Porta il nome di “Kamal Expedition – Once in a lifetime”, la memorabile spedizione che ha coinvolto scienziati, ricercatori, giornalisti ed appassionati del deserto sahariano.
Un’esperienza senza precedenti, che aveva come missione la celebrazione della placca commemorativa al Principe Kamal el Din Hussain posta dal famoso esploratore ungherese Laszlo Almasy nel 1933, ad un anno dalla sua morte, ai piedi dell’Altopiano del Gilf Kebir. Il Principe è ricordato come uno dei più profondi conoscitori del deserto libico ed è passato alla storia per le sue mitiche spedizioni esplorative alla ricerca della leggendaria oasi di Zerzura e per avere dato un nome alla imponente e scura barriera che si innalza dal mare sabbia dorata: El Gilf El Kebir. Della sua audacia e della sua intrepida spinta esplorativa parlano le bellissime foto che lo ritraggono agli inizi degli anni ‘30 a bordo dei semicingolati della Citroen-Kegresse che fece appositamente costruire per le sue spedizioni nel Grande Mare di Sabbia.
Con la Kamal Expedition, di cui potete vedere alcune immagini nel video di backstage, per la prima volta un gruppo così consistente ma soprattutto un così importante numero di conoscitori ed esperti si è spinto nel deserto profondo, ai confini della Libia, per ammirare le bellezze naturali dell’Altopiano del Gilf El Kebir e del massiccio dell'Uweinat, tuffarsi nelle immense e dorate dune del deserto, il deserto vero del Grande Mare di Sabbia e stupirsi con le formazioni calcaree ed il paesaggio surreale del Deserto Bianco.
Un’opportunità per conoscere e valorizzare meraviglie e bellezze di questo sperduto angolo del Sahara, uno scrigno prezioso che conserva tracce di storia ancora tutte da esplorare, antichi graffiti e meravigliosi dipinti rupestri, rappresentanti animali della savana ma anche inquietanti bestie senza testa, uomini fluttuanti e mani, tante mani …
Paesaggi surreali che lasciano con il fiato sospeso, una natura che sorprende con le sue particolari formazioni geomorfologiche, i suoi ecosistemi fatti di piante rare, meravigliosi uccelli e insetti che non ci si aspetta di trovare in uno degli angoli più aridi del Sahara con soli 5 mm di pioggia all’anno – dove nel deserto sahariano la media delle precipitazioni è di 100 mm anno.
La eccezionale spedizione commemorativa in memoria del Principe di Kamal è durata 12 giorni ed ha coinvolto in tutto 64 persone. La carovana di 34 Toyota fuoristrada, con un carico di oltre 7 mila litri di acqua e quasi 18 mila litri di carburante è partita dall’Oasi di El Kharga dove ha abbandonato definitivamente l’asfalto per affrontare sabbia, dune e rocce in direzione sud-ovest fino ai confini del Sudan. Sono stati percorsi in tutto 2.600 km e le mete principali hanno interessato il Parco Naturale di El Gilf El Kebir, il massiccio Gebel Uweinat, quindi la carovana è risalita attraversando il Grande Mare di Sabbia ed infine il Deserto bianco.
Un ringraziamento particolare al Ministero del Turismo Egiziano, che ha fortemente sostenuto la Kamal Expedition, al perfetto ed efficiente Team organizzatore Dabuka New Orizons
Ivana Gabriella Cenci