Palazzo Maffei: una casa museo nel cuore di Verona

Un antico palazzo nel cuore di Verona costruito dalla famiglia Maffei nel XV secolo in stile tardo rinascimentale e un uomo, Luigi Carlon, classe 1939, Cavaliere del Lavoro e imprenditore nel settore dei prodotti chimici per l’edilizia, suo proprietario. Ma sopra a tutto un grande amore per l’arte e per la propria città. Questa è Palazzo Maffei Casa Museo a Verona.

Perché Carlon, grande appassionato di arte, nel corso della sua vita ha raccolto un numero considerevole di opere e ha deciso che fosse giusto condividere tanta bellezza allestendo un vero e proprio museo. Una collezione totale nel magnifico palazzo che delimita il lato nord di Piazza delle Erbe a Verona. Una sintesi delle arti sviluppata sul progetto architettonico e allestivo dello studio Baldessari e Baldessari ed esposte in modo ineguagliabile dalla curatrice e storico dell’arte, Gabriella Belli.

Palazzo Maffei Verona

Inaugurato il 14.2.2020, e chiuso subito dopo a causa del Covid ha poi riaperto definitivamente nel 2021 nella migliore forma possibile.

Cosa vedere a Palazzo Maffei

Nelle 29 sale tematiche, trovano spazio circa 350 dipinti, una ventina di sculture, disegni, un’importante selezione di oggetti d’arte applicata (mobili d’epoca, vetri antichi, ceramiche rinascimentali e maioliche sei-settecentesche, ma anche argenti, avori, manufatti lignei, pezzi d’arte orientale, rari volumi), installazioni d’arte contemporanea, anche site specific. Ogni sala ha un proprio tema definito e le opere creano tra loro un dialogo tra antico e moderno, con una prevalenza di autori veronesi o comunque legati alla città scaligera e ad una grande passione per il futurismo italiano e la Metafisica con i grandi maestri del XX secolo.

Le sale tematiche

Le 18 sale al primo piano si sviluppano cronologicamente e per temi. Nella prima parte, connotata dagli affacci sulla piazza, gli ambienti del piano nobile sono allestiti quasi a ricreare l’atmosfera di una dimora privata, ma
anche il senso di una wunderkammer (camera delle meraviglie, come la definisce Carlon), e di una sintesi tra le arti, con nuclei tematici d’arte antica in cui irrompe all’improvviso la modernità. Nella seconda parte, dedicata al Novecento e all’arte contemporanea, ci si immerge in una vera e propria galleria museale, dedicata al Futurismo e alla Metafisica, con alcuni dei massimi artisti del XX secolo: Boccioni, Balla, Severini, ma anche Modigliani, Picasso, de Chirico, Casorati e Morandi accanto a Magritte, Max Ernst, Duchamp. E ancora Afro, Vedova, Fontana,
Burri, Tancredi, Manzoni e molti altri, fino alle istanze più attuali, con Pistoletto, Cattelan, Erlich, Nannucci, Sassolino, ecc.

Palazzo Maffei Verona
Palazzo Maffei. Sala II MIRABILIA (primo Piano)

Al secondo piano ancora 10 sale espositive e una project room per un percorso che invita alla riflessione, grazie anche alle installazioni di artisti contemporanei come Chiara Dynys, Eliseo Mattiacci, scomparso nel 2019, e l’olandese Daan Roosgaarde, tra i più premiati creativi a livello internazionale .
Qui le sale non seguono percorsi tematici ma sono ognuna un entità a sé. Anche qui i nomi sono importanti: da Antonio Canova a Mario Schifano, da Alberto Burri a Fausto Melotti fino a Robert Indiana, con l’iconica Hope, e
all’imponderabile Gino De Domincis, con una scultura esposta al MOMA di New York nel 2008.

Palazzo Maffei Verona
Foto Paolo Riolzi Sala Le donne, i Cavallier, l’Arme, gli Amori, le Cortesie, l’Audaci Imprese

Uno spazio culturale per incontri

La Casa Museo non è però solo opere d’arte ma anche uno spazio culturale per attività e incontri: il «Teatrino di Palazzo Maffei» ad esempio, con oltre 120 posti a sedere per incontri tematici gratuiti o, in collaborazione con l’Ente Lirico veronese, per concerti di musica da camera. O la biblioteca, ricca di volumi sulla storia dell’arte messa a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.

Per i ragazzi esistono poi vari progetti. Dal format «La scienza nascosta nell’arte» per stimolare gli alunni delle scuole primarie e secondarie alla bellezza e alla conoscenza o le collaborazioni retribuite con gli studenti dell’Università di Verona e il Progetto Minerva per lo studio sull’interazione tra arte e salute mentale.

Borderland, l’opera di Manuel Gardina

Il fermento culturale e la curiosità sui nuovi percorsi artistici spingono Luigi Carlon ad una ricerca continua di nuovi scenari d’arte che si è realizzata quest’anno in «Border-land», l’opera che Manuel Gardina ha realizzato per Palazzo Maffei. Attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale vengono rielaborate alcune coppie di opere presenti nel museo con l’aggiunta della variabile umana, quale elemento di imprevedibilità, attraverso un sensore che registra i movimenti del pubblico trasmettendoli in una grande «tela digitale». L’algoritmo generativo che simula la nostra rete neuronale, essendo nutrito da tre diversi elementi porterà ad una serie infinita di opere. Un lavoro che invita a farci riflettere su cosa sia la realtà e su che cosa effettivamente abbiamo visto, restituendo un’esperienza estemporanea.

Tanti diversi percorsi artistici tutti finalizzati alla scoperta delle varie facce dell’arte in un Palazzo che è esso stesso un’opera d’arte.
Palazzo Maffei è una delle cose più belle da vedere a Verona, con il vicino Lago di Garda e le sue località termali.

Informazioni


Per ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale di Palazzo Maffei a Verona.

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