Markus Shinwald a Vicenza: una mostra intitolata “Misfits”

“Misfits” è il titolo della personale dedicata all’artista austriaco Markus Schinwald (Salisburgo, 1973), curata da Davide Ferri e promossa dalla Fondazione Coppola. L’esposizione è visitabile in uno uno degli edifici più suggestivi di Vicenza, il Torrione della città.

Markus Schinwald

Dopo la consacrazione alla Biennale di Venezia del 2011, occasione nella quale Schinwald rappresentò il proprio paese, l’artista propone una nuova mostra personale a Vicenza, misurandosi con un’architettura carica di suggestioni, in grado di espandere e rilanciare energeticamente l’immaginario dell’artista.

Disadattati

Il termine Misfits in italiano è traducibile come “disadattati”.
Il filo conduttore della mostra sono opere dell’artista austriaco che rappresentano il corpo e la figura corrotti da dettagli inquietanti e bloccati in pose stranianti, in un processo di manipolazione che può toccare anche oggetti d’uso come mobili e suppellettili.

Articolata nei cinque livelli del Torrione, la mostra include installazioni e sculture, dipinti e video. Il percorso espositivo si apre con la serie delle Marionettes, un gruppo di dodici bambini raffigurati in pose e atteggiamenti che esprimono un senso di impazienza e lieve ribellione. Sostenuti e manovrati da fili sottili, battono i piedi e scuotono le braccia con movimenti ripetitivi, creando un ritmo visivo oltre che udibile. Come componenti di una piccola banda di gangster rivelano un aspetto fragile e grottesco, due qualità che connotano molti lavori in mostra.

Dipinti irriverenti

Il primo e il secondo livello dell’edificio sono invece dedicati alla pittura di Schinwald, che, nel corso dell’ultimo decennio, è diventata paradigmatica di un approccio teso al confronto, insieme omaggiante e irriverente, con la tradizione pittorica, fondato sulla manomissione di ritratti ottocenteschi di personaggi aristocratici attraverso degli inserimenti stranianti. Interferenze come protesi, maschere, cancellature, escrescenze – che alterano la sontuosa compostezza delle pose. I volti dipinti da Schinwald si trasformano così in immagini perturbanti, enigmatiche e tutt’altro che rassicuranti, entrando in collisione sia con gli ambienti in cui sono collocati – per lo più interni borghesi – sia con la tradizione più ampia del ritratto come genere pittorico. I personaggi emanano una strana tensione, generata dal contrasto tra la rispettabilità del loro rango e il senso di costrizione, ai limiti della depravazione, suggerito dagli elementi che ne schermano o ne alterano i volti.

I video

La teatralità delle Marionettes e la dimensione sottilmente inquietante dei dipinti si ritrovano anche nei video che occupano il terzo e il quarto piano del Torrione.
Orient A e Orient B, questi i titoli delle opere, sono pervasi/sostenuti da atmosfere misteriose e ambigue, e mostrano gruppi di performer – quasi figure corrispondenti a quelle dei dipinti – compiere azioni prive di senso apparente. Le figure sono alle prese con limiti fisici e movimenti che ne fiaccano i corpi, compiuti sullo sfondo di scenari abbandonati che alimentano il senso di decadenza e grottesca tragicità.

Informazioni per la visita

La Fondazione Coppola consiglia prenotare in anticipo la visita in quanto la particolare conformazione architettonica del Torrione pone limiti di accesso.
Per informazioni sulle modalità di accesso e prenotazioni:
info@fondazionecoppola.org – tel. 0444 043272.

Date mostra

11 ottobre 2020 – 27 febbraio 2021

Fondazione Coppola

Corso Palladio 1, 36100 Vicenza

Ingresso € 5,00

Ridotto per gli over 65 € 4,00

Gratuito per gli under 18 e per i giornalisti accreditati in possesso di tessera stampa in corso di validità.

Per gli orari e le regole di accesso consultare il sito www.fondazionecoppola.org

 

 

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