Opportunità incredibile per visitare un Paese incantevole sia dal punto di vista naturalistico che culturale. Il Buthan seduce con un fascino unico, tipicamente orientale: un Paese dove le tradizioni sono fondamentali e il culto per lo spirito è parte del quotidiano. Ecco perchè visitare il Buthan in occasione del Tshechu a Dhomkar, uno dei suoi festival principali, si rivela un’incredibile opportunità per un viaggio che rende più ricchi dentro.
Il programma di viaggio, giorno dopo giorno…
1° giorno: Arrivo a Kathmandu, la capitale nepalese, svolgimento formalità d’ingresso, ritiro del bagaglio e disbrigo delle formalità doganali. Briefing sul tour. Resto della giornata a disposizione per riposarsi un po’.
2° giorno: Giornata di visite guidate. La mattina visita al grande tempio induista di Pashupathinath, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e dedicato al culto di Shiva e circondato da innumerevoli templi sulle rive fiume Bagmati. In seguito visita del grande stupa buddista di Bhoudanath. Nel pomeriggio, si sale a visitare lo stupa di Swayambunath, detto anche “tempio delle scimmie”. Tornati in città, si visita la zona del centro, con la piazza del Durbar.
3° giorno: Trasferimento in aereo verso Paro. Durante il volo lungo l’Himalaya si possono vedere Cho Oyu, Everest, Lhotse, Makalu, Kanchenjunga e il sacro monte del Bhutan, il Jomolhari. A Paro si visita la Ta Dzong, un’antica torre dell’orologio, che è ora dimora del Museo Nazionale e il Paro Rimpung Dzongil ,centro dell’autorità civile e religiosa.
4° giorno: Si parte in vettura per Thimpu e, prima di raggiungere Chunzom, alla confluenza dei fiumi Paro e Thimphu, ci si ferma al monastero Tachogang, “il tempio del cavallo eccellente” costruito dal Gyalpo Thangthong, costruttore di 58 ponti sospesi con catene di ferro fra Tibet e Bhutan. A Thimpu visita del monastero-fortezza di Changangkha Lhakhang, situato su un colle sopra la capitale.
5° giorno: Dopo colazione ci si reca al Memorial National Chorten ideato dal Re Jigme Dorji Wangchuk come monumento alla pace nel mondo e alla prosperità. Prima si visita lo zoo di Thimpu, dove vedere il Takin, l’animale nazionale del Bhutan. In seguito si visitano la National Library, l’Istituto Nazionale di Zorig Chumsum (scuola del dipinto), e il piccolo National Textile museum, dove sono esposti fra i migliori dei famosissimi tessuti del Bhutan. Nel tardo pomeriggio visita del Trashicho Dzong, sede estiva del Jhe Khenpo (l’abate superiore del Bhutan) che contiene anche la sala del trono e gli uffici governativi.
6° giorno: Trasferimento sul passo Dochu-La attraverso dense foreste. Il passo con bel tempo offre un panorama su gran parte del Himalaya dal Masagang, Tsendagang, Terigang, Jejegangphugang, Kangphugang, Zongphugang fino al Gangkar Puensum, la vetta più alta del paese e il monte più alto ancora inviolato dall’alpinismo. Si scende nella fertile valle di Phunaka attraverso le foreste. Prima dell’arrivo, transitando per un caratteristico villaggio, ci si reca al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina che sovrasta il fiume di Phunaka, fondato dal grande Lama Drukpa Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Terminata la visita si prosegue per Phunaka, la capitale del Buthan fino al 1955 e sistemati in albergo, visita del Punakha Dzong, costruito nel 1637 da Shabdrung Ngawang Namgyal, considerato il fondatore del Bhutan.
7° giorno: Si parte per Wangdue Phrodhang Dzong, distrutto dal un incendio nel 2012 e in fase di ricostruzione prima di giungere al successivo valico, il Pelela La (3400 m) ), confine geografico e culturale tra est e ovest del paese che porta verso il Bhutan centrale. Stop lungo la strada al Chendbji Chorten, costruito nel 18° secolo dal Lama Shida.
8° giorno: Oltrepassando il valico dello Yontong La si attraversano selve di abeti che lasciano il posto a pini, bambù e coltivazioni di grano saraceno, orzo e patate, man mano che si scende nella valle di Bumthang, un complesso di 4 valli: Chunmey, Choskhor, Tang e Ura per giungere infine Jakar nella valle di Choskhor la “capitale” della valle. Nel pomeriggio si visita lo Jakar Dzong, il castello dell’uccello bianco che ospita il centro amministrativo, l’ordine monastico e l’istituto privato Karchu Dratshang retto da sua eminenza Namkai Ningpo Rinpoche.
9° giorno: Dopo colazione, trasferimento nella vicina Dhomkar, dove si assiste alla danza dei monaci durante il Tshechu, importante ricorrenza nel calendario buddista bhutanese, prima di tornare a Bumthang per le visite al Zangdopleri Lhakhang, costruito dalla Grande regina madre e del complesso di Kurjey Lakhang. Si visita il Konchogsum Lhakhang che risale al VI o VII sec.
10° giorno: Si rientra per Trongsa e poco dopo il passo di Phele La si dirama dalla strada principale a Sud nelle cosiddette Montagne Nere per la valle glaciale di Phobjika posta a poco meno di 3000 metri. Visita del monastero di Gangtey Goemba, costruito nel XVI secolo, in cui risiedono un centinaio di monaci. Visita al Black Neck Crane Centre, da dove, si possono osservare le splendide gru “collo nero” considerate sacre.
11° giorno: Si rientra per la strada principale per Wangdue Phodrang e il passo di Dochu La, al quale dedichiamo una doverosa sosta. Qui si trovano anche gli 108 Chorten eretti in memoria dei caduti in guerra.
12° giorno: Dopo la colazione trasferimento per Paro, dove si visita il famoso “nido della tigre”, Satsam Chorten o Taksang, uno dei più famosi monasteri del Buthan, arroccato a 900 metri sopra la vallata di Paro. Prima di rientrare a Paro, visiterete il Kyichu Lakhang, composto da due templi ed uno dei monasteri più antichi del Bhutan, eretto nel 8° secolo.
13° giorno: Trasferimento in aeroporto e volo Paro – Kathmandu che vi porta nuovamente lungo tutto la catena dell’Himalaya. Dopo l’arrivo e lo svolgimento delle formalità, trasferimento assistito in albergo.
14° giorno: Ritorno a casa.
Fonte | www.navyonnepal.it