L’Ipogeo di Torre Pinta, storia ed archeologia in Puglia

L’ ipogeo di Torre Pinta è una delle meraviglie nascoste della Puglia e si trova in provincia di Otranto, nella meravigliosa Valle delle Memorie, in un contesto naturalistico quasi incontaminato.. Ci sono molti luoghi interessanti che spesso i turisti durante una vacanza in Puglia nemmeno guardano. Al di là dello stereotipo “trulli, sole e mare” esiste una Puglia dell’entroterra fatta di colline di roccia, esiste una Puglia industriale, esiste anche una Puglia sotterranea. Quando andate a Otranto, lasciatevi certamente incantare dalle sue case bianche abbaglianti, dall’azzurro intenso del suo mare, dalle sue chiese romaniche e dalle spiagge. Ma poi volgete lo sguardo … in basso. E cominciate la vostra discesa nel ventre della città, in un itinerario fatto di cripte, pozzi e percorsi sotterranei davvero strabilianti. Come Torre Pinta.

L’ipogeo di Torre Pinta

L’ipogeo di Torre Pinta è uno spettacolo ma anche un mistero ancora irrisolto. Si tratta di una sorta di “torre al contrario”, ovvero un pozzo profondo che conduce verso il cuore della terra. Ad alcuni può ricordare anche il pozzo di San Patrizio in Umbria di cui abbiamo già scritto.
Ma cos’è un ipogeo? Ipogeo deriva dal greco ??? «sotto» e ?? «terra»: le pareti circolari di Torre Pinta, ormai coperte dal muschio, si aprono in decine di piccole urne cieche come un immenso Colosseo sotterraneo!

Scoperto per caso durante alcuni scavi nel 1976, fu subito chiaro che ci si trovava di fronte a qualcosa di unico e strano. Forse un monumento funerario neolitico? O una catacomba paleocristiana? Un tempio misterioso dei Messapi? O qualcosa di ancor più ancestrale … . Perchè nel giorno del Solstizio d’Estate il sole si allinea perfettamente con l’ingresso principale?

IPOGEO TORRE PINTA
foto TOUR EVENT ITALIA

Il pozzo, tra l’altro, è il cuore di una sorta di “croce” il cui gambo lungo si perde nell’oscurità di una galleria lunga 33 metri. Una coincidenza o un progetto pensato apposta in epoche cristiane? Tante domande senza risposta – anche perchè stranamente non sono stati ritrovati elementi o resti di civiltà antiche, quaggiù. Tuttavia questo ci induce a pensare che questo luogo fantastico sia stato  usato e sfruttato un po’ da tutte le culture locali, nel tempo. E attualmente è sfruttato come attrazione turistica, pur essendo proprietà privata (appartiene a un agriturismo, ma i gestori accompagnano volentieri i turisti che si prenotano per tempo).

Cosa vedere ad Otranto

La Otranto dei turisti è fatta di vicoli e piazze, di palazzi e chiese, di scalinate che scendono al mare. La Otranto che si viene ad ammirare e a vivere è un insieme di edifici bianchi che contengono ristoranti, B&B o musei arredati in mille colori della tradizione salentina.

Le mattine si trascorrono al mare, scegliendo a caso una delle tante – bellissime! – spiagge dei dintorni: la famosa Baia dei Turchi, la affascinante spiaggia del Mulino ad Acqua, e ancora Rinule, Porto Badisco, Baia delle Orte, La Punta, Torre dell’Orso … . Chi ama la natura percorrerà i sentieri che portano all’ex Cava di Bauxite dove oggi sorge un laghetto dalle acque color smeraldo, circondato da rocce di un rosso acceso. Uno spettacolo unico al mondo. Chi invece ama di più i percorsi d’arte, si immergerà negli itinerari storici che faranno conoscere la Otranto di un tempo, giunta fino a noi oggi.

Il medioevo e le chiese rupestri

Nata come colonia Romana in terra Messapica, Otranto visse il suo periodo di maggior importanza durante i secoli del Medioevo, in particolare durante le dominazioni bizantina e sveva. Buona parte dei suoi monumenti ricordano proprio quel periodo. Le chiese, ad esempio, che sebbene si trovino nella parte più barocca della Puglia mostrano uno stile semplice romanico o bizantino. Ammirate il Duomo dell’Annunziata, con i suoi spettacolari pavimenti a mosaico; le chiese di San Pietro, Santa Maria dell’ Altomare, il monastero San Nicola di Casole.

Le tante chiesette rupestri, scavate nella roccia o nelle cripte sotterranee, aprono la via agli itinerari dell’ìpogeo: la cripta del Padreterno e le catacombe di San Giovanni sono le testimonianze più interessanti. Otranto è anche città di palazzi signorili, sui quali domina il Castello Aragonese, e nei suoi dintorni sorgono masserie del XVII e XVIII secolo. Famose anche le torri difensive di Otranto, sparse in tutto il territorio. Una di queste, Torre Pinta, ospita nel sottosuolo uno degli ambienti ipogei più spettacolari al mondo.

Nei dintorni di Otranto …

Nei dintorni di Otranto e di Torre Pinta si trovano diverse località interessanti, alle quali dedicare parte della propria vacanza. Per esempio, la splendida Lecce, le cittadine barocche di Galatina, Nardò, Maglie. Le spiagge di Santa Cesarea Terme e il punto più estremo del “tacco d’Italia”, Santa Maria di Leuca. Volendo osare di più si raggiunge anche Gallipoli, sul lato opposto del tacco, e la favolosa spiaggia di Pescoluse nel territorio di Salve.

Come arrivare, dove prenotare per la visita

La buona notizia è che per visitare l’ipogeo di Torre Pinta si deve prenotare l’accesso presso una struttura turistica, Tenuta Torre Pinta Agriturismo. Due piccioni con una fava, quindi, perchè se c’è posto si può anche alloggiare in questo agriturismo e avere un “posto in prima fila” al famoso pozzo! Per chi non potesse trovare una stanza, resta comunque il numero di telefono da contattare per una visita guidata ( 0836/1902453, oppure cellulare  360/263127  ).

Altre soluzioni di alloggio nella zona sono, per esempio, A Est B&B, Tenuta Turchi, Cala dei Normanni oppure gli hotel Miramare, I Basiliani, e diverse Masserie-Resort.

Si raggiunge Otranto tramite Autostrada A16, uscendo a Bari Nord e proseguendo lungo la Superstrada per Brindisi e poi per Lecce. Da qui, tramite la tangenziale, uscite verso Otranto o verso Santa Maria di Leuca. L’aeroporto più vicino è Brindisi.

PER LE FOTO SI RINGRAZIA: PIXABAY, TOUR EVENT ITALIA E SALENTOACOLORY.IT

 

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