion, ma soprattutto a celebrare il trentacinquesimo anniversario della caduta del Muro con numerose attività che culmineranno nella giornata del 9 novembre.
Berlino: i murales della East Side Gallery
La East Side Gallery rappresenta un’importante testimonianza storica e artistica nella città. Situata lungo le rive della Sprea a Friedrichshain, questa galleria d’arte a cielo aperto è stata realizzata da 118 artisti provenienti da 21 paesi nella più lunga sezione del muro ancora in piedi.
Aperta al pubblico il 28 settembre 1990, circa un anno dopo la sua creazione, la galleria è inserita nella lista dei monumenti storici. Fra i murales da non perdere c’è sicuramente l’opera di Dmitrij Vrubel, “Fraternal Kiss”, che raffigura il bacio tra il leader russo Leonid Brezhnev ed il Presidente del partito SED della Germania dell’est Erich Honecker. La rinascita di Berlino attraverso l’arte che ha colorato ciò che è rimasto del muro, un tratto lungo 1.316 metri, testimonia il potere dell’espressione artistica nel trasformare i luoghi e nell’affrontare il passato in modo creativo e costruttivo. Questa galleria, infatti, non solo commemora gli eventi storici, ma rappresenta anche un simbolo di speranza, libertà e riconciliazione
Musei e virtual experience per rivivere la storia
Vicino alla East Side Gallery si trova anche il Museo del Muro di Berlino (Mauermuseum an der East Side Gallery). Questo spazio espositivo offre un’immersione completa nella storia del muro attraverso fotografie, oggetti d’epoca e testimonianze personali.
Per narrare alle nuove generazioni la tensione dell’epoca e le emozioni di chi visse quella divisione, Berlino abbraccia l’innovazione tecnologica della realtà virtuale per offrire una comprensione più profonda del suo passato. Nel Museo della Guerra Fredda situato in Unter den Linden 14 fra la Porta di Brandeburgo e il duomo della città, grazie a speciali visori è possibile rivivere la storia attraverso gli occhi di due suoi protagonisti: Hans Conrad Schumann, primo militare riuscito a fuggire dal settore sovietico a quello occidentale della città e Peter Leibing, il fotografò che immortalò quel salto verso una nuova vita. Questa combinazione di storia, arte e tecnologia offre un’esperienza educativa e davvero coinvolgente.
Berlino, dove dormire
Vicino alla East Side Gallery, nel cuore di Berlino Friedrichshain, l’Hotel Amano East Side incarna l’anima dinamica e sofisticata della città. Con un design audace e contemporaneo, la struttura accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera intrigante, arricchita da giochi di luce, raffinati dettagli in marmo e un’estetica equilibrata tra bianco e nero, che riflette perfettamente lo spirito moderno di Berlino. Dalla sua suggestiva terrazza panoramica, è possibile godere di una vista mozzafiato sul fiume Sprea e l’animata zona dell’Ostbahnhof, tutti raggiungibili a breve distanza. Inoltre, grazie alla sua posizione privilegiata, a pochi passi dai locali notturni più rinomati della città, l’hotel offre agli ospiti un’esperienza senza pari nella vivace capitale tedesca.
Olympiastadion: dai giochi olimpici del 1936 agli Europei di calcio 2024
Dalla stazione di Friedrichshain muovendosi con le linee della metro S3 oppure S9 si giunge nel tempio dello sport berlinese: l’Olympiastadion, costruito tra il 1934 e il 1936 per i Giochi Olimpici. La struttura, che può ospitare più di 70.000 spettatori, è stata utilizzata dal Reich per scopi propagandistici ma è nota anche per le vittorie del velocista afroamericano Jesse Owens sui campioni tedeschi durante i Giochi del 1936. Con un tour guidato, oggi si possono visitare tutti gli ambienti solitamente inaccessibili ai tifosi come gli spogliatoi e la cappella con le pareti d’oro dove i grandi campioni del calcio sono soliti trascorrere i momenti che precedono le partite. Inoltre, dal 15 giugno al 14 luglio 2024, lo stadio sarà protagonista dei campionati UEFA EURO 2024. Per l’occasione, la Porta di Brandeburgo diventerà una grande “Fan zone” con stand e maxi schermi dove seguire le partite.
Berlino, dove mangiare
Per gli amanti dei locali tradizionali lo Scheune, ristorante situato a poca distanza dalla stazione della metro Grunewald a tre chilometri dall’ Olympiastadion, propone piatti tipici della cucina tedesca in un ambiente rustico e accogliente dove non manca mai una buona birra.
Per chi ama i locali storici, invece, è consigliata la cena da Nolle, pilastro della scena culinaria di Berlino. Facilmente accessibile dalla stazione della S-Bahn Friedrichstrasse, il locale è situato sotto la linea della S-Bahn in un affascinante arco a tutto sesto. Varcando la sua soglia ci si ritrova nei favolosi anni ’20 con manifesti pubblicitari storici e dipinti murali in stile Art Déco. Il menù offre una selezione di piatti tipici della cucina berlinese, tra cui polpette e currywurst, accanto a prelibatezze come la sella di vitello e il filetto di manzo sudamericano.
( https://www.restaurant-nolle.de/en/ )
Berlino: gli eventi per il 35° anniversario della caduta del muro
A partire da maggio 2024, l’Humboldt Forum a Mitte ospiterà una grande mostra annuale dedicata al perduto Palazzo della Repubblica, con informazioni, ricordi e uno spettacolo teatrale. Il Museo della DDR, situato a breve distanza, permetterà ai visitatori di ammirare un dettagliato modello del palazzo e delle sue parti originali. Inoltre, dalla primavera del 2024, il Memoriale del Muro di Berlino offrirà una nuova guida digitale multilingue, mentre il 9 novembre, lungo l’ex tracciato del Muro, saranno installati manifesti, cartelli e striscioni storici, per evidenziare i valori per cui si è combattuto allora e per cui ancora oggi si manifesta: la libertà, pilastro di una società aperta e diversificata.
Questo itinerario di viaggio Germania può essere aprofondito attaverso i segueiti link https://www.visitberlin.de/en
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