Mostra di Rastellini in Val Vigezzo Piemonte

A dal 30.06.2024 al 03.11.2024

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Dal 30 giugno al 3 novembre 2024, la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini a Santa Maria Maggiore in Val Vigezzo ospita un’ottantina di opere, tra cui “Il Sogno” che ripercorrono l’attività artistica di Gian Maria Rastellini e del fratello Gian Battista Rastellini originari di Buttogno in Piemonte.

Milano e i Rastellini

Tra le fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento il nome dell’artista piemontese Gian Maria Rastellini era noto a Milano per i suoi ritratti a pastello raffiguranti imprenditori e famiglie dell’aristocrazia. Il legame del pittore con la città lombarda, infatti, era intenso, appassionato e curioso come testimoniano i documenti, raccolti dalle storiche dell’arte Lorella Giudici ed Elisabetta Staudacher, che saranno esposti nella mostra “Gian Maria Rastellini nella Milano di Grubicy e Tosi” aperta dal 30 giugno al 3 novembre 2024 nella Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini con sede nel centro di Santa Maria Maggiore in Val Vigezzo in Piemonte.

 La valorizzazione della Valle Vigezzo

L’esposizione, infatti, desidera ripercorrere non solo la formazione e l’attività artistica del pittore Gian Maria Rastellini (1869–1927) e del fratello Gian Battista Rastellini (1860–1926) originari di Buttogno frazione di Santa Maria Maggiore, ma anche valorizzare il sodalizio artistico che da sempre lega la Valle Vigezzo, in Piemonte, con Milano. Terra di grandi flussi migratori, che hanno portato i suoi abitanti a spostarsi verso le grandi città italiane e transalpine, la Valle Vigezzo, infatti, è nota per essere la Valle dei Pittori grazie alla Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” di Santa Maria Maggiore.

L’Istituto fondato nel 1878 dal pittore Giovanni Maria Rossetti Valentini, artista vigezzino che in Francia aveva raggiunto la fama come pittore e insegnate di liceo, formò scultori, paesaggisti e ritrattisti come Carlo Giuseppe Borgnis, detto Sparsicin, Giacomo Rossetti, Carlo Fornara ed Enrico Cavalli maestro di Gian Maria Rastellini e suo fratello. Per questo tra i promotori della mostra vi sono la Fondazione Rossetti Valentini, in collaborazione con il Comune di Santa Maria Maggiore, Fondazione Compagnia San Paolo, Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico, Museo dell’Emigrazione Vigezzina nel Mondo, Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli d’Ossola e SSIF Società Subalpina di Imprese Ferroviarie SSIF in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita, con il patrocinio di AICA Italia (Associazione Internazionale Critici d’Arte), della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, della Fondazione Ciolina, della Collezione Poscio e di Asilo Bianco con il supporto dell’Archivio Rastellini, Big Ciaccio Arte e Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.

 Il percorso espositivo

Il percorso espositivo della mostra dedicata a Gian Maria Rastellini è diviso in cinque sezioni. La prima racconta gli anni della formazione dalla Val Vigezzo a Brera, nell’Accademia di Belle Arti di Milano, città in cui visse e lavorò fino alla sua scomparsa, mentre la seconda sezione espone “Il Sogno”, il capolavoro di Gian Maria Rastellini esposto nel 1891 alla prima triennale di Brera a Milano e, nel 1913, alla mostra internazionale di Monaco di Baviera dove vinse una medaglia d’oro. La mostra prosegue poi con una raccolta di paesaggi vigezzini, i luoghi della giovinezza di Gian Maria Rastellini con cui il pittore mantenne sempre un legame molto forte. La casa natìa di Buttogno, i luoghi della sua infanzia e la natura della sua valle. La penultima sezione invece è dedicata a Milano dove Gian Maria Rastellini condivise con il fratello Gian Battista la casa e lo studio in via Monforte. Questo è il periodo l’artista si affermò come ritrattista della borghesia lombarda e frequentò gli artisti Arturo Tosi, Vittore Grubicy e altri pittori, tra cui Eugenio Gignous e Leonardo Bazzaro.

La mostra si conclude raccontando un’altra tappa fondamentale nella vita dell’artista: la Liguria. Attraverso l’esposizione delle sue marine, la mostra valorizza la sua raffigurazione del vero di cui, fin dai primi anni della sua attività, Gian Maria Rastellini subisce il fascino. Il legame fortissimo con la prima figlia Maddalena, detta Nene, nata nel 1906, lo spinse infatti a trovarle, durante la Prima guerra mondiale, una sistemazione adeguata nei dintorni di Genova. Sturla, Nervi, Quarto sono i luoghi in cui Rastellini visse gli anni del conflitto bellico, immergendosi nell’osservazione del mare e dei suoi colori cangianti prima di ritornare nella sua amata Milano dove morì nel 1927.

Informazioni

Fondazione Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”, Santa MariaMaggiore (VCO).

Tutti i giorni 10 – 12,30 / 16-18. Lunedì chiuso. 14 settembre – 3 novembre apertura solo sabato e domenica.

Ingresso a contribuzione responsabile

Informazioni su Santa Maria Maggiore: www.santamariamaggiore.info

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