Colle Ameno era nato da un sogno lungimirante, da una sorta di esperimento. Ed era diventato qualcosa di meraviglioso, talmente unico da far parlare di sé molto più del comune che lo ospitava, Sasso Marconi, vicino Bologna. Tutto nasce dalla fantasia di un nobile signore che voleva, per il proprio feudo, qualcosa in più di campi e botteghe. Voleva realizzare il villaggio ideale, una culla di cultura e di arte da far invidia anche alle più belle capitali. Questo piccolo borgo è stato recuperato da poco, dopo un ingiusto abbandono, riportando in vita il sogno del nobile padrone … e anche l’opportunità, per Sasso Marconi, di fare cultura ad alti livelli.
La storia di Colle Ameno
Nel 1692 il nobile Francesco Ghisilieri comprò da una ricca famiglia bolognese una cappella e una villetta situate in campagna, per poter usufruire dei prodotti della terra genuini. Utilizzò quel luogo per avere un po’ di riposo durante l’estate e per gustare i preparati dei contadini. Lo lasciò quindi in eredità al nipote Filippo, marchese di Ghisilieri, il quale guardò la proprietà con occhi nuovi.
Tra il 1735 e il 1745, il marchese ristrutturò le case presenti nel terreno e ne fece costruire di nuove. Favorì l’apertura di nuove botteghe e finanziò gli esperimenti agricoli nei campi. Fece edificare degli edifici adibiti a ricerche scientifiche, altri adibiti a biblioteche, un ospedale. Il sogno era quello di dar vita al “villaggio ideale”, totalmente autonomo e produttivo. Nel 1762 il Colle Ameno del marchese Ghisilieri era già un piccolo centro di studi, di cultura, di scienze e si apprestava a crescere ancora di più se la morte improvvisa del suo benefattore non avesse stravolto i piani.
Nonostante l’impegno degli eredi, dal 1780 in poi iniziò il declino del borgo e il sogno del marchese si perse nella campagna circostante. Fu riutilizzato soltanto durante la II Guerra Mondiale, come base militare e prigione tedesca, e poi abbandonato nuovamente fino al 1990.
Il recupero di Colle Ameno
Il comune di Sasso Marconi e la Fondazione Marconi hanno iniziato a lavorare sul recupero di Colle Ameno alla fine del XX secolo. Il progetto intendeva non soltanto restaurare gli edifici già esistenti ma aggiungerne altri mantenendo lo stile settecentesco tipico del posto. Attualmente Colle Ameno ospita: botteghe e laboratori artigiani, sale espositive, locali per eventi e progetti didattici e molto altro è in progetto per il prossimo futuro.
Il borgo in quanto tale è già una piccola attrazione turistica che va ad arricchire quelle offerte da Sasso Marconi, ma i progetti futuri intendono valorizzare ogni singolo angolo del paese come attrazione autonoma. Al momento esistono già diversi punti particolari da visitare, veri e propri “monumenti nel monumento”. Ecco le tappe principali di un mini itinerario turistico a Colle Ameno di Sasso Marconi.
Cosa vedere a Colle Ameno
Villa Davia è il nucleo centrale del borgo. Era una villa cinquecentesca rilevata nel XVII secolo dalla famiglia Ghisilieri e ampliata nel corso del secolo successivo con l’aggiunta di nuove ali. La struttura ha resistito nel tempo e oggi, recuperata totalmente, ospita una serie di mostre e di locali espositivi.
Villa Ghisilieri invece non ha avuto la stessa fortuna. L’abbandono in cui era caduta ha fatto crollare quasi tutta la struttura di cui oggi restano solo pochi muri del lato nord, ma si possono ancora intravedere affreschi settecenteschi sulla parte interna.
Aula della Memoria è una stanza adibita al ricordo della storia di Colle Ameno, specie dell’ultimo periodo. Qui infatti sono raccolte le testimonianze delle crudeltà della II Guerra Mondiale ed è dedicata a tutte le “vittime dei totalitarismi”. Non è un museo ma un “posto per riflettere”. Molto meno tristi sono invece le Sale Civiche, utilizzate dal Comune di Sasso Marconi per convegni e cerimonie. Sono le bellissime, e decoratissime, Sala Bianca e Salone delle Decorazioni dove gli occhi hanno vasta scelta su cosa ammirare, tra affreschi, quadri e bassorilievi.
L’attrattiva più originale e moderna è L’Osteria di Colle Ameno, un locale rimesso totalmente a nuovo e oggi frequentato dai più giovani, con un menù al passo con i tempi dentro locali che però richiamano l’anima storica del posto.
Oratorio Sant’Antonio da Padova
Il simbolo autentico di borgo Colle Ameno merita una descrizione a parte. Si vede da lontano, soprattutto al tramonto, quando la sua facciata rossa si accende ancora di più … è l’antica chiesa oratorio Sant’Antonio da Padova.
La struttura originale era degli inizi del Seicento, ma fu ampliata nel XVIII secolo e infine assorbita dall’edificio che per diverso tempo ospitò l’ospedale del borgo. Oggi la sua semplice facciata con cella campanaria, di colore rosso, spicca nel panorama circostante. Dal 1990 la Fondazione Marconi che ha preso in cura il borgo ne cura minuziosamente il recupero.
Sono tornati all’antico splendore gli interni barocchi, gli altari con colonne tortili, gli affreschi, i marmi colorati e le bellissime statue. Visitando questa chiesa si possono immaginare benissimo i signori che ascoltavano le preghiere della sera, o i contadini che si sedevano qui la domenica nel rosso del tramonto!
Perchè visitare il Borgo Ameno
Oltre a tutte le mete interessanti fin qui descritte, nel panorama fiabesco di borgo Colle Ameno si organizzano eventi culturali. Si può passeggiare tra botteghe artigiane e ammirare gli artisti al lavoro. Sono spesso installate mostre, si può assistere a convegni, raduni. E per finire … è una tappa che non dispiace, nell’itinerario tra Sasso Marconi, Pontecchio Marconi (Villa Griffone, Palazzo de’Rossi, Oasi San Gherardo) e Bologna centro. O tra Bologna centro e luoghi come Castiglione dei Pepoli e Barberino di Mugello.
Come arrivare a Colle Ameno
Colle Ameno si trova a circa 10 km dal centro di Bologna, a Sasso Marconi, quindi si raggiunge in soli 15 minuti di macchina. Potete tranquillamente atterrare all’aeroporto bolognese e trovarvi a poca distanza dalla vostra meta.
Anche chi arriva in treno può scendere alla stazione di Bologna e muoversi, poi, con i mezzi (bus 92, 706, 826) per raggiungere Sasso Marconi e il borgo. In auto, tramite autostrada A1 si esce direttamente a Sasso Marconi; in alternativa si arriva tramite la SS 64.
La soluzione migliore per un alloggio turistico in zona è quella delle aziende agricole e dei B&B, il cui elenco si può consultare a questo link.