Una necropoli – la Necropoli di Coccitelle – ci rivela già che Anversa degli Abruzzi era una località abitata e fiorente in tempi antichissimi, tra i periodi cenozoico e mesozoico. I castelli di cui ancora oggi si contano i resti ci dicono che fu un centro importante anche nel medioevo. Sono molte le bellezze da scoprire, e altrettanti i misteri, in questo borgo che oggi, a ragione, fa parte del circuito dei Borghi Più Belli d’Italia. Visitare Anversa degli Abruzzi è un’esperienza da vivere, tra natura, storia e simboli misteriosi. Ecco cosa vedere in questo borgo tra i più interessanti dell’Abruzzo.
Anversa degli Abruzzi e il suo stemma misterioso
La prima cosa che vi colpirà ad Anversa degli Abruzzi è lo stemma comunale che si ripete un po’ ovunque. Un simbolo molto semplice, anche elegante, formato da uno scudo incorniciato che racchiude un compasso sul quale si arrampicano due serpenti. Il compasso è un simbolo della Massoneria, e molti hanno indicato questo stemma come un legame stretto tra il paese e questa associazione iniziatica.
Ma lo stemma esiste dal XVI secolo, mentre la Massoneria è nata soltanto nel 1717. Il compasso era già noto e usato nel Cinquecento, grazie agli studi di Galileo che ne aveva fatto uno strumento fondamentale, ma la sua associazione ai due serpenti a quando risale? E cosa significa? Un mistero ancora irrisolto che guida in questo borgo anche molti studiosi dell’occulto e delle scienze antiche. Ma al turista apparirà soltanto come una decorazione elegante che ricorda a tutti la bellezza e la fama di Anversa, nei secoli.
Storia di Anversa degli Abruzzi
Anversa acquista importanza grazie alle opere difensive costruite dai Normanni nel secolo XI. Castelli, cinte murarie, torri resero il luogo sicuro per la residenza e per il commercio al punto da attirare qui molta popolazione. La vicinanza del fiume Sagittario – e delle sue famose gole – procurò anche il nome del feudo, giunto fino a noi. “Ad amnen versus” , ovvero “verso il fiume”, divenne nel tempo Anversa.
Nel XIII secolo Anversa fu contesa tra Tommaso da Celano e Federico II di Svevia, infine ceduta allo zio del conte Tommaso, la cui famiglia guidò il feudo e la città che lo popolava verso la modernità. Tra il XV e il XVIII secolo, con il dominio spagnolo degli Aragona, il castello fu ampliato e rafforzato. Sarebbe crollato in parte con il terremoto del 1706 e ricostruito in stili diversi.
Anversa superò ulteriori drammi: un altro terremoto, le due guerre mondiali (fu uno dei luoghi preferiti di D’Annunzio), la crisi economica che portò la popolazione da 2000 a soli 400 abitanti. Oggi prova a rinascere grazie al turismo, soprattutto legato ai percorsi letterari e alle bellezze naturali delle vicine Gole del Sagittario. I suoi monumenti le hanno assicurato il prestigioso ingresso nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia negli anni Duemila.
Cosa vedere ad Anversa degli Abruzzi
Il Castello Normanno dei Conti Di Sangro, o meglio le sue rovine, sono uno dei monumenti principali del borgo. La torre spezzata e gli archi che restano in piedi ricordano la magnificenza di Anversa durante il Medioevo. In questo scenario affascinante D’Annunzio ambientò la tragedia “La Fiaccola Sotto Il Mogio” (1904).
L’itinerario storico del borgo proseguirà attraverso le porte quattrocentesche, Porta Pazziani e Porta San Nicola per arrivare alle Case dei Lombardi, edificate da maestranze longobarde tra i secoli XV e XVII come abitazioni fortificate. Fanno parte del percorso storico anche le chiesette del paese: Santa Maria delle Grazie (XIV secolo con rimaneggiamenti posteriori) dalla facciata semplice e austera con interni in pietra, custodisce la copia del Trittico di Anversa, opera purtroppo trafugata; San Marcello (XI secolo), la chiesa più antica del borgo, in stile tardo gotico all’esterno ma rifatta nel XIX secolo all’interno, custodisce preziosi affreschi del Rinascimento; ruderi delle chiese campestri di Santa Maria ad Nives e di San Vincenzo Flaturno.
Le gole del Sagittario
Un bell’itinerario naturalistico parte da Anversa degli Abruzzi e passa dalla frazione di Castrovalva (esempio di antico borgo feudale giunto ai giorni nostri) e dalle necropoli pre-romane di Coccitelle e Cava della Rena, per raggiungere la Riserva naturale delle Gole del Sagittario. Questo fiume forma delle gole spettacolari, oggi riserva protetta del WWF, creando lungo il percorso muraglioni di pietra, rocce scolpite e anse molto ampie dove le acque verdi-azzurre rispecchiano i boschi tutto intorno. Tra i sentieri naturalistici che si possono seguire lungo queste gole, anche il Sentiero degli Aceri e parte del percorso del Parco Letterario D’Annunzio.
Come arrivare ad Anversa, dove alloggiare
Il modo migliore per arrivare ad Anversa degli Abruzzi è in macchina: da Roma si percorre l’autostrada A25 verso Abruzzo, uscendo a Cocullo. Da qui si prosegue sulla Provinciale Via S.Maria in Campo in direzione di Anversa degli Abruzzi. Chi arriva da Pescara prenderà la A25 con uscita sempre a Cocullo e proseguendo sulla stessa Provinciale. Dall’Aquila, si prende la A24 fino alla confluenza con la A25 per uscire sempre a Cocullo.
Con il treno si deve scendere a Sulmona e prendere un convoglio locale per Anversa, oppure affidarsi agli autobus regionali diretti. In aereo conviene atterrare a Pescara oppure a Roma Ciampino e prendere, in seguito, gli appositi mezzi di terra.
I migliori alloggi in zona, o nei dintorni, di Anversa sono B&B o agriturismi come Efedra, La Porta dei Parchi, Ponte delle Fornaci, Bioagriturismo Sofia.