Volkswagen rinnova la sua ammiraglia, la Phaeton e la presenta al Salone di Pechino 2010. La nuova linea della vettura è caratterizzata dallo stile di design del DNA Volkswagen creato dall’italiano Walter de’ Silva, Responsabile del Design del Gruppo Volkswagen. Il team di designer è riuscito a riassumere la superiorità di questo modello soprattutto nel frontale, completamente rinnovato.
La Phaeton, con la sua eleganza senza tempo, appare dunque più grande e più imponente. Sono state apportate modifiche anche alla zona posteriore e al profilo della vettura, introducendo parallelamente nuove soluzioni tecnologiche. La nuova versione della sua ammiraglia Phaeton è caratterizzata da un nuovo frontale dal design completamente rinnovato e con l’esordio dei serivizi on-line e del sistema di regolazione dinamica degli abbaglianti.
Spiccano il sistema di gestione dinamica degli abbaglianti basato su telecamera (Dynamic Light Assist) e un sistema di navigazione in grado di integrare, all’occorrenza, i dati di Google all’interno delle mappe visualizzate. Grazie alla telecamera anteriore (a richiesta), la Phaeton riesce poi a “vedere” la segnaletica stradale, visualizzando i limiti di velocità nella strumentazione (indicatore multifunzione) e sullo schermo touchscreen nella consolle centrale. Per la prima volta al mondo il sistema è in grado di riconoscere anche i segnali di divieto di sorpasso e di riprodurli. La Phaeton è disponibile a passo corto e a passo lungo, con zona posteriore a tre sedili o due sedili singoli e con quattro motorizzazioni (un Turbodiesel e tre motori benzina). I motori a sei, otto e dodici cilindri vantano potenze che vanno da 240 a 450 CV.
Sulla nuova Phaeton, per il sistema di radio-navigazione RNS 810 con disco fisso da 30 GB, la Volkswagen propone per la prima volta una funzione Google basata su Internet che integra la visualizzazione mappe. I dati relativi vengono caricati nel sistema online a mezzo telefono cellulare, mediante un server proxy dedicato. La visualizzazione sul display del touchscreen riprende la grafica di Google Maps “Satellite” già convenzionalmente utilizzata su Internet, o rispettivamente quella della visualizzazione mappe Google “Hybrid” dell’iPhone; naturalmente, sulla Phaeton le immagini ricevute dai satelliti vengono completate con l’indicazione dei relativi percorsi consigliati da parte del sistema di navigazione. Particolarmente interessanti a riguardo sono i POI (Points Of Interest) richiamabili.
Nell’arco di pochi secondi è possibile selezionare e attivare la guida a destinazione verso gli indirizzi, le attrazioni, gli esercizi commerciali, gli impianti sportivi, i medici o i ristoranti di interesse disponibili in Google. In condizioni ideali, i dati vengono caricati nel sistema tramite connessione UMTS. Il telefono stesso viene completamente integrato nell’impianto mediante il profilo di accesso remoto SIM (rSAP). In alternativa, sulla nuova Phaeton è anche possibile utilizzare un cellulare con profilo Hands-Free (HFP) (in questo caso Google non è attivo). In modalità HFP per esempio è “compatibile” con la Phaeton anche l’iPhone di Apple.