Durante un recente progetto di scavo per espandere una rete di risanamento delle acque reflue locali a Beit Ras, nel nord della Giordania, è stata scoperta un’antica tomba.
Si tratterebbe di due camere sepolcrali in cui sono state ritrovati una tomba di basalto decorata con incisioni, due teste di leoni e diverse ossa umane.
L’eccezionalità di questo ritrovamento sta tuttavia negli affreschi in olio che decorano le pareti di una camera: figure umane, cavalli, scene mitologiche, per la maggior parte intatte e ricche di informazioni sui riti di sepoltura del passato.
L’analisi approfondita di iscrizioni e reperti trovati nella tomba hanno trovato d’accordo gli storici nel far risalire questi straordinari affreschi all’Età Classica, più precisamente al primo periodo romano-ellenistico.
Lina Annab, Ministro del Turismo e delle Antichità, ha confermato che il Dipartimento delle Antichità continuerà a scavare, ampliare e preparare il sito per renderlo fruibile ai visitatori: tenuto conto del valore archeologico della scoperta, sono in corso ulteriori studi per proteggere l’integrità della tomba e per reperire ulteriori informazioni sulle sue origini.
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