Evora e l’Alentejo, alla scoperta di un misterioso Portogallo

Oltre il fiume Tago c’è un paese diverso, particolare. Oltre il fiume Tago, il Portogallo cambia e offre scenari nuovi e anche misteri. Oltre quel fiume, il Tago, si apre l’Alentejo. Il nome vuol dire proprio questo – “oltre il Tago” – e questa regione effettivamente va molto al di là del semplice confine di un corso d’acqua.

Siamo nel sud del Portogallo, tra l’oceano Atlantico e la regione di Lisbona, con la Spagna alle spalle e una grandezza tale da necessitare la suddivisione in sottoregioni: Alentejo Centrale, Alentejo Litorale, Alto Alentejo, Basso Alentejo e Lezirìa do Tejo. Il nostro percorso ci porterà a scoprire il distretto dell’Alto Alentejo, dove sorge la città di Evora.

Evora, la città dell’Alentejo

Non a caso, tra le tante, prendiamo come meta proprio Evora. Si tratta infatti della città più grande non solo dell’Alto Alentejo ma dell’intera regione. Abitata fin dalla preistoria, conosciuta dai Romani – viene citata da Plinio – e seconda città portoghese per importanza, dopo Lisbona, durante il medioevo, Evora è patria di bellezza e di mistero. Il suo centro storico è stato dichiarato tutto Patrimonio UNESCO.

La città di Evora possiede una delle cinte murarie difensive più complete e belle al mondo, ma è anche un luogo ricco di testimonianze. Lo si può vedere dalle chiese, come la cattedrale di Santa Maria Assunta, edificio medievale fortificato con due campanili-bastioni a protezione. O come le chiese rinascimentali della Graça e della Misericordia.

Da ammirare in città anche il Tempio di Diana, o Tempio Romano – di cui restano possenti colonne e i basamenti di due vasche sacre – la bellissima Università e la Piazza do Giraldo.

I misteri di Evora

Uno dei luoghi più misteriosi e tetri di Evora è la chiesa di Sao Francisco. Edificata nel XVIII secolo, si caratterizza per un passaggio obbligato: il suo atrio di  ingresso, infatti, è interamente rivestito da ossa umane! Si contano circa 5000 scheletri in tutto, più il corpo di un bambino che sembra quasi fuori posto tra i tantissimi resti di frati e adulti illustri della città. L’atrio vi accoglie con la scritta: le nostre ossa aspettano le vostre.

Un altro monumento da non perdere, nei dintorni di Evora, è quello diffuso dei siti megalitici. Si contano circa 10 località in cui è possibile ammirare queste antichissime – circa 7000 anni – costruzioni fatte con grossi massi. Che siano resti di villaggi, di templi o solo dei dolmen isolati sono un mistero meraviglioso. Il dolmen di Zambujero è forse il più grande del mondo, e il monte Almendres è il sito di menhir più vasto d’Europa.

Cosa fare e cosa vedere in Alentejo

La regione di Evora, l’Alto Alentejo, è caratterizzata da una serie di colline costellate da piccoli paesi e da castelli che dominano la pianura circostante. Ma l’Alentejo in generale offre moltissime bellezze da ammirare, e da vivere. Per chi ama la natura, la riserva di Alqueva – detta Dark Sky è un’emozione da non perdere: questo è il luogo migliore in Europa per osservare le stelle che sembrano vicinissime e più luminose del normale.

Al confine con la Spagna si aprono le meraviglie naturali del Parco Serra de Sao Mamede, con cinque itinerari immersi nella natura alla scoperta di montagne, boschi e corsi d’acqua. Il parco è attraversato da uno dei percorsi turistici più “gustosi” del Portogallo: la Via dei Vini. Da Serra de Sao Mamede a Valle Guadiana visiterete le vigne che danno vita a otto marchi DOC.

In Alentejo però potete anche praticare sport acquatici, e in particolare il surf. Le spiagge, qui, sono battute da altissime onde come se fossimo in California e la costa dell’Alentejo è di incredibile bellezza. Se vi trovate in quella zona, visitate Vila Nova de Milfontes, una piccola città che però vi stupirà per la vivacità della sua vita notturna e per l’organizzazione della sua spiaggia. Da non perdere anche i lidi di Grandola, Porto Covo e Sines, quest’ultima città natale dell’esploratore Vasco de Gama.

Informazioni utili

Per raggiungere Evora e l’Alentejo non avrete alcun problema di spostamento. Si atterra all’aeroporto di Lisbona e dalla capitale portoghese si può prendere sia il treno che l’autobus per Evora – circa un’ora e mezza di viaggio – o andare con auto a noleggio. Con un viaggio di due ore si raggiunge facilmente un’altra città di Alentejo, Beja, mentre con tre ore di autostrada sarete a Portalegre nell’interno della regione.

La chiesa-ossario di Sao Francisco è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 18:30 e l’ingresso con visita guidata costa 5 Euro (ridotto 3,50).

I megaliti si possono visitare autonomamente, ma data la varietà di dislocazione e di storia dei monumenti è consigliabile andare con escursioni organizzate, disponibili sia con partenza da Evora che da Lisbona.

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