La nobile dimora medievale si erge maestosa e accoglie gli ospiti in un piacevole contesto. Inoltre, grazie ad un recente ed accurato restauro, durato un decennio, anche il Borgo con la sua ampia corte sta vivendo un momento di rinnovato splendore. Non a caso, a Palazzo De’ Rossi è stata rilasciata la Corona d’Argento, dopo aver completato con successo la valutazione preliminare di idoneità sotto la stretta supervisione della Commissione di certificazione delle Residenze d’Epoca, superando i 25 controlli di Qualità previsti dal Protocollo di Certificazione.
In questa location si vive un’esperienza unica e di suggestiva atmosfera che unisce alla bellezza paesaggistica e architettonica del Castello, il contatto con ambienti raffinati e di charme. E per un soggiorno indimenticabile, le proposte sono diversificate e suggestive: 16 camere con servizio di un hotel dal fascino retrò e 12 appartamenti con 25 camere dotate di ogni confort.
La Storia di Palazzo De’ Rossi
Palazzo De’ Rossi fu eretto nella seconda metà del 1400 per volere di Bartolomeo De’ Rossi, mercante di Parma. Oltre alla dimora nobiliare fu costruito un intero borgo con abitazioni, mulini alimentati dal fiume Reno che lambisce l’edifico padronale, botteghe, una segheria e una cartiera. Nei secoli sono molti gli ospiti illustri che hanno avuto il piacere di soggiornare in questi luoghi: Giovanni II Bentivoglio, Torquato Tasso, alcuni papi come Giulio II della Rovere, Leone X de’ Medici e Paolo III Farnese. Successivamente il 12 giugno 1988 venne inaugurato il Palazzo in occasione del IX centenario dell’Università di Bologna (Alma Mater) alla presenza di 388 rettori provenienti dalle Università di tutta Europa.
Oggi, grazie al prezioso e sapiente restauro, Palazzo De’ Rossi non ha perso il suo fascino e le sue sale e gli ampi e suggestivi spazi sono il luogo ideale per ospitare ricevimenti di gala memorabili, eventi, meeting, mostre temporanee, matrimoni, spettacoli, anche grazie ad impianti di climatizzazione di ultima generazione integrati in tutte le Sale interne e alla possibilità di pernottamento e ristorazione nello storico Borgo adiacente. Ad esempio, questa maestosa location è stato scelta per la presentazione alla stampa internazionale dell’album di Zucchero “Miserere”, e per la celebrazione di anniversari di importanti brand come Bulgari, Ferrari, della finanza dell’industria.
Il Ristorante
Alla guida del ristorante c’è Ivan Poletti, chef capace che vanta un’esperienza ventennale, puntando su una cucina tradizionale, genuina e al contempo innovativa. E se la cucina emiliana sa stupire in mille modi, come ad esempio grazie alla perfezione iconica di un tortellino, alla ruvidezza tattile di una tagliatella, o ai colori morbidi e accesi dei salumi, gustarla in un contesto dal fascino ineguagliabile di oltre 500 anni di storia, è senza ombra di dubbio un’esperienza indimenticabile.
I piatti proposti da Poletti infatti sono l’espressione genuina della sua radicata conoscenza del territorio e della tradizione della cucina bolognese, ma arricchiti dalla creatività contemporanea.
Tra gli antipasti la mia scelta è ricaduta sul Flan di patate con spuma di mortadella e cialda croccante, ma sono altrettanto interessanti le Mazzancolle in salsa cocktail e cialde di pane ai grani antichi e i Fagottini di pasta fillo, melanzane, salsa di pomodoro arrostito. I classici della casa sono i primi piatti, tra cui trionfano il Balanzone burro e oro, le Tagliatelle al ragù bolognese, i passatelli con ragù leggermente piccante di polipetti, olive taggiasche; e naturalmente i tradizionali Tortellini in brodo di cappone e manzo. E a proposito di tortellini, sono certa che vi conquisteranno anche quelli fritti serviti con un calice di bollicine come entrée.
Creano letteralmente dipendenza sia il pane fragrante e profumato fatto in casa, con varie tipologie di farine, che la goduriosa crescenza al prosciutto. Inoltre, tra i cavalli di battaglia dello chef, spiccano le carni che, dopo aver selezionato personalmente con cura, prepara con maestria avvalendosi spesso anche del suo adorato barbecue. Dalla Cotoletta alla bolognese come piace a noi, alla Tagliata di filetto con patate al rosmarino; fino alle Costine di maiale alla griglia laccate all’aceto balsamico accompagnate da patate al forno, Poletti non sbaglia un colpo.
E per gli amanti del pesce il Polpo brasato con pepite di farina di ceci, crema di patate e pomodori confit è una garanzia di gusto e divertimento. Sfiziosi anche i contorni, tra cui l’insalata di finocchi con arance e olive taggiasche; le Puntarelle ripassate e la Cipolla rossa in agrodolce.
Artigianali e deliziosi i dolci chiudono il pasto in bellezza. E se il Tiramisù è davvero intrigante, non sono da meno la Caprese con mascarpone, la Crema cotta al forno alla vaniglia naturale del Madagascar e caramello spento al caffè (la prediletta dello chef), e la Millefoglie, mascarpone e salsa ai frutti rossi. Per chi invece predilige il salato, per concludere degnamente il pasto lo chef consiglia la sua ricca Selezione di formaggi accompagnati da composte prodotte in casa.
In sintesi, la location seducente, una buona selezione di etichette e il servizio puntuale e cortese, rendono Palazzo De’ Rossi un indirizzo meritevole di un viaggio. Giorni di chiusura lunedì e mercoledì a pranzo, martedì tutto il giorno.
Chi è lo chef Ivan Poletti
Si inizia dall’ABC, A come amore per la professione, B come bontà dei prodotti, C come cucina e campagna. Poletti ha sempre voluto fare questa “professione”, perché più che un lavoro la sua è sempre stata una passione, nata da ragazzino frequentando un agriturismo di uno zio, poi la scuola alberghiera per imparare le basi della cucina. Poi l’esperienza maturata in più di 20 anni di pratica, lo ha reso famoso nella ristorazione bolognese. Si parla spesso di eccellenze, attenzione alla materia prima, ma per chef Poletti non è solo un modo di dire, è una necessità.
Oltre alla ricerca continua di prodotti di qualità, ha iniziato a coltivare un grande orto che produce innumerevoli varietà di frutta e ortaggi, piante importate anche dai viaggi fatti, e che gli permettono di sperimentare nuove varietà e non si finisce mai di imparare.
Da diversi anni inoltre l’Acetaia Poletti ha iniziato a produrre il proprio Aceto Balsamico tradizionale IGP, e nel 2018 si è classificato al 6° posto su 636 campioni presentati al 13° Palio della Ghirlandina di Modena, gara di qualità di aceti balsamici della tradizione familiare.
La sua cucina non è mai banale, ha solide radici nella tradizione italiana anche se si definisce uno chef on the road. Tra i suoi piatti di maggior successo e apprezzamento ci sono sicuramente i tortellini… e la carne.
Il 4 giugno 2014 Ivan Poletti vince al Palazzo Ducale di Modena la Disfida del Tortellino, competizione tra chef bolognesi e modenesi con Tortellino classico in brodo di cappone e bue grasso. Doppia vincita sia della giuria tecnica presieduta da Massimo Bottura che da quella popolare formata da 150 ospiti. In aprile 2015 partecipa al Festival Internazionale della zuppa di Bologna vince il primo premio e si aggiudica la partecipazione a quello di Berlino dove riscuote un grande successo. Il 22 maggio 2015 è all’Ambasciata Italiana di Oslo è stato scelto per Soul Food: serata di presentazione della cucina bolognese. Dal 2004 è uno degli Chef Tutor dell’Accademia dei Signori del Barbecue e da allora partecipa ogni anno alla Maratona degli Chef, kermesse a sfondo benefico da loro organizzata. Alcune sue ricette sono pubblicate nel volume BBQ Surprise.
Aperitivo in Corte
Durante la bella stagione, la Corte di Palazzo De’ Rossi acquisisce un ruolo rilevante per l’accoglienza degli ospiti. Dal mese di maggio c’è la possibilità di sorseggiare in compagnia ottimi drink preparati dalla rinomata barman Alice Angelico, mentre nelle serate estive in Corte si susseguono diversi appuntamenti dedicati alle degustazioni di vino di prestigiose cantine in abbinamento alla cucina del ristorante.
La Via degli Dei e le Vie del Vino e del Gusto
Palazzo de’ Rossi è la prima tappa del cammino che collega Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze: 130 chilometri fra la natura dell’Appennino Tosco Emiliano e la sua storia lungo il corso del tempo. Il primo tratto della Via degli Dei, che si conclude a Badolo, infatti, passa proprio adiacente al Palazzo De’ Rossi, che confina con l’Oasi naturalistica di San Gherardo e diventa meta irrinunciabile di escursionisti, ciclisti e amanti della natura che possono praticare birdwatching, trekking e nordic walking. I viandanti che sostano alla Corte scoprono qui un piacevole luogo di ristoro prima di riprendere l’attività.
La Via dei Brentatori inoltre è una delle poche strade del vino che possono vantare un’antica e documentata storia. É possibile ripercorrerne i loro passi attraverso le colline in un itinerario ideale per scoprire la locale tradizione della viticoltura, ancora oggi testimoniata dalle numerose cantine in cui degustare i vini DOC dei Colli Bolognesi.
E se Sasso Marconi è la Mecca emiliana della MTB, grazie alla buona percorribilità in tutte le stagioni di un percorso dal grande fascino dovuto alla cornice naturale in cui si svolge: la “Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico” (un’area protetta composta di rupi e formazioni arenarie risalenti all’epoca preistorica), la Rocca di Badolo è un autentico santuario per gli appassionati di climbing tanto da essere diventata la palestra di arrampicata dei bolognesi. Un meraviglioso angolo di natura dove hanno imparato ad arrampicare migliaia di sportivi di ogni età: un impianto sportivo, gratuito, con i suoi 120 metri di altezza e le sue 4 zone di difficoltà.
Informazioni e contatti
PALAZZO DE’ ROSSI -Via Palazzo Rossi 14, Pontecchio Marconi 40037 (BO)
tel. 051.401295; e-mail: info@palazzoderossi.it www.palazzoderossi.it