Radicofani, in provincia di Siena, oggi è un minuscolo comune da 1000 abitanti. Sorge nel cuore della Val d’Orcia, una delle meraviglie naturali della Toscana, e ha una storia gloriosa legata al Medioevo e alla sua poderosa rocca fortificata. Dall’anno 900 fino alla metà del XVI secolo, questo castello fu punto di riferimento per battaglie e contese feudali.
Oggi la rocca è un museo storico che attira turisti da tutto il Paese. Ma per gli amanti del mistero, l’interesse storico di questo luogo non è tutto. Intorno al castello, infatti, sorge un’area verde, un parco pubblico, chiamato Bosco Isabella. Non un parco qualunque, ma un gigantesco itinerario esoterico legato alla Massoneria. Ogni singolo elemento qui ha un significato ben preciso.
Il giardino del senatore
Bosco Isabella viene fondato tra la fine del XIX e i primi anni del XX secolo dall’avvocato e senatore del regno Odoardo Luchini, nativo di Radicofani. Luchini era un grande appassionato di botanica. Il suo progetto era quello di estendere il proprio giardino e i propri esperimenti sulle piante, rendendo il tutto fruibile al popolo.
Una volta delimitata la nuova proprietà, inizia a collocare e valorizzare piante di ogni specie, provenienti da ogni parte del mondo. Negli anni, decine di alberi diversi – per citarne alcuni: sequoie, cedri libanesi, pioppi, cerri, acacie, olmi, castagni, cipressi, pini, agrifogli, ciliegi … – hanno reso il bosco una macchia verde fittissima.
Ma attenzione, perché il disordine selvatico che in apparenza si presenta ai vostri occhi in realtà è un percorso preordinato. Un progetto sistemato secondo una logica più che razionale. Perché, oltre ad essere un botanico amatoriale, Luchini era anche un fervente massone e apparteneva a una loggia per la quale svolgeva ruoli importanti. La Massoneria, a Bosco Isabella, si collega a doppio filo con la natura in un cammino ricco di significati.
Bosco Isabella, itinerario botanico-esoterico
Bosco Isabella prende il nome dalla moglie di Odoardo Luchini e fin dall’inizio fu pensato come un itinerario botanico-esoterico. Le piante non erano disposte a casaccio, o secondo gusti personali, ma seguendo indicazioni massoniche ben precise. Alcuni alberi sono stati collocati secondo un “cammino simbolico”. Certi accostamenti di piante ad alto e basso fusto – rigorosamente a gruppi di tre – ripetono il “numero perfetto” massone.
Una siepe disposta a forma di cerchio indica l’Occhio della Provvidenza, mentre il monumento principale di Bosco Isabella – la grande piramide di pietra – è il simbolo assoluto della Massoneria. Per arrivare alla piramide si percorre un sentiero indicato da due enormi massi (le colonne del tempio di Salomone!) e si passa accanto alle giare interrate, altro simbolo salomonico.
L’intervento umano per realizzare questa simbologia, però, non è invasivo. La natura, infatti, è libera di crescere senza eccessive forzature. Anche gli arredi e gli abbellimenti del parco sono realizzati con elementi naturali – pietra, legno, canne – in modo che nulla subisca stravolgimenti. Per questo, il parco viene definito con merito “Giardino Romantico”.
I monumenti più belli di Bosco Isabella
I tre monumenti più belli di Bosco Isabella sono la Piramide, il Fortino e l’Antico Tempio Etrusco. La Piramide è alta circa 10 metri, formata da grossi blocchi di basalto scuro, ed è quasi del tutto nascosta dalla fitta vegetazione intorno. Oggi si utilizza per eventi e cerimonie, e spesso vi vengono celebrati riti vicini alla Massoneria. Per alcuni è quasi un tempio all’aria aperta.
Del Fortino non resta quasi più nulla, solo alcuni massi delle fondamenta che ne rivelano la posizione. Distrutto forse durante l’assalto dei Medici nel 1555, l’edificio militare doveva servire per proteggere Siena dall’arrivo dei nemici, dato che dominava l’intera vallata da questo colle.
L’Antico Tempio Etrusco fu ritrovato durante alcuni scavi nel 1902. Si tratta in realtà di una misteriosa costruzione poligonale di cui restano soltanto le mura. Secondo gli studi condotti dallo stesso Luchini era certamente un luogo di culto di epoca etrusca, cosa che rese il suo Bosco Isabella ancora più prezioso agli occhi delle logge massoniche.
Perché visitare Bosco Isabella
Bosco Isabella, al di là dell’interesse per il mistero e l’esoterismo, è una bellissima area naturale aperta al pubblico. Si può venire qui per un pic nic, per una gita fuori porta, per giocare con i figli, per una passeggiata romantica. L’importante è avere rispetto del posto e lasciarlo così come lo troverete.
Lo spirito con cui Bosco Isabella è nato era quello di godere della natura senza soffocarla, senza modificarla, senza farla soffrire. Un’idea ambientalista ante litteram che deve essere rispettata ancora oggi, a maggior ragione. E poi chissà … magari le energie che ogni tanto vengono evocate dai rituali segreti dei massoni potrebbero non gradire una mancanza di rispetto!
Informazioni utili
Per arrivare a Bosco Isabella si deve arrivare a Radicofani. In macchina, potete percorrere l’autostrada A1, uscendo a Chiusi/Chianciano Terme e proseguendo verso Sarteano e Radicofani.
In treno, si scende alla stazione di Chiusi e Chianciano Terme e si prende l’autobus diretto. I bus per Radicofani partono da Chiusi, da Siena e da San Quintino d’Orcia.
L’ingresso al parco è libero.