Castelfranco Veneto: cosa vedere nella città murata del Giorgione

Castelfranco Veneto si trova in Veneto ed è una di quelle mete che sorprendono chi cerca un weekend fuori porta raffinato, tra storia, arte e buona cucina. Un Borgo tra i più belli d’Italia che vanta una cinta muraria perfettamente conservata ed è patria di un grande artista come Giorgione.

Dove si trova Castelfranco Veneto e perchè visitarla?

Situata in posizione strategica tra Treviso, Padova e Vicenza, questa elegante cittadina murata racchiude secoli di storia dentro le sue possenti mura medievali, ancora perfettamente conservate. È una destinazione ideale per chi ama le atmosfere autentiche, lontane dal turismo di massa, ma ricche di fascino e cultura.

Qui, dove nacque uno dei più misteriosi pittori del Rinascimento — Giorgione — ogni angolo racconta un pezzo di Veneto d’autore: dal castello di Castelfranco Veneto, fulcro del centro storico, al Duomo che custodisce una delle opere più enigmatiche dell’arte italiana. E poi boutique eleganti, caffè storici e ristoranti gourmet che rendono Castelfranco Veneto perfetta anche per chi ama il turismo slow, fatto di dettagli, emozioni e sapori locali.

Ma cosa vedere a Castelfranco Veneto in un weekend? Quali esperienze vivere per assaporare al meglio la sua anima discreta e sofisticata? In questa guida ti portiamo alla scoperta delle bellezze da non perdere, dei luoghi più suggestivi e delle attività ideali per trasformare una semplice gita in un ricordo indimenticabile.

Storia di Castelfranco Veneto

Castelfranco Veneto prende il nome dal suo castello “franco”, ovvero esente da tasse per i primi abitanti chiamati a difenderlo. Costruito tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo dal Comune di Treviso, il castello di Castelfranco Veneto domina ancora oggi il centro storico con la sua pianta quadrata, le torri angolari e la cinta muraria alta 17 metri, rimasta quasi intatta.

Nel corso dei secoli, la città ha attraversato epoche complesse: dal governo di Ezzelino III da Romano alla dominazione veneziana, passando per i Carraresi, di cui resta visibile lo stemma con il carro a quattro ruote sotto la torre civica. Grazie alla sua posizione strategica tra Venezia e l’Europa centrale, Castelfranco Veneto è stata da sempre un importante nodo commerciale.

Oltre a essere la patria del Giorgione, ha dato i natali a figure illustri come i matematici Riccati, l’architetto Francesco Maria Preti e il musicista Agostino Steffani, contribuendo al prestigio culturale della città.

Cosa vedere a Castelfranco Veneto

Cosa vedere a Castelfranco Veneto? La città murata, incastonata tra le colline della Marca Trevigiana, offre un itinerario ricco di fascino, arte rinascimentale e architetture che raccontano secoli di storia. Se stai programmando di visitare Castelfranco Veneto, ecco una guida ai luoghi più iconici da non perdere, tra centro storico, monumenti e capolavori d’arte.

Il Duomo e la Pala del Giorgione: simbolo di Castelfranco Veneto

Situato nel cuore del centro storico di Castelfranco Veneto e collegato direttamente al Museo Casa Giorgione, il Duomo di Santa Maria Assunta e San Liberale è uno dei gioielli artistici della città. Progettato da Francesco Maria Preti nel 1723, l’edificio è noto soprattutto per custodire la celebre Pala di Castelfranco, capolavoro del Giorgione e simbolo indiscusso dell’identità cittadina.

Il Duomo rappresenta una sintesi perfetta delle teorie architettoniche innovative dell’epoca, in particolare della proporzione armonica. All’interno, oltre alla pala, si possono ammirare numerose opere d’arte: La Discesa di Cristo al Limbo di Giovanni Battista Ponchini, il Martirio di San Sebastiano di Palma il Giovane, e diverse tele di scuola veneta.

Nella Sacrestia si conservano sette frammenti degli affreschi del Veronese provenienti da Villa Soranza di Treville — oggi scomparsa — tra cui La Temperanza, La Giustizia, Il Tempo e La Fama. Completano il percorso La Cena in Emmaus e La Consacrazione Vescovile di San Nicolò di Paolo Piazza, insieme alla Presentazione al Tempio di Palma il Giovane e a un San Rocco ai piedi della Vergine con Bambino, attribuito a Jacopo Bassano.

Passeggiata dentro le mura: Castelfranco Veneto tra arte e nobiltà

Passeggiando tra i vicoli lastricati e le piazzette racchiuse dalle mura, si respira tutta la storia di Castelfranco Veneto. Eleganti palazzi e residenze storiche raccontano l’anima colta della città. Ecco a Castelfranco Veneto cosa vedere. Tra i luoghi più significativi spicca il Teatro Accademico, capolavoro neoclassico progettato nel 1746 ancora da Francesco Maria Preti.

Il Teatro Accademico

Il Teatro progettato nel 1746 da Francesco Maria Preti, fu costruito tra il 1754 e il 1780, ad eccezione di facciata e atrio, aggiunti tra il 1853 e 1858, su disegni di G. Meduna e A. Barea, autori pure della ristrutturazione interna, funzionale alla messa in scena di opere liriche. Ceduto nel 1970 al Comune della Società del Teatro per la simbolica somma di 101.000 lire, fu restaurato tra il 1973 e il 1977.

Castelfranco VenetoL’originalità dell’edificio consiste nella sua duplice funzione di teatro diurno (per le riunioni degli accademici) e notturno (per rappresentazioni teatrali) e nella sua ottimale acustica raggiunta mediante l’applicazione della regola della media armonica proporzionale. Nel corso della ristrutturazione ottocentesca si eliminò l’originario zoccolo a bugnato rustico, si rettificò la linea sinusoidale delle tre file sovrapposte di palchi e si rifece il soffitto, affrescato dal pittore Sebastiano Santi con l’allegoria raffigurante L’immortalità assisa tra la Virtù e la Gloria che dispensa serti di alloro a letterati, scienziati ed artisti nativi di Castelfranco.

Lo Studiolo di Vicolo dei Vetri

Imboccata la strada fra il Teatro Accademico e il Palazzo Comunale, al n° 8 di vicolo dei Vetri, si trova il cosiddetto Studiolo, un piccolo scrigno di tesori avvolto da misteri e magia.

Residuo d’una casa quattrocentesca, forse luogo di incontri di un’accademia culturale, è decorato da un fregio nel quale si alternano, su fondo rosso vivo, tralci, girali e bacche in grigio, uccelli in atto di beccare, putti alati ad occhi chiusi, tondi monocromi con scene allegoriche e sette stemmi policromi di nobili famiglie cittadine e veneziane, tra cui i Costanzo, i Marta, i Gradenigo, i Dotto e i Moro. Una figura enigmatica di vecchia donna cieca e sordomuta, forse allegoria dell’Ignoranza, campeggia sopra la finta cappa del camino.

A pochi passi, il Palazzo del Monte di Pietà, oggi sede della Biblioteca Comunale, e il Conservatorio Agostino Steffani completano il tessuto culturale del centro. Di grande interesse anche Casa Costanzo, dimora di Tuzio Costanzo, mecenate di Giorgione, giunto a Castelfranco da Cipro nel 1475 e committente della celebre pala.

La Casa di Giorgione

Inaugurato, in questa sua attuale veste, nel 2009, in concomitanza con le celebrazioni per il V Centenario della morte di Giorgione, il Museo celebra l’artista nella sua città natale ed è allestito proprio nella casa dove il maestro dipinse l’enigmatico Fregio delle Arti Liberali e Meccaniche, a pochi metri dal Duomo cittadino che custodisce la splendida Pala di Castelfranco.

Castelfranco VenetoL’allestimento è stato pensato per condurre il visitatore a scoprire il mondo in cui Giorgione crebbe e affinò le sue arti non solo pittoriche, ma anche musicali, con interessi pure per altre discipline, quali l’esoterismo.

Piazza Giorgione e Corso XXIX Aprile: il cuore vivo di Castelfranco

Fuori dalle mura medievali si apre Piazza Giorgione, storicamente conosciuta come Piazza del Mercato. È qui che si respira l’anima commerciale della città, oggi trasformata in un’elegante area pedonale, fiancheggiata da caffè, ristoranti e palazzi affrescati.

Sotto la Loggia dei Grani, chiamata anche Paveion e risalente al 1603, un tempo si svolgevano le contrattazioni mercantili. Il Corso XXIX Aprile, con la sua sequenza armoniosa di edifici signorili, è il luogo perfetto per una passeggiata slow tra boutique e scorci fotografici.

Le mura di Castelfranco e la torre

La città di Castelfranco Veneto viene fondata durante gli ultimi anni del XII secolo dal Comune di Treviso come baluardo difensivo posto sulla sponda orientale del torrente Muson, confine naturale della Marca Trevigiana con le inquiete terre padovane e vicentine. Inizialmente, sfruttando un terrapieno preesistente di epoca preromana, furono costruite le quattro torri angolari collegate dalla cinta muraria; in un secondo momento fu costruita la torre principale (poi sopraelevata fino ad un’altezza di 43 metri) a protezione della “porta Trevisana” o “porta Franca” collocata ad est verso la città fondatrice. Questa torre, in seguito chiamata Torre dell’Orologio per la collocazione in facciata di un orologio voluto dal Podestà Pietro Gradenigo nel 1499, rappresenta, con la cinta muraria, il simbolo della città da ben otto secoli. Salendo i 149 scalini della torre si può compiere un viaggio a ritroso nel tempo, scoprendo i sistemi difensivi di un castello medievale, e godere dall’alto della splendida vista sul centro storico della città.

Castelfranco VenetoDall’alto della Torre infatti è possibile cogliere la collocazione strategica di Castelfranco nell’alta pianura veneta, all’incrocio di vie di comunicazione fondamentali risalenti all’età romana (la via Postumia e la Via Aurelia) nonché l’organizzazione interna del castello, diviso in quattro settori. La torre civica è stata aperta al pubblico l’8 dicembre 2012 dopo un significativo intervento di restauro.

Cosa vedere fuori dal centro di Castelfranco Veneto

Allontanandosi leggermente dal centro di Castelfranco Veneto, vale la pena visitare la Chiesa e il Convento di San Giacomo, oltre al Palazzetto Preti, unica porzione realizzata dell’ospedale mai completato e oggi sede di esposizioni temporanee.

Nel suggestivo Borgo Treviso, sorge l’imponente Villa Revedin-Bolasco, capolavoro in stile neo-rinascimentale edificato tra il 1852 e il 1865 su progetto di Giambattista Meduna. La villa è immersa in uno dei parchi all’inglese più scenografici del Veneto, una tappa imperdibile per gli amanti dell’architettura storica e dei giardini romantici.

Ma Castelfranco Veneto è anche nota per la sua gastronomia. I visitatori possono assaporare prelibatezze locali e i vini del territorio, mentre esplorano le deliziose trattorie e i ristoranti tradizionali del centro storico. La città ospita anche una vivace vita culturale, con eventi e manifestazioni che animano le strade durante tutto l’anno, tra cui festival musicali, mostre d’arte e spettacoli teatrali.

Dove mangiare a Castelfranco Veneto: ristoranti di charme tra tradizione e creatività

Mangiare a Castelfranco Veneto è un’esperienza che unisce gusto, raffinatezza e territorio. Nel centro storico e nei dintorni si trovano ristoranti eccellenti, perfetti per chi cerca una cucina veneta autentica ma con un tocco contemporaneo.

Tra le migliori esperienze gastronomiche c’è Feva, ristorante stellato Michelin, dove lo chef Nicola Dinato propone piatti innovativi e scenografici, in un elegante connubio tra ricerca e radici locali. Per chi desidera una cena romantica con vista sulle mura medievali, Antico Girone è una garanzia: ambiente sofisticato e cucina creativa ispirata alla tradizione.

Da non perdere anche Le Calandrelle, bistrot di charme con prodotti stagionali del territorio, e Trattoria Alla Torre, perfetta per assaporare piatti tipici veneti in un contesto caldo e conviviale. Per una pausa gourmet durante la visita, consigliamo Caffè Centrale, affacciato su Piazza Giorgione, ideale per un light lunch o un aperitivo di classe.

Piatti tipici di Castelfranco Veneto

La gastronomia castellana mantiene ancora oggi i valori più autentici della cucina contadina del territorio, valorizzando e portando a livelli di raffinatezza prodotti tipici locali, tra i quali spicca il tipico “radicchio di Castelfranco”, soprannominato per la sua bellezza “il fiore che si mangia”. Il radicchio “variegato di Castelfranco” — questa è la sua denominazione ufficiale — si presenta come un cespo di foglie bianco crema con variegature in tinte che vanno dal viola chiaro al rosso vivo. Dal 1996, il radicchio variegato è stato riconosciuto come prodotto tutelato dal marchio “Indicazione Geografica Protetta”. Nei ristoranti tipici di Castelfranco “il fiore che si mangia” fa la sua comparsa nei mesi invernali e domina, da vero re, numerosi primi piatti, secondi piatti e dolci, fino alla grappa digestiva. Un altro prodotto tipico di Castelfranco è la fregolotta, dolce secco, composto da farina, mandorle, uova, zucchero, sale e crema di latte. E poi ci sono il mais bianco perla, la soppressa o i musetti, la lingua salmistrata, la salsiccia bianca da risotto, il liquore Prunola e tante altre leccornie da scoprire in uno dei rinomati ristoranti tipici o nelle osterie della città, dove si può gustare la cucina tipica del territorio, spesso rivisitata da eccellenti chef che accompagnano le delizie della Castellana ai migliori vini delle due DOC tevigiane: Montello-Colli Asolani e Valdobbiadene-Conegliano.

Come arrivare a Castelfranco

Arrivare a Castelfranco Veneto Treviso è abbastanza semplice sia per chi arriva in auto che in treno. Si trova infatti in posizione strategica tra Treviso, Padova e Vicenza, ed è ben collegata grazie alla Strada Statale 53 Postumia e alla SR245 Castellana. In treno, è servita dalla linea ferroviaria Venezia–Bassano del Grappa–Trento e Venezia–Vicenza, con collegamenti diretti da Venezia, Padova, Treviso e Vicenza. L’aeroporto più vicino è il Canova di Treviso (a circa 30 km), seguito dal Marco Polo di Venezia, a circa 50 km.

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