Ancora all’aperto e tra shopping e sbirciate ai vicoli si giunge ad Holyrood Palace che non solo concede una vista sulla vita regale inglese, ma custodisce persino un’abbazia del XII secolo. Di fronte sta il nuovo Parlamento Scozzese che dal 1999 legifera sugli affari interni, in autonomia dai voleri della Regina. Una struttura moderna e aperta alle visite (anche durante le sedute ufficiali!) che funge da porta al polmone verde di Edimburgo: Holyrood Park. Per concludere in serenità la prima giornata di visita della capitale nordica niente è meglio che una sana passeggiata verso l’Arthur Seat, il vulcano spento che domina la città: 40 minuti di salita tra oasi ornitologiche e il respiro di una vista che si fa sempre più mozzafiato.
Per la cena non c’è che l’imbarazzo della scelta tra i Pub del centro, George Street e Leith Street offrono però qualcosa in più: ambienti caldi e accoglienti, variegata scelta di piatti di pesce e carne, nonché la vicinanza al teatro cittadino, sempre ricco di proposte attraenti come i numerosi musical molto apprezzati a queste latitudini. Il dopo cena è rigorosamente da trascorrere in Grassmarket, con chiassosi e festanti pub che offrono musica locale più o meno tradizionale, ma sempre piacevole.
Il secondo giorno di permanenza è bene salutarlo con la robusta colazione locale, per poi affrontare al meglio la salita a Calton Hill, che non solo ospita diversi monumenti storici ma offre la miglior vista sulla città. Una pausa sulla cima è doverosa presso l’Osservatorio Cittadino, che offre una storia della città proiettata in 3D.
Anche una volta discesi da Calton Hill è la nuova anima della città che ci trascina. Princes Street invita a destreggiarsi in distensivi ricercati acquisti: moda, musica e libri su tutti. In men che non si dica si giungerà ai rinomati musei cittadini: la National Gallery, la Scottish National Portrait Gallery e il National Gallery of Modern Art. Edimburgo è di fatto una capitale culturale e alle esposizioni fisse si affiancano mostre molto interessanti come quella attualmente riservata a Goya.
La seconda serata possiamo dedicarla al brivido, seguendo la scia dei molti romanzi gotici ambientati da sempre a Edimburgo: a Greyfriars, il cimitero storico cittadino, ogni sera inizia un tour dei luoghi infestati dai fantasmi in città. Può sembrare di basso gusto, eppure un’esperienza di questo tipo consente di recuperare la dimensione di confine di questa città: guardata da un vulcano, costruita su delle colline artificiali, protetta da un castello inespugnabile, eppure lussureggiante..è come se da qualche parte ci fosse un segreto che attende…
Foto e testi di Massimo Frera
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