Castello di Toblino, una magia tra i laghi del Trentino

Sulle sponde di un lago speciale, sorge un castello molto speciale. Il castello di Toblino. Siamo in Trentino, nel cuore di un itinerario che scorre tra paesaggi bellissimi e il lago di Toblino scintilla tra le montagne. Eppure non sembra parte di questo mondo. Nel 1992 è stato dichiarato “biotopo speciale” perché il suo clima somiglia più a quello dei Paesi mediterranei che a una zona alpina.

Ciò è dovuto al varco che collega questo lago alla regione del Garda, il cui clima notevolmente più mite influenza anche Toblino. E con esso la sua flora e fauna. Questo equilibrio perfetto venne disturbato, migliaia di anni fa, da una frana che creò la penisola sul lato nord del lago. Qui sorge il castello – che esiste fin dal III secolo, sebbene allora fosse solo un tempio dedicato a un dio pagano e alle fate dei boschi!

Castello di Toblino, storia di una residenza reale

L’antico tempio pagano venne inglobato, prima in una successiva costruzione nobiliare romana e poi nell’edificio vescovile del Principe di Trento nel XII e XIII secolo. Nel secolo XIV il castello divenne residenza estiva della corte trentina. Per questo non venne mai abbandonato né trascurato, nel tempo.

Finemente decorato e ampliato nel corso del secolo XVI, fu ulteriormente abbellito nel Seicento e – dopo un grave attacco francese – nel 1703. Durante i moti di indipendenza del 1848, Toblino divenne la sede dei corpi volontari provenienti dalla Lombardia. Nel Novecento sarà un luogo adibito a incontri culturali e all’accoglienza, ruolo che continua a esercitare ancora oggi.

Il castello di tutti

Oggi Castello di Toblino è aperto a tutti. Chiunque può decidere di ammirarlo, usufruendo delle visite guidate o partecipando alle serate culturali, ai concerti, alle mostre. Chi vuole può anche mangiare presso il locale ristorante o affittare gli appartamenti interni e vivere qualche giorno “da re”. Molte le iniziative anche per i bambini, come laboratori didattici e attività ludiche. L’azienda agricola ad esso annessa è perfetta per le famiglie.

Il castello, oggi, è una azienda privata che offre la possibilità di lasciarsi ammirare da locali e turisti. Per prima cosa vedrete, arrivando, una bellissima cinta muraria medievale. Attraversandola, grazie al romantico ponte levatoio, entrerete nel rigoglioso parco che si affaccia per due lati sul lago. Il ristorante è immerso nel verde di questo spazio. Quindi si arriva al corpo del castello. Un grande torrione cicolare è affiancato da costruzioni sobrie al centro delle quali sorge la piccola corte.

Nella parete ovest del cortile, sotto il loggiato, una lapide indica le fondamenta antichissime del tempietto “delle fate”. La vicina cappella barocca di Sant’Antonio da Padova risale al 1688. L’ala sud è la più “moderna”, aggiunta comunque prima dell’Ottocento. Dentro, gli appartamenti per gli ospiti e le sale degli eventi sono di una bellezza straordinaria, in particolare la affrescatissima Sala della Musica.

Le leggende e i misteri di Toblino

Come ogni castello che si rispetti, anche Toblino ha una lunga serie di storie inquietanti e romantiche da raccontare. La più famosa è quella di Claudia Particella, amante del principe-vescovo Emanuele Madruzzo. Accecato dall’amore, l’uomo sciolse i voti sacri e visse con Claudia una storia appassionata e peccaminosa. Fu anche accusato della morte di lei e del fratello, misteriosamente annegati nel lago.

Certamente il tunnel segreto che da Castel Toblino porterebbe alla nobile residenza del Madruzzo spiegherebbe molte cose. Ma nessuno ha mai osato controllare se sia mai davvero esistito. I fantasmi di Claudia e del fratello infestano ancora queste zone. E come non citare la tragica storia di Aliprando e Ginevra?

I fantasmi del castello di Toblino

Nel 1300 la bella Ginevra di Scenico amava il giovane Aliprando di Castel Toblino. Tra i due si intromise Graziadeo Marco di Castel Campo, anche egli innamorato della ragazza. Graziadeo uccise Aliprando in un agguato e rapì la bella Ginevra. Ma fu catturato dal proprio padre e dovette affrontare un duro processo e una condanna per omicidio. Grazie alle ricchezze del padre, non finì in prigione ma non poté mai più vedere Ginevra.

Impazzito di dolore, vagava per il lago chiamando l’amata ogni sera. Il padre, allora, fece venire da un’altra regione un saggio eremita per curare la mente malata del figlio. L’eremita però ebbe un incidente e morì per strada. Il giovane Graziadeo si suicidò poco dopo. Oggi i due fantasmi continuano a inseguirsi lungo le sponde del lago. Non compaiono mai insieme: nelle notti di luna vaga disperato e lamentoso il giovane Castel Campo; nelle notti di tempesta appare l’eremita.

Altre informazioni su castello di Toblino

Per arrivare al castello: da Trento, lungo la  SS45 Gardesana, seguendo le indicazioni per Riva del Garda; da Riva, sulla stessa Statale ma seguendo le indicazioni per Trento. Da Trento partono gli autobus della linea B201 e B205 per il lago e il castello.

L’aeroporto più vicino (30 minuti d’auto) è quello di Trento, ma si può anche atterrare al Catullo di Verona che dista soltanto 1 ora e 20 minuti dal castello.

I prezzi degli alloggi: vanno da un minimo di 70 Euro a notte fino a 150 Euro a notte.

Per le visite guidate i contatti sono su: www.casteltoblino.it/visite-attivita 

Alcune curiosità: la storia della passione tra Madruzzo e Claudia Particella fu raccontata da Mussolini in un romanzo che pubblicò di sua mano, nel 1910, dal titolo: L’Amante del Cardinale.  Nel 2015 qui fu ambientata la serie TV italiana: La Dama Velata.

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