Giulietta e Romeo sono da sempre simbolo di Verona e delle magnifiche scenografie create da Shakespeare in quelle località. Chi non è mai stato – o non ha anche solo visto in fotografia – la famosa “Casa di Giulietta” con il cortile medievale e il balconcino sommerso da lettere e graffiti? Meta imperdibile di ogni visita veronese, ha sicuramente il suo valore, artistico se non proprio storico.
Ma per trovare forse le vere case in cui vissero gli infelici amanti bisogna spostarsi un po’ più ad Est, rispetto a Verona. Bisogna proprio entrare nella provincia di Vicenza e trovare le colline a ridosso del paese di Montecchio Maggiore. Qui sorgono due antichi manieri chiamati proprio “i Castelli di Romeo e Giulietta”. Ma come possono essere, anche queste, le vere case dei due amanti se questi personaggi sono stati inventati dalla fantasia umana?
Giulietta e Romeo nacquero tra questi castelli
Castello della Villa e Castello Bellaguardia si ergono su due colli opposti e sembrano guardarsi da lontano. Con sfida, per alcuni. Con malinconia, per altri. Potrebbero davvero apparire come due amanti separati violentemente, in questo caso dal territorio che si apre in una piccola vallata sottostante.
Li vedeva bene, da casa sua a Montorso Vicentino, l’ex militare Luigi Da Porto che – ferito gravemente in battaglia, nel 1529 – mentre cercava di recuperare la salute rielaborò una vecchia novella medievale. Quella di Masuccio Salernitano dedicata agli infelici amanti Mariotto e Ganozza. Nella versione di Da Porto, i giovani vennero chiamati Romeo e Giulietta e i cognomi scelti tra la toponomastica del territorio, Montecchi e Capuleti, appunto.
Proprio il riferimento al paese di Montecchio fa ipotizzare che inizialmente Da Porto avesse immaginato la storia ambientata nei due castelli del paese. Solo in seguito – la novella fu pubblicata dopo la sua morte – venne trasportata nella ben più grande e nobile Verona, dove la conobbe e la consacrò in seguito Shakespeare. Tuttavia, i due castelli vicentini rimasero nell’ombra fino al XIX secolo quando si recuperò la leggenda originale degli amanti di Da Porto e si decise di dedicare a Romeo e Giulietta questi due manieri.
Storia dei due castelli
Il territorio di Montecchio Maggiore è abitato da millenni, già 2000 anni fa si avevano testimonianze di insediamenti. I colli su cui sorgono oggi i due castelli furono usati per secoli come punti di osservazione e di allerta: dai Romani prima, dai Longobardi poi, e infine dai signori feudali nel primo Medioevo.
Castello Bellaguardia-Costo, detto “della Giulietta”, fu costruito inizialmente nell’anno 1008 sebbene le notizie più certe lo diano databile al XIII secolo, per opera della famiglia Bongiudei. Sicuramente fu portato in dote da una Bongiudei quando la famiglia la diede in sposa a Uguccione Pileo proprio in quel secolo. Distrutto pochi anni dopo, venne recuperato nel 1354 da Cangrande II Della Scala nell’ambito del suo progetto difensivo.
Una serie di castelli delimitava una grande linea protettiva dalla Lombardia a Venezia e Montecchio era sul percorso. Restaurato il Castello Bellaguardia, lo collegò con due cinte murarie alla seconda rocca che fece costruire sul colle di fronte. La grande fortificazione funzionò da presidio militare fino alla prima metà del XVI secolo, dopo di che fu abbandonata. Nel tempo le mura di cinta crollarono e quando si pensò di recuperarla, nel XIX secolo, erano rimasti in piedi solo i due castelli. I lavori di restauro e riutilizzo sono terminati solo a metà XX secolo.
Cosa vedere alle rocche di Romeo e Giulietta
Castello Bellaguardia-Costo, o “della Giulietta”, è il più antico e il più malandato dei due. Ha forma rettangolare e sorge a 254 metri di altezza. Non sono più visibili le merlature, i cammini di ronda né le torrette minori, ma è arrivato a noi quasi intatto il mastio centrale. La torre è alta 20 metri e sovrasta una grande cisterna su un cortile purtroppo danneggiato da restauri del Novecento. Attualmente vi ha sede un ristorante dove tra l’altro è possibile organizzare eventi.
Il Castello della Villa, o “di Romeo”, sorge 300 metri più in là sul colle opposto, a circa 230 metri di altezza. A differenza del castello di Giulietta questo ha pianta irregolare e si trova su un terreno scosceso che tende verso il vicino dirupo. Le migliori condizioni di conservazione lasciano ancora vedere, oltre al mastio centrale, la torre d’angolo e le possenti mura. Qui vengono organizzati spesso eventi culturali e mostre.
Un festoso evento che unisce entrambi i castelli è la Rievocazione Storica della Faida che si tiene in maggio. L’intero paese di Montecchio partecipa in costume a battaglie, parate, matrimoni d’epoca. Tra i ragazzi del paese vengono eletti Romeo e Giulietta dell’anno in corso. Tutti gli eventi hanno luogo lungo il camminamento pedonale che unisce le due colline.
L’itinerario di Romeo e Giulietta
Un interessante itinerario dedicato a Romeo e Giulietta potrebbe partire proprio da Montecchio Maggiore e dalle due rocche fortificate. Si possono visitare prima Castello Bellaguardia e poi Castello della Villa immaginando l’infanzia dei due amanti, i loro primi incontri, il ballo che li fece innamorare.
Poi si prosegue verso Montorso Vicentino, alla ricerca dell’autore che per primo celebrò quell’amore infelice. Da Montorso a Verona – in circa 40 minuti d’auto – si potrà sostare a Piazza delle Erbe immaginando la rissa tra Romeo e Tebaldo. Quindi si raggiungerà in un minuto di passeggiata il cortile della Casa di Giulietta rivivendo idealmente – perchè in realtà si tratta di una ricostruzione – la “scena del balcone” sul bellissimo ballatoio medievale.
Camminando per 4 minuti verso il fiume Adige potrete visitare anche la cosiddetta Casa di Romeo in Via Arche Scaligere. Infine, dirigetevi verso il Museo degli Affreschi Cavalcaselle, una passeggiata di circa 20 minuti, per concludere il percorso davanti alla Tomba di Giulietta.
Come arrivare ai Castelli
Il modo più facile per raggiungere Montecchio Maggiore e i castelli di Romeo e Giulietta è in macchina. Avrete così la possibilità di fare anche l’itinerario fino a Verona. Montecchio Maggiore ha il suo casello sull’autostrada A4 Milano-Venezia, dunque si arriva in pochissimo tempo da entrambe le città. Ottimo collegamento per chi arriva in aereo, atterrando al Marco Polo di Venezia.
In treno il viaggio è più complesso. Lungo la ferrovia Verona-Vicenza, si scenderà a Vicenza. Da qui col treno regionale si arriverà ad Altavilla Tavernelle e dal capolinea della stazione si potrà prendere un autobus di linea locale verso Montecchio.
Un sentito ringraziamento al cordialissimo Ufficio Pro Loco Alte di Montecchio Maggiore per alcune delle foto fornite, ad opera di Diego Faccin Foto Studio Siro.